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Due gol stupendi affondano la Lazio, ora il Toro è ad un passo dalla vittoria del campionato

Cacciamani e Kirilov regalano il successo ai granata, che ora vedono il sogno primo posto vicinissimo

Due super gol affondano la Lazio, ora il Toro è ad un passo dalla vittoria del campionato

Under 18 • Alessio Cacciamani e Martin Kirilov regalano il successo ai granata contro la Lazio, che ora vedono il sogno primo posto vicinissimo. Torino-Lazio 2-0.

Due prodezze nel primo tempo, una gestione perfetta nella ripresa. Non poteva mancare la vittoria nel giorno più importante della storia del Torino, nel 76° anniversario della tragedia di Superga, proprio nello stadio intitolato a Valentino Mazzola: i granata, grazie ai super gol di Martin Kirilov e Alessio Cacciamani rifilano un bis secco alla Lazio e volano a +5 in vetta dalla Roma, acquisendo la matematica certezza di giocare i playoff, comunque, in semifinale. Il primo posto sembra un miraggio molto vicino, ormai.

Al limite della perfezione

Lo sparito della gara appare chiarissimo sin dai primi minuti: il Toro che gestisce il possesso, facendo correre palla e avversari, mentre la Lazio che cerca di sfruttare gli errori dei granata, provando a chiudere ogni spazio centralmente. Ma è risaputo che una delle armi del Toro è la spinta sulle fasce che, spoiler, colpiranno ancora. I Torelli inizia brillando proprio sulle ali, su quella sinistra in particolare, con Cacciamani: prova ad inventare al 3' con un gran cambio gioco che favorisce l'avanzata di Gatto, stoppa con il petto, entra in area e calcia in direzione primo palo; Turrini non controlla e concede il corner. I primi 15' vanno su questa falsariga, poi inizia a salire, seppur timidamente la Lazio, trascinata da un paio di invenzioni di Curzi, il quale prima cerca di far girare il suo sinistro dal limite dell'area (che però si spenge tra i guantoni di Anino) e poi, subito dopo, prova a bucare il palo vicino del portiere da pochi passi, che con una grande risposta a mano aperta, allontana. Se l'intenzione dei biancocelesti è quella di approfittare delle disattenzioni del Toro, la pratica racconta l'opposto: fatale l'errore in possesso di Trabalza, che perde palla largo a sinistra; gliela ruba Kirilov, che si accentra, mira l'incrocio del primo palo e lo colpisce, levando le ragnatele al 20'. Il gol di Kirilov è un capolavoro, quello di Cacciamani è favoloso: tutto nasce da un'apertura parabolica di 30 metri dalla destra di Conzato verso Cacciamani, che ha bisogno di un controllo in più per mettersela alla perfezione. E poi è tutto genio: defilato sulla sinistra, entra in area, vince un duello con Torbidoni e poi con il mancino battezza il secondo palo con un diagonale che non lascia scampo a Turrini, richiamato a gran voce dopo il gol da Punzi, a causa di una copertura dello specchio rivedibile. La grande occasione per tornare in partita la Lazio ce l'ha al 41', una gran conclusione dal limite di Milillo originato dal bel dialogo rapido con Trabalza, ma in due tempi Anino salva poco prima dell'intervallo.

Gestione 

I ritmi - e la precisione - calano di molto nella ripresa. La Lazio ne cambia tre al 6'; il Toro, dal canto suo, non ha né fretta né motivo di sbilanciarsi in avanti. I ragazzi di Punzi ripartono a fatica, Conte sfiora il gol a due passi dal portiere al 17', ma non mette potenza all'assist di Cacciamani. Ci prova anche Conzato poco più tardi, il suo mancino - deviato - finisce lentamente tra le braccia di Turrini (22'), che 10' più tardi compie un vero e proprio miracolo su un tiro a botta quasi sicura da parte di Conte. In sostanza, è un Toro che vuole proteggere il vantaggio e giocare con il cronometro con un giro palla coinvolgente, che passa da una parte all'altra e viceversa, senza però smettere di fiutare il pericolo. In questo modo, i granata congelano il 2-0, risultato che la Lazio ha provato ad infrangere - senza riuscirci - nelle battute finali di questo secondo tempo con un paio di tentativi: il primo è di Gatto, servito dentro l'area piccola da Di Venosa, che però viene deviato in angolo, sui quali sviluppi salta più in alto di tutti Francioli, senza inquadrare lo specchio (39'). 

Fischia tre volte il direttore di gara Rossini dopo i 4 minuti di recupero, un Toro praticamente perfetto strappa una vittoria d'oro in chiave primo posto a sole due giornate dal termine del campionato contro una Lazio già qualificata ai playoff. I punti di vantaggio sulla Roma (2ª, giocherà lunedì contro il Lecce) sono adesso 5. Il prossimo ostacolo si chiama Cesena, per acquisire matematicamente la vetta con una gara d'anticipo.


IL TABELLINO

TORINO-LAZIO 2-0
RETI: 20' Kirilov (T), 29' Cacciamani (T).
TORINO (4-2-3-1): Anino 7.5, Gatto 7, Finizio 7, Pellini 7, Gallo 7 (29' st Carrascosa 6), Brzyski 7 (41' st Kugyela sv), Conzato 7.5 (29' st Da Costa 6), Liema 7, Conte 7.5 (41' st Spadoni sv), Kirilov 7.5 (16' st Ferraris 6), Cacciamani 8. A disp. Bochicchio, Ressia, Fiore, Sandrucci. All. Vegliato 7.
LAZIO (5-3-1-1): Turrini 6, Torbidoni 6 (24' st Celli 6), Trabalza 6 (34' st Di Venosa sv), Francioli 6.5, Pernaselci 6, Cangemi 6 (7' st Gatto 6), Scuto 5.5, Battisti 6 (34' st Iorio sv), Miconi 5.5 (7' st Carbone 6), Milillo 6 (7' st Lauri 6), Curzi 6.5 (24' st Fazio 6). A disp. Giacomone, Boccardelli. All. Punzi 6.
ARBITRO: Rossini di Torino 6.
COLLABORATORI: Ambrosino S. di Nichelino e De Giulio di Nichelino.
AMMONITI: 16' st Gallo (T).


LE PAGELLE

TORINO

Anino 7.5 Non viene coinvolto spesso, ma nelle volte in cui la Lazio tira, sembra Superman. un paio di parate davvero fondamentali, una su Curzi e l'altra su Milillo nel primo tempo, mantenendo la porta inviolata e il risultato al sicuro. Tra i pali è una vera e propria certezza.

Gatto 7 Ottimo nelle coperture, bene anche quando vede un po' di campo e si sovrappone. Così nasce la prima occasione della partita, servito da Cacciamani, è proprio lui a sfiorare il gol con il destro.

Finizio 7 Ha nelle sue corde una visione di gioco da trequartista, non da terzino. Spinge tantissimo e non smette mai di farlo fino all'ultimo secondo di partita. Con Cacciamani forma una catena imprevedibile, velocissima e, in una sola parola, fortissima. Perfetto sia in spinta, che in difesa, bloccando ogni tentativo che la Lazio prova a far nascere da quella parte.

Pellini 7 Partita di ordinaria amministrazione per lui. La Lazio attacca a sprazzi, lui è sempre attento nell'annullare ogni possibile tentativo, allontanando più lontano possibile. Spesso, rompe la linea per provare a creare superiorità numerica in mezzo al campo: ennesima dimostrazione della sua leadership.

Gallo 7 Come il suo compagno di reparto, cerca di chiudere in una gabbia Miconi e compagni, e lo fa bene. I rischi subiti sono pochi, l'attenzione invece è sempre alta.

29' st Carrascosa 6 Il classe 2008 sta acquisendo sempre più minutaggio con i più grandi. Anino gli chiama le marcature e lo incoraggia, poi è lo spagnolo a fare il tutto: tanta solidità e zero rischi. Il più piccolo sembra già un veterano.

Brzyski 7 Protegge il pallone come se fosse un tesoro che nessuno deve scoprire. È il metronomo della squadra: detta i tempi, alza o abbassa i ritmi, copre a tutto campo. Insomma, sembra che al posto dei piedi abbia due calamite, dalle quali non sfugge mai la sfera. 41' st Kugyela sv

Conzato 7.5 Con il suo mancino illumina il Valentino Mazzola. L'assist per il gol di Cacciamani è qualcosa di fantastico, un cambio gioco dai 30 metri con cui pesca sui piedi il compagno senza guardarlo. Del resto, batte sempre come un martello sull'incudine Trabalza dal suo lato, provando a creare qualche occasione dal nulla. Esce solo per una botta al ginocchio.

29' st Da Costa 6 Non il migliore degli ingressi in campo. Si intestardisce nel puntare e saltare l'uomo davanti a sé, solo che perde spesso il pallone. I compagni lo richiamano spesso, lui ascolta e gioca di più con la squadra con buoni risultati.

Liema 7 Torna dalla Primavera e la qualità, oltre che all'esperienza, si vede tutta. Non perde mai la palla, che nasconde costantemente agli avversari. Tanta interdizione unita ad alcune incursioni per lasciare più libero Brzyski in cabina di regia.

Conte 7.5 Gli è mancato solo il gol, che ha sfiorato per ben tre volte, l'occasione più clamorosa gli capita al 32', quando Turrini, però, con un volo gli dice di no. Il suo apporto è costante: gioca con la squadra, si libera dalla marcatura e prova spesso a calciare verso lo specchio. In sostanza, prende sempre la scelta più giusta. 41' st Spadoni sv

Kirilov 7.5 In mezzo al campo è praticamente ovunque. Si alza, si abbassa e si allarga a suo piacimento, senza mai lasciare tracce agli avversari. Il gol è quel coniglio che tiri fuori dal cilindro per impressionare gli spettatori: un destro sotto il sette con cui apre i giochi. Bellissimo.

16' st Ferraris 6 Fatica a trovare la posizione più giusta da assumere in campo. Difatti, corre tanto ma lo fa spesso a vuoto; non perfetto nemmeno nelle scelte, non del tutto precise.

Cacciamani 8 In questa categoria è semplicemente illegale. Torbidoni e Scuto finiscono con il mal di testa, lui brilla con le sue solite accelerazioni - e un gol - sul suo binario preferito, quello a sinistra. La rete segnata è fantastica: dal controllo alla finalizzazione, con cui pesca il secondo palo da posizione impossibile.

All. Vegliato 7 Ha ereditato una squadra pressoché perfetta. Lui deve gestire e controllare le batterie dei suoi uomini, che sembrano non stancarsi mai, per sua fortuna. Il primo tempo è all'insegna della perfezione, il secondo è totale amministrazione. Ora il primo posto storico non è più solo un sogno.


LAZIO

 

Turrini 6 Sul gol di Kirilov possiamo dire che il tiro del 10 del Toro era troppo preciso, mentre su quello di Cacciamani, qualche responsabilità per non aver coperto alla perfezione lo specchio ce l'ha. Alza il suo voto in pagella grazie ad una parata clamorosa al 32' della ripresa su Conte.

Torbidoni 6 Non perfetto sulla marcatura su Cacciamani al momento del 2-0, a cui lascia troppo spazio per calciare e segnare. Poi, la sua prestazione si alza di livello minuto dopo minuto, riuscendo a portare più lontano possibile l'esterno granata dalla porta. 24' st Celli 6

Trabalza 6 Brutto il suo disimpegno errato quando, perdendo palla, ha praticamente fatto un ghiotto regalo a Kirilov che poi l'ha fatto bellissimo. Sulla sinistra viene portato da una parte all'altra da Conzato, che con la sua imprevedibilità fa male. A metà ripresa gioca anche sul lato opposto, senza però grandi colpi di scena. 34' st Di Venosa sv

Francioli 6.5 Colpiscono soprattutto i suoi interventi in scivolata, la sua vera arma per riconquistare il pallone. E lo fa anche quando ha poco spazio, ma sempre con ottimi risultati. Insomma, si prende tanti rischi, ma il coraggio lo premia sempre.

Pernaselci 6 Bene nelle coperture da ultimo uomo. Infatti, è sempre messo molto bene con il corpo e riesce, così, ad orientarsi alla perfezione nella sua area di rigore.

Cangemi 6 Il suo è un lavoro piuttosto dispendioso: deve sia coprire gli spazi sul centrodestra e sia attaccare il portatore di palla in fase di non possesso, sempre da posizione molto stretta. Recupera comunque tanti palloni, rompendo l'impeto della manovra granata, anche se poi è costretto ad uscire presto proprio per questo suo sacrificio, che gli fa perdere energie. 7' st Gatto 6

Scuto 5.5 A volte è apparso lezioso nella marcatura su Cacciamani. È vero che l'esterno del Toro è quasi indemoniato, ma il 7 della Lazio ha perso tanti palloni e tanti duelli, anche quando sembrava in vantaggio. C'è qualcosa da rivedere, soprattutto nella comprensione con i compagni.

Battisti 6 Poco di tutto. Poca gestione, poca interdizione. Insomma, cerca di limitare le avanzate centrali del Toro con qualche recupero, troppo poco, però, per entrare nelle grazie del match. 34' st Iorio sv

Miconi 5.5 Prestazione complicata, sia per i meriti dei difensori granata ma anche per alcuni suoi demeriti. Fra tutti, gli errori nella gestione del pallone sulle transizioni offensive veloci. 7' st Carbone 6

Milillo 6 Insieme alla linea metodista, il suo compito è quello di coprire eventuali corridoi centrali. Ma rispetto agli altri suoi compagni di reparto, è colui che si fa vedere maggiormente in fase d'attacco. Ci prova con un gran tiro dal limite dell'area, solo il miracolo di Anino evita il possibile 2-1. 7' st Lauri 6

Curzi 6.5 In una Lazio con poche idee offensivo, è forse l'unico ad averne. Con qualche sgasata solitaria sulla sinistra, accende le poche speranze dei biancocelesti e sfiora anche il gol dopo pochi minuti dall'inizio del match. Inizialmente, cerca di tornare spesso ad aiutare il centrocampo, posizionandosi largo a sinistra; poi, con il passare del tempo, prova a prendere le redini dell'attacco. 24' st Fazio 6

All. Punzi 6 Se c'è un aspetto su cui la Lazio non deve avere rimpianti, quello è il sacrificio da parte di tutti. Al contrario, risulta poco il cinismo degli attaccanti e troppo leggero il lavoro dei difensori, che spesso si fanno bucare alle loro spalle. Dettagli da limare in vista playoff.

 

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