Under 14
04 Maggio 2025
UNDER 14 INTER• Eyob Pititto
Gioca, crea e lotta, ma alla fine perde e dice addio al suo sogno. Sì, perché l'Inter dei campioni d'Italia Under 13 è già fuori dalla lotta Scudetto, e lo è per mano di chi proprio un anno fa si arrendeva alla forza dei classe 2011 più forti di tutti. Quel Genoa che domenica 2 giugno 2024 si inchinava 5-2 nel quadrangolare Tricolore, quello stesso Grifone che esce dai libri di mitologia e riscrive il proprio mito nel nome di Serpico, Amaro, Tilli e Criscito, eroi di un poker che vuol dire 4-2 in casa dei nerazzurri, eliminati e beffati. A Recanati, infatti, ci andrà la Juventus, avanti negli scontri diretti con i liguri, capaci di tenere botta alle reti di Sanogo e Pititto nella ripresa firmando un successo che sa di storia.
Il secondo passo verso il sogno Scudetto, ma con quell'aria di déjà vu. Quella di chi il Tricolore un anno fa l'ha già conquistato, battendo, tra le altre, proprio il suo avversario nella corsa al bis. Sì, perché dopo il titolo vinto in Under 13, i classe 2011 dell'Inter puntano a ripetersi in un lungo percorso che li mette di nuovo di fronte al Genoa. Una partita già decisiva per i ragazzi di Traina Melega che, dopo il pareggio all'esordio nel quadrangolare playoff con l'Alcione, sono obbligati a vincere per giocarsi il passaggio nel turno nel derby d'Italia con la Juve.
E l'approccio dei nerazzurri è di quelli giusti, con Fall che di testa gira a lato su cross di Sanogo (1') e Grigioni che calcia alto su appoggio di Barattieri (4'). Segnali positivi, ma il Grifone non sta a guardare, anzi. Prima Criscito di testa su corner di Tilli costringe Beretta al paratone in tuffo all'angolino (6'), poi Macchi su retropassaggio di Ferroni calcia forte sul primo palo, trovando ancora una volta l'ottima risposta del portiere di casa (7'). Subito dopo, però, serve un altrettanto bravo Bondone per bloccare il tentativo di punta di un inarrestabile Sanogo (8'), il migliore dei suoi in un primo tempo che vede entrare in moto anche Fall, il cui mancino è tuttavia alto (8').
Chi invece la porta la vede benissimo è il Genoa, che dopo averla inquadrata riesce finalmente a sfondarla: corner battuto corto, palla dentro di Tilli, Beretta in uscita smanaccia e la palla finisce nella zona di Serpico, che buca tutti di sinistro e porta avanti il Grifone (15'). Un colpo inaspettato per i campioni d'Italia in carica, che però tengono fede al nome e reagiscono affidandosi al loro tridente: Sare scappa per vie centrale e incrocia a lato (16'), mentre Sanogo pennella per Fall, che la mette al volo all'incrocio dei pali, ma il pareggio viene annullato per fallo (17'). Concesse due occasioni, come prima, il Genoa risponde, e non perdona, di nuovo su palla inattiva: punizione di Fossa, palla assorbita dalla barriera e rimasta in area di rigore, dove Amaro è il più rapido ad avventarsi sulla sfera e a spedirla sotto la traversa (23').
Questa volta il colpo sembra duro per l'Inter, che poco dopo concede un destro centrale di Tilli su discesa di Machi (25'), salvo poi ripresentarsi in zona gol con l'occasione più clamorosa di tutte, con Sanogo che in contropiede sfugge a chiunque, ma una volta arrivato al tiro non ha abbastanza lucidità per inquadrare lo specchio (26'). Una chance che ridà energie ai ragazzi di Traina Melega, sbilanciati in avanti per trovare la rete del 2-1, senza però trovarla né sul colpo di testa centrale di Grigioni (29') né sul tentativo di Barattieri murato eroicamente da Serpico, prima del mancino incrociato a lato da Fall da ottima posizione (32'). Il rischio per i nerazzurri diventa dunque quello di concedere addirittura il 3-0, sfiorato da Tilli, bravissimo nel saltare l'avversario a destra, ma autore di un tiro alto sopra la traversa (33').
Sotto di due gol l'aspettativa, e la realtà dei fatti, è solo una: Inter all'arrembaggio. Un'offensiva ragionata e che vede sempre in Sanogo e Sare i trascinatori dei milanesi: il primo di destro da posizione defilata conclude di poco alto (5'), il secondo invece mette dentro un tiro-cross che attraversa quasi la linea di porta, ma su cui nessuno arriva (8'). Sintomi che manca ancora qualcosina, quello che Traina Melega pesca dalla panchina. Tolto Fall, infatti, il tecnico sposta Sanogo prima punta e inserisce Pititto sulla fascia destra, e il risultato è presto detto: contropiede del numero 14, cross perfetto per Sanogo, colpo di testa bellissimo e 2-1 (9').
Sembra l'inizio della rimonta, ma il Genoa ha altri piani. Quelli di prendersi la rivincita quasi un anno più tardi dal 5-2 subito nell'ultimo quadrangolare Scudetto Under 13, quelli che prendono definitivamente forma poco dopo. Sì, perché al 15' Cai recupera l'ennesimo pallone della sua partita imperiosa, Amaro vola in contropiede, stecca il primo palo e Tilli corona una gara da sogno con il piattone destro del 3-1. È una rete pesantissima, una di quelle che questa volta i campioni d'Italia sembrano accusare, ringraziando anche Pietraru per una stupenda scivolata in piena area di rigore su Ferroni.
L'ultimo brivido prima di ritrovare le forze per provare l'impresa negli ultimi 10 minuti, quando i nerazzurri si lanciano completamente all'attacco. In ordine ci provano Sanogo (destro al volo all'indietro su cross da destra, 24'), Parisi (murato da un grandissimo Machi, 27'), Broinas Tudor (incursione sul fondo respinta sul primo palo da Bondone, 28'), Pititto (traversa baciata con un cross da destra, 29') e Pozzoni (mancino centrale dopo l'anticipo secco di Parisi a centrocampo, 32'), ma il 3-2 non arriva. Anzi, servono le gambe di Grigioni per ingabbiare il colpo di testa di Tilli dopo la mezzora (31'), prima, però, della scintilla che riaccende la fiamma, ovvero il mancino dell'ottimo Pititto, che risolve una situazione in area di rigore tagliando sul primo palo (33').
È la rasoiata del 3-2, è la fine del sogno Inter. Sì, perché il Genoa è tutt'altro che spaventato, reagisce da vera squadra e chiama Beretta alla parata di piede sul destro di Daneri, pronto poi a bloccare il tiro a giro di Amaro (33'). È il preludio al gol che scuce il Tricolore dal petto dei campioni d'Italia, quello che Criscito (figlio di Domenico) incastra con un gran mancino rasoterra sul secondo palo (38'). Il Grifone prende così la sua rivincita e spedisce la Juventus in semifinale Scudetto.
INTER-GENOA 2-4
RETI (0-2, 1-2, 1-3, 2-3, 2-4): 15' Serpico (G), 23' Amaro (G), 9' st Sanogo (I), 15' st Tilli (G), 33' st Pititto (I), 38' st Criscito (G).
INTER (4-3-3): Beretta 6, Ottaviani 7 (22' st Livella sv), Parisi 6.5, Mazza 6, Pietraru 6.5 (30' st Zoumbare sv), Barattieri 6.5 (16' st Pozzoni 6), Sare 6.5, Grigioni 6, Fall 6 (7' st Pititto 7.5), Broinas Tudor 6.5 (41' st Rigamonti sv), Sanogo 7.5. A disp. Gualdi, Ferri, Ningaina, Ferrario. All. Traina Melega 6.
GENOA (4-3-1-2): Bondone 7, Machi 7.5, Criscito 7.5, Shevtsov 6.5 (40' st Vargiu sv), Ricci 7, Serpico 8, Tilli 8 (40' st Scamporrino sv), Cai 7.5, Ferroni L. 7 (25' st Daneri sv), Amaro 7.5 (40' st Zambon sv), Fossa 6.5 (20' st Curella 6.5). A disp. Gulisano, Ferroni F., Fabbri, Canini. All. Moretti 8.
ARBITRO: Brera di Busto Arsizio 7.5.
AMMONITI: Parisi (I), Grigioni (I), Broinas Tudor (I), Criscito (G), Daneri (G).
INTER
Beretta 6.5 Da rivedere forse l'uscita sul primo calcio d'angolo, unica sbavatura di una partita in cui fa subito una grande parata su calcio d'angolo. Bene anche nel finale di piede a protezione del primo palo.
Ottaviani 7 Il migliore dei suoi nelle retrovie. Attento nei duelli, non casca nel doppio passo degli avversari e chiude bene. (22' st Livella sv).
Parisi 6.5 Tilli è un cliente scomodo, però lui lavora sempre bene in scivolata, simbolo di grinta e tempismo.
Mazza 6 Dietro fa delle buone letture e sfrutta a dovere il fisico, anche se Ferroni sfugge in un paio di occasioni.
Pietraru 6.5 Buona spalla nelle retrovie, duella con risultati alterni, poi fa quella scivolata bellissima per evitare il poker. (30' st Zoumbare sv).
Barattieri 6.5 Ci prova più di una volta, o apparecchiando per i compagni o venendo murato in piena area di rigore. Sfortunato, la voglia di fare non gli manca.
16' st Pozzoni 6 Entra subito dopo il colpo pesante di Tilli, però non si fa abbattere e cerca di caricare la squadra.
Sare 6.5 Atleticamente differente, quando prende palla si trascina gran parte del Genoa per vie orizzontali. Gli manca solo un pizzico di lucidità negli ultimi metri.
Grigioni 6 Spende il fallo che scatena il 2-0, ma ha il coraggio di cercare il riscatto con un paio di tentativi alti da fuori area.
Fall 6 Il gol lo cerca e lo sfiora in più di un'occasione, poi lo trova anche e difficile da realizzare, però gli viene annullato.
7' st Pititto 7.5 Ingresso fondamentale. In neanche mezzora fa assist e gol dando all'Inter quello che mancava.
Broinas Tudor 6.5 Cerca lo spunto sul fondo e per poco non trova la rete che riapre la sfida. Mette ordine dalla cinta in su. (41' st Rigamonti sv).
Sanogo 7.5 Quando parte in velocità nessuno lo riesce a prendere. Di gran lunga il migliore della squadra, consacra la prestazione con un bel gol di testa.
All. Traina Melega 6 È una sconfitta pesante in termini di risultati, frutto forse di un po' di sbilanciamento e qualche distrazione iniziale. La reazione arriva, merito anche del cambio azzeccato, però il Genoa sfrutta bene il campo lasciato.
GENOA
Bondone 7 Bravo e coraggioso in uscita alta e bassa, è fondamentale in un paio di situazioni.
Machi 7.5 Aggredisce l'area senza timore e contrasta chiunque, eroico poi nel finale murando un tiro insidioso
Criscito 7.5 Sale sempre a supportare l'azione sulla sinistra rendendosi pericoloso sia con i cross che tentando la conclusione, come quella precisa nel finale con cui fa partire la festa. Il dettaglio? È l'unico 2012, e la differenza non si vede, anzi.
Shevtsov 6.5 Play attento e preciso, mette ordine quando serve aiutando pure in fase di ripiego. (40' st Vargiu sv).
Ricci 7 Legge bene le linee di passaggio, facendo un ottimo lavoro nelle retrovie.
Serpico 8 Devastante. Sblocca la partita con un bel gol, mentre dietro è bravissimo sia a temporeggiare che a murare gli avversari, arrivando anche a chiuderli all'ingresso in area.
Tilli 8 Ha il piede educato e lo si capisce dal primo cross fatto. L'inizio di una partita in cui spicca per dribbling e tocchi di qualità, finché non trova il giusto premio: il gol del 3-1. (40' st Scamporrino sv).
Cai 7.5 Giocatore folle, in positivo. Fa una grande apertura, imposta, scambia con i compagni e avvia la rete del 3-1 recuperando un pallone prezioso e senza mai buttarlo via.
Ferroni L. 7 Lavora bene palla al piede e ha anche dei buoni colpi, come quando salta secco il difensore a inizio primo tempo. Manca il colpo sotto porta, però, è utilissimo alla squadra. (25' st Daneri sv).
Amaro 7.5 Il 10 sulle spalle raramente trae in inganno. È rapido e precisissimo a calciare un gran mancino sotto la traversa su un pallone rimasto in area. (40' st Zambon sv).
Fossa 6.5 Non fa sentire lo scotto fisico grazie alla sua qualità.
20' st Curella 6.5 Entra bene nello slancio finale, anche grazie al suo contributo arriva una vittoria pesante.
All. Moretti 8 Elimina i campioni d'Italia segnando 4 gol in trasferta: il sunto di una prestazione in cui i ragazzi sono mentalmente sul pezzo per tutta la durata della sfida. Colpisce quando può colpire, assorbe i colpi avversari e reagisce da grande squadra.
ARBITRO
Brera di Busto Arsizio 7.5 Da rivedere forse la gestione dei cartellini per evitare le scaramucce finali, ma, nonostante le proteste, è bravo nella lettura degli episodi.