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Magnanelli vince contro il suo passato: la Juve batte il Sassuolo e sfata un tabù lungo più di due anni

Boufandar e Vacca decisivi, i bianconeri ora sono ad un passo dai playoff

Magnanelli vince contro il suo passato: la Juve batte il Sassuolo e sfata un tabù lungo più di due anni

JUVENTUS-SASSUOLO PRIMAVERA 1 • Alessio Vacca, ha trovato il suo 18° gol stagionale, decisivo per la vittoria sul Sassuolo in casa dopo due anni (foto juventus.com)

Un tabù che durava da 812 giorni, più di due anni di puro dominio del Sassuolo su una Juventus, che non è mai riuscita a vincere in tutto questo tempo. Per tornare a farlo, è servito l’uomo più presente nella storia dei neroverdi, ovviamente Francesco Magnanelli, il tecnico dei bianconeri, che conta 520 gettoni da calciatore con gli emiliani, il quale batte il suo passato. La Juve, infatti, si impone sugli ultimi campioni d’Italia con il risultato di 2-1, ma non senza difficoltà. Boufandar la sblocca con un gol di un’eleganza assoluta, il neo entrato Daldum porta momentaneamente il Sassuolo sul pari, ma il 18° gol stagionale di Vacca stende i ragazzi di Bigica, che non sfruttano il mezzo passo falso dell’Inter contro la Roma per provare a staccare al secondo posto i nerazzurri. Si interrompe a 6 la striscia di vittorie consecutive fuori casa dei neroverdi. Al contrario, la Juve inizia a cementare il suo passaggio ai playoff a due giornate dalla fine.

Gioia in pieno recupero

Il primo tempo non è certo dei più spettacolari mai visti prima: tra qualche interruzione per via di alcuni scontri duri e un cambio forzato, si gioca poco e, di conseguenza, si vede appena una manciata di occasioni pericolose, anche se, in un modo o nell’altro, il gol arriva. Rompe il ghiaccio una conclusione da fuori al 3’ provata da Minta che, complice una deviazione, stava per sorprendere Radu tra i pali, ma alla fine la sfera finisce direttamente in angolo. Nel primo quarto d’ora è questo l’unico vero squillo di una partita dai ritmi piuttosto bassi, in cui la Juventus ha mosso in maniera sterile il possesso, soprattutto nell’ultimo terzo di campo, non riuscendo a coinvolgere i suoi esterni; dall’altro lato, invece, il Sassuolo ha provato a far illuminare i propri fantasisti. Uno fra tutti il solito Minta: al 18’ recupera palla centralmente, si avvicina in area con un’ottima percussione e poi scaglia un destro potentissimo, che va di poco a lato alla sinistra di Radu. Attimi di tensione al 23’: scontro aereo fortuito tra Verde e Radu, che esce dai pali con i pugni per cercare di mettere fuori un cross. Ad avere la peggio è il portiere, costretto ad uscire per un trauma cranico; al suo posto entra Marcu. Tornando alle occasioni, però, resta ancora tutto bloccato, anche se Madama sembra crescere d’intensità, attaccando specialmente sul lato destro del campo con qualche invenzione tentata da Djahl e Crapisto. Poi basta pochissimo al Sassuolo per riaccendersi, con un colpo dei suoi Frangella mette in guarda i bianconeri: al 40’ ci prova con un tiro a giro di destro, non troppo angolato ma ben indirizzato verso lo specchio, dove Marcu si sporca i guantoni per la prima volta e devia in corner. Ad un passo dal vantaggio al 47’ - in pieno recupero - anche Weiss: servito davanti alla porta da Minta, calcia a botta quasi sicura senza considerare l’intervento magistrale di Pagnucco, che allontana e guadagna anche rimessa laterale. Se Weiss sfiora lo 0-1, Boufandar centra l’1-0 un minuto più tardi, tutto nasce da una giocatona di Finocchiaro sull’out mancino: si accentra all’improvviso ed imbuca dentro l’area alla perfezione, premiando l’inserimento dell'italo-marocchino, perso completamente da Macchioni, che prima finta al tiro mandando a vuoto Di Bitonto, poi batte con il sinistro Scacchetti con un tocco da pochi passi. Quando meno se lo sarebbe aspettato, il Sassuolo viene colpito e chiude la prima frazione sotto di una rete.

Una Juve cinica

Con leggero ritardo, procurato per aspettare l’arrivo dell’ambulanza allo JTC per trasportare Radu in ospedale per svolgere un accertamento medico, comincia la seconda frazione di gara. Parte forte il Sassuolo, la prima chance è di Parlato dopo 3', servito da una gran palla di Frangella; con il destro, da posizione defilata, colpisce solo l'esterno della rete. La seconda arriva un paio di minuti più tardi con protagonista Sandro, che accudisce il pallone con un paio di palleggi da fermo a mo’di giocoliere e poi calcia - leggermente con il corpo all’indietro - verso la porta che, però, non colpisce. E la terza al 10’, ancora una volta, se la guadagna Sandro, abile a fiutare l’indecisione di Verde e Martinez dentro l’area piccola; Marcu esce ma l’11 del Sassuolo lo aggira, ma a porta vuota non riesce ad inquadarla. Tutto ciò per dimostrare come la Juve non approcci bene la ripresa, al contrario dei neroverdi, che spingono sin da subito sull’acceleratore. Si ripropone la coppia Frangella-Parlato al 16’: gran cambio di campo dell’ 80 verso destra, colpisce di testa il compagno sul secondo palo, ma senza battezzare lo specchio. Il duo prova a scambiarsi i ruoli al 20’: dal binario destro nasce il gran cross di Parlato, con cui trova al centro dell’area proprio Frangella, perso da Martinez; per fermarlo, serve il miracolo di Marcu. La spinta del Sassuolo inizia ad assumere i tratti di un vero e proprio assedio sulla Juventus, che cerca nel passaggio alla difesa a 3 (con l’ingresso di Rizzo per Djahl) la chiave per ritrovare il nord sulla bussola. E quando ci provi e ci riprovi, il gol alla fine arriva: il Sassuolo trova il pari grazie al neo entrato Daldum, che apre il sinistro e colpisce Marcu in area dopo il bell’uno due con Frangetta al 32’. Reazione lampante della Juve, che con Merola prima - che colpisce la traversa da ottima posizione - e il tiro al volo di Savio poi, prova a riportarsi rabbiosamente in vantaggio, che incredibilmente trova a 5’ dalla fine. Il calcio è strano, così strano che alla fine, dopo un secondo tempo complicatissimo e scarno dal punto di vista delle occasioni create, a vincere la sfida è la Juve con il diciottesimo guizzo della stagione di un immenso Vacca, che mette dentro di testa il bel cross di capitan Pagnucco, non lasciando scampo né a Di Bitonto, che se lo perde in marcatura, né a Scacchetti.

Nonostante un ottimo secondo tempo, al Sassuolo è mancata quella precisione e quel cinismo che, al contrario, sono andati a favore della Juventus. Dopo quel 12 febbraio 2023, in cui la Juve vinse 3-0, viene sfatato il tabù contro i neroverdi, che si fermano al terzo posto in classifica e perdono in trasferta per la prima volta dopo 6 vittorie di fila. Madama, invece, prenota un posto ai playoff.


IL TABELLINO

JUVENTUS-SASSUOLO 2-1
RETI (1-0; 1-1; 2-1):
48' Boufandar (J), 32' st Daldum (S), 39' st Vacca (J).
JUVENTUS (4-2-3-1): Radu 6 (27’ Marcu 6.5), Savio 6, Martinez 5.5, Verde 6, Pagnucco 7, Boufandar 7, Ripani 5.5, Djahl 6 (24' st Rizzo 6), Crapisto 6.5, Finocchiaro 7 (24' st Merola 6.5), Vacca 7.5 (40' Pugno sv). A disp. Nisci, Montero Benia, Grelaud, Sosna, Keutgen, Lopez Comellas, Durmisi. All. Magnanelli 7.
SASSUOLO (4-3-2-1): Scacchetti 6, Parlato 6.5, Di Bitonto 5, Macchioni 5.5, Benvenuti T. 6 (30' st Barani), Lopes 6, Frangella 7.5 (44' st Negri sv), Seminari 6 (24' st Vedovati 6), Weiss 6.5 (30' st Tomsa 6), Minta 6.5, Sandro 6 (24' st Daldum 7). A disp. Nyarko, Viganò, Benvenuti G., Vezzosi, Negri, Petito, Mussini. All. Bigica 6.5.
AMMONITI: 19’ Minta (S), 39’ Seminari (S), 15' st Vacca (J)
ARBITRO: Sfira di Pordenone 6.5 .
ASSISTENTI: Peletti di Crema e Macchi di Gallarate.


LE PAGELLE

JUVENTUS

Radu 6 Quando gioca, praticamente non compie parate, ma viene spesso spaventato dai tentativi di Minta. Esce dopo un trauma cranico fortuito dopo un’uscita non perfetta, leggermente istintiva, in cui è mancata comunicazione con Verde.

27’ Marcu 6.5 Decisivo in un paio di occasione con alcune parate dal coefficiente di difficoltà elevatissimo, la più importante quella sul colpo di testa di Frangetta. Non era facile entrare quasi a freddo, ma lui lo ha fatto alla perfezione.

Savio 6 Dal suo lato Minta è uno dei pericoli numeri uno. Ci mette qualche minuto per trovare le misure giuste per fermarlo. Difatti, nel secondo tempo il fantasista del Sassuolo fatica a farsi vedere, complice l’ottima difesa della posizione di Savio, che al 35’ della ripresa sfiora anche un golazo da fuori area.

Martinez 5.5 Qualche volta di troppo perde concentrazione e lucidità nei duelli con gli avversari. Ricordiamo la brutta marcatura da ultimo uomo su Sandro e non “

Verde 6 Sfortunato in quel contatto con Radu, in probabilmente è mancata comunicazione. Del resto, compie tanti interventi e tutti importanti, senza mai rischiare troppo. Sono infatti poche le indecisioni, protegge bene la porta.

Pagnucco 7 Dopo la grande prova con l’Inter, ora l’assist decisivo per Vacca. Il capitano della Juve è come al solito uno dei migliori in campo, sia per continuità che per proposta. 

Boufandar 7 Le sue incursioni da dietro sono sempre un’arma letale e vincente. Soprattutto quest’anno: sono già quattro i gol segnati, questo è bellissimo (per come fugge via da Macchioni e per come si libera di Di Bitonto) ed importantissimo per il momento - agli sgoccioli del primo tempo - in cui arriva e per il peso specifico in chiave playoff. Imp

Ripani 5.5 Qualche spunto nei primi 20’, poi sempre più in sordina. Non riesce a farsi valere in fase di interdizione contro la superiorità numerica del centrocampo del Sassuolo, perdendo spesso anche la marcatura su Frangella, che gioca su tutta la trequarti indisturbata.

Djahl 6 Cerca più volte di creare squilli sul suo lato forte, il destro. Soprattutto al 30’ si crea da solo un’opportunità enorme per portare la Juve in vantaggio, che non trova per centimetri. Tuttavia, la sua è una prestazione dalle tante idee, soprattutto sul fronte offensivo.

24’ st Rizzo 6 Entra e si posiziona come braccetto destro della nuova difesa a tre bianconera. Non viene coinvolto spesso, il Sassuolo attacca specialmente sul lato opposto e per questo aiuta con i suoi centimetri in altezza i suoi compagni dentro l’area.

Crapisto 6.5 Inizialmente fatica ad entrare nei radar del match, poi inizia a salire in cattedra e tra le linee diventa uno dei maggiori pericoli, sprigionando tutta la sua qualità. Mette in enorme difficoltà Parlato, che non riesce sempre a trovare tempo e precisione.

Finocchiaro 7 Quell’imbucata e da vedere e rivedere più volte, sia per il gesto tecnico sia per come se la costruisce, accentrandosi e sterzando sul destro. Quando gioca, in un modo o nell’altro, riesce ad essere sempre decisivo.

24’ st Merola 6.5 Fatica nei primi istanti, poi sprigiona tutta la sua qualità svariando molto sul fronte offensivo - partendo dal centrosinistra - senza lasciare mai tracce. Colpisce anche una traversa poco dopo il pari del Sassuolo, il suo ingresso ha dato quella spinta e freschezza necessaria alla Juve per trovare il vantaggio finale.

Vacca 7.5 Sempre nel vivo delle azioni, sempre coinvolto in tutte le manovre offensive della Juve nell’ultimo terzo di campo. Non calcia spesso verso la porta, è vero, ma fiuta sempre il pericolo con la sua visione e i suoi movimenti che portano fuori la difesa del Sassuolo. Colpisce nel momento più importante e per questo è l’uomo partita: il suo colpo di testa regala tre punti d’oro alla Juve, che ora guarda da più vicino i playoff. 40’ st Pugno sv

All. Magnanelli 7 Nonostante le difficoltà, con i suoi richiami dalla panchina riesce a mantenere alta la concentrazione e la fiducia della sua squadra, incitandola a non mollare mai. Senza tanti pezzi pregiati e con alcuni imprevisti, sta riuscendo a costruire una corazzata, in grado di colpire anche con poche munizioni a disposizione. Cinismo.


SASSUOLO

Scacchetti 6 Poco da fare sui gol presi, in cui le responsabilità maggiori ce le hanno Macchioni e Di Bitonto. Cerca, per come può, di salvare la sua squadra e il risultato con tante parate.

Parlato 6.5 Gioca praticamente come se fosse un’ala aggiunta. Pagnucco ha avuto parecchio da fare, non a caso spesso ha avuto bisogno del raddoppio di Boufandar per fermarlo. In coppia con Frangella crea i pericoli maggiori, andando vicino all’assist e anche al gol personale, sempre nel secondo tempo.

Di Bitonto 5 Prima si fa saltare troppo facilmente da Boufandar, poi si perde la marcatura di Vacca. Su entrambi i gol ha grandi e gravi responsabilità. Inutile dire che avrebbe potuto fare meglio, forse ha giocato un po’ di stanchezza mista a tensione.

Macchioni 5.5 Si perde alle sue spalle completamente Boufandar, che riesce a prendergli tempo e spazio per poi calciare verso lo specchio e segnare l’1-0. Meglio rispetto al compagno di reparto, ma quell’indecisione è costata cara.

Benvenuti T. 6 Prestazione che non ha visto colpi di scena. Si limita a tenere la posizione di terzino sinistro, lasciandosi andare solo a tratti con qualche sovrapposizione. Viene messo in difficoltà un paio di volte da Djahl prima e Merola poi, ma nel complesso subisce pochi pericoli da quella parte e ne crea ugualmente. 30' st Barani 6

Lopes 6 Gestisce il ritmo della squadra come perno basso del centrocampo. Perde a volte qualche tempo di gioco, ma il suo è totale controllo del pallone, che non perde praticamente mai.

Frangella 7.5 Senza alcun dubbio il migliore in campo del Sassuolo. Creatività? Ne abbiamo. Quantità? Assolutamente sì. Imprevedibilità? Non ne parliamo. La Juve subisce soprattutto la sua posizione intermedia tra attacco e centrocampo, il vero jolly dello scacchiere tattico di Bigica. Sfiora a più riprese il gol e anche l’assist, che poi trova per Daldum dopo una grande triangolazione. Occhio al suo nome in futuro. 44' st Negri sv 

Seminari 6 Si inserisce con prepotenza nella manovra offensiva solo a sprazzi. In quegli sprazzi, però, riesce a fare la differenza unendo quantità e qualità sul centrodestra. 24' st Vedovati 6

Weiss 6.5 La sua posizione intermedia tra il centro e la fascia destra ha creato non poche indecisioni alla difesa bianconera, che non sapeva se uscire in pressione o temporeggiare. Riesce a legare molto bene i due reparti, in questa gara si sacrifica moltissimo in fase di non possesso. Gli è mancato solo il gol. 30' st Tomsa 6

Minta 6.5 Nel primo tempo è il pericolo numero uno del Sassuolo con i suoi lampi a ciel sereno. Infatti, per ben due volte sfiora la rete con un paio di botte con il destro pericolosissime, ma poi nella ripresa, anche fisiologicamente cala leggermente e Savio gli prende le misure.

Sandro 6 Ha provato a sfruttare gli errori e le indecisioni della difesa juventina, ma ciò che gli è mancato è stato il cinismo sotto porta. Soprattutto al 16’, quando recupera palla dentro l’area piccola, salta anche Marcu e a porta libera non trova la precisione. Occasione che avrebbe dovuto sfruttare meglio con il senno di poi.

24' st Daldum 7 Gli bastano 8’ per essere decisivo: dai e vai con Frangella e mancino chirurgico che entra in porta. Nel gol c’è tutto: movimento, precisione e tecnica. Peccato che alla fine, però, non è bastato per acciuffare il pari.

All. Bigica 6.5 Il suo Sassuolo controlla la partita per circa 60’ e la domina per gran parte della ripresa. C’è poco da recriminare, se non il troppo poco cinismo sotto porta, pagato a caro prezzo con la sconfitta. Da rivedere la fase difensiva, troppo leggera su entrambi i gol in quest’occasione.

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