L'ultima esperienza di Cristian Brocchi come allenatore è stata al Vicenza in Serie B nella stagione 2021-2022
Cristian Brocchi ha deciso di appendere la lavagna tattica al chiodo. Ma perché un ex giocatore con il suo curriculum sceglie di lasciare a soli 49 anni il mondo del calcio dopo poco meno di 10 anni come allenatore? È una domanda che sorge spontanea, quasi come un rigore al novantesimo. Brocchi, con la sua esperienza e il suo carisma, ha deciso di voltare pagina, e lo ha fatto con la schiettezza di chi sa di aver dato tutto, ma forse ha ricevuto meno di quanto meritasse.
UN ADDIO CHE FA RUMORE L'annuncio è arrivato come un fulmine a ciel sereno, direttamente dalle pagine della Gazzetta dello Sport. «Non allenerò più. Questo è un mondo in cui umanamente dò troppo di più rispetto a quello che ricevo» ha dichiarato Brocchi, con la sincerità di chi ha vissuto il calcio non solo come un lavoro, ma come una passione viscerale. Non è facile per un allenatore ammettere di aver dato più di quanto abbia ricevuto, ma l'ex giocatore del Milan lo fa con la consapevolezza di chi ha sempre messo il cuore in ogni partita, in ogni allenamento.
UN PERCORSO TRA ALTI E BASSI La carriera di Brocchi come allenatore è stata un viaggio tra montagne russe di emozioni e risultati. Dopo le esperienze con le giovanili del Milan, con una parentesi in prime squadra, e il Brescia, è stato il Monza di Adriano Galliani e Silvio Berlusconi a dargli fiducia. Un progetto ambizioso, che ha visto Brocchi protagonista di una cavalcata emozionante. Nella prima stagione, il Monza ha sfiorato il successo in Coppa Italia Serie C e ha lottato fino ai quarti di finale dei playoff, dopo un onorevole 5° posto in regular season. Ma è stato il campionato 2019-2020 a regalare a Brocchi e al Monza la gioia della promozione in Serie B, vincendo il girone A.
LA SFIDA DELLA SERIE B Con il Monza in Serie B, Brocchi ha affrontato una nuova sfida, riuscendo a chiudere al 3° posto un campionato combattuto. Tuttavia, il sogno della Serie A si è infranto in semifinale playoff contro il Cittadella. Un risultato che, sebbene amaro, ha confermato la bontà del lavoro svolto da Brocchi e dal suo staff. Ma il calcio, si sa, è fatto di episodi, e a volte la fortuna non gira dalla parte giusta. nel 2021 l'ex Milan ha lasciato i brianzoli accordandosi poi con il Vicenza ma terminando la propria avventura in panchina nell'aprile 2022.
UNA SCELTA DI VITA «Ho dimostrato di essere bravo: me lo dico da solo» ha aggiunto Brocchi, con un pizzico di ironia che non guasta mai. La sua decisione di lasciare la panchina non è solo una scelta professionale, ma anche personale. «Non ho più voglia di buttarmi in situazioni disperate» ha confessato. Parole che fanno riflettere su quanto il mondo del calcio possa essere spietato e quanto sia importante, a volte, fermarsi e riflettere su ciò che davvero conta. La sua scelta di voltare pagina è un monito per tutti coloro che vivono il calcio con la stessa intensità. Non è solo una questione di risultati, ma di valori, di umanità, di quella capacità di dare tutto senza riserve. E chissà, forse un giorno Brocchi tornerà sui suoi passi, magari con una nuova sfida, un nuovo progetto che sappia accendere di nuovo la scintilla della passione.
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