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Primavera 2

Gioia immensa Frosinone! I gialloblù tornano in Primavera 1 dopo un solo anno

Lo 0-0 con la Ternana è decisivo: i ragazzi di Pesoli possono riabbracciare il campionato maggiore

Alejandro Cichero

FROSINONE PRIMAVERA • Alejandro Cichero, attaccante dei ciociari

“Roma alza gli occhi e guarda il cielo… L’unica cosa più grande di te!“. Così recitava uno striscione esposto dagli ultras romanisti nel derby contro la Lazio nel lontano 1984. In quell'occasione non finì bene, visto la pronta risposta laziale con "infatti è biancoazzurro", ma questo poco importa. Piuttosto, quarant’anni dopo questo encomio possiamo prenderlo in prestito e spostarci non di molto, a 90 km circa dalla Capitale, rimanendo sempre nel Lazio: siamo a Frosinone, non in Serie B ma in Primavera 2, dove i ciociari hanno dominato dall’inizio alla fine il Girone B, guadagnando con merito l’accesso (o, per meglio dire, il ritorno) al più prestigioso campionato giovanile, la Primavera 1. Letteralmente dall’inizio alla fine: se dalla seconda posizione in giù si sono alternate diverse squadre, con tanti mutamenti e ribaltoni, il primo posto ha visto un solo e un unico padrone dalla prima giornata fino ad oggi (e così sarà fino alla prossima e ultima giornata).

BABY-LEONI

Un Frosinone che ha dato la sensazione fin da subito di avere le idee chiare, confermando questa sensazione per tutto il campionato senza mai lasciare troppo spazio a pensieri su un esito diverso. Ma nel calcio, come nella vita d'altronde, mai dire gatto finché non ce l’hai nel sacco e infatti si è dovuto aspettare la penultima giornata di campionato per incoronarne la regina, merito anche del grande percorso fatto dalle inseguitrici, in quello che è stato sicuramente un appassionante e rocambolesco girone B.
I baby-leoni, però, hanno mostrato e dimostrato la forza del gruppo che è stato costruito, in cui non spicca nessuna individualità (o almeno non troppo), ma la forza del collettivo, con un ciclico alternarsi di diversi protagonisti nei momenti clou del campionato. Un collettivo che ha segnato 54 gol, diventando il quarto attacco più produttivo del girone, ma soprattutto la miglior difesa con soli 24 gol subiti. «L’attacco fa vendere i biglietti, ma è la difesa che fa vincere le partite» affermava qualcuno. Quel qualcuno era John Madden e quello di cui parlava era il football americano, non il calcio. Ma probabilmente pur cambiando sport, il risultato resta invariato e la vittoria del Frosinone ne è stata l’ennesima dimostrazione.

MOMENTI CHIAVE 

Un campionato, come si suol dire, è lunghissimo. Mesi e mesi di allenamenti e partite in cui bisogna far fronte alle più disparate variabili favorevoli e avverse, momenti si e momenti no, periodo più meno lunghi di grande forma e giorni in cui gira tutto storto. Ancora una volta, insomma, questo sport non è nient'altro che una grande metafora della vita. Questo lo sanno molto bene i neo-campioni gialloazzurri che in realtà, a dirla tutta, di momenti no ne hanno vissuti pochi, ma in quelle situazioni hanno mostrato una gran forza di reazione, tipica delle soli grandi squadre. E così, per esempio, è stato in occcasione delle giornate 26 e 27, da cui ciociari sono fuoriusciti con un solo punto e con le inseguitrici pronte a sfruttare questi risultati e vincere per accorciare le distanze. E così è stato. Momento delicato ed evidente flessione per il Frosinone, con la tensione di doversi rialzare, di non vedere andare in fumo gli sforzi di mesi e mesi di sudore e con gli occhi addosso di tutto il girone per capire cosa sarebbe successo il weekend successivo. Ed ecco la risposta della grande squadra con un sonoro 3-0 rifilato all'Avellino.
Ma il Frosinone non ha disdegnato di far valere le proprie qualità anche nei big match. Se è vero, da un lato, che la vittoria di un campionato passa anche (per certi versi sopratttutto) dal non perdere punti con le "piccole", dall'altro lato, è inevitabile l'importanza degli scontri diretti, sia per questioni di classifica sia per questioni di status. E i ciociari hanno saputo battere due volte su due il Napoli, per quasi tutto il campionato al secondo posto in classifica e hanno avuto modo di battere la Ternana costantemente sballottata tra terzo e quarto posto, all'andata e a pareggiarci al ritorno. Quest'ultimo pareggio, però, ha avuto un sapore decisamente più magico perchè si è tramutato nella conquista matematica della Primavera 1, in cui ciociari tornano dopo solo un anno, pronti a dar battaglia e filo da torcere a tutti. Nel frattempo si godono la grande festa e attendono la sfida contro il Parma, anch'esso neo-promosso in Primavera 1, per alzare la Supercoppa di Primavera 2.

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