Ce l'ha fatta ancora. Per la seconda volta ha conquistato la promozione in Serie A. Il protagonista in questione è Stefano Moreo. Un nome che, forse, non tutti conoscono, ma che nel mondo del calcio dilettantistico lombardo, e da anni tra i Professionisti, è sinonimo di talento e dedizione. L'attaccante classe 1993, con un passato nella Caronnese in Serie D in prima squadra, ha aggiunto un altro capitolo dorato alla sua carriera con la promozione in Serie A del Pisa, ottenuta nonostante la sconfitta per 1-0 contro il Bari al San Nicola, domenica 4. Un bel premio per un giocatori abituato a impegnarsi in campo al di là delle statistiche, sempre attenzionate da molti quando si parla di attaccanti.
DAI CAMPI DI PROVINCIA AL PROFESSIONISMO Stefano Moreo ha mosso i suoi primi passi nei settori giovanili milanesi, passando anche per
Alcione e
Milan. Poi la sua carriera lo ha portato all'
Insubria, poi diventata
Caronnese a partire dalla stagione 2011-2012. Inizialmente, il classe 1993 ha collezionato solo 3 presenze in prima squadra nella stagione 2011-2012 (in cui è risultato comunque un perno della Juniores Nazionale con 12 gol), ma la fiducia della dirigenza rossoblù non è mai venuta meno. E il giovane
attaccante ha ripagato questa fiducia con 14 reti nel campionato 2012-2013 iniziato agli ordini del tecnico
Corrado Cotta. Il suo esordio con
gol contro il
Mapello Bonate e la tripletta a
Ponte San Pietro (in un rocambolesco 4-3 finale) sono stati solo l'inizio di una carriera che lo avrebbe visto protagonista in palcoscenici ben più prestigiosi.
UN VIAGGIO TRA LE STELLE DELLA SERIE B Il
talento di
Moreo non è passato inosservato e le porte del professionismo si sono spalancate per lui. Dopo essere stato protagonista con la
Virtus Entella, portata in
Serie B nel 2015,
Moreo ha vissuto un'esperienza cruciale a
Venezia a partire dalla stagione 2016-2017 sotto la guida di
Pippo Inzaghi. Con 10 reti, ha contribuito alla promozione diretta in
Serie B dei lagunari, cementando un legame speciale con l'ex
attaccante del
Milan. La sua carriera è proseguita con un passaggio a
Palermo, dove ha lasciato il segno con 6 reti e numerose giocate decisive in una stagione difficile per i rosanero, conclusa con il fallimento, prima di approdare all'
Empoli. In
Toscana, nonostante un inizio difficile con nessuna rete all'attivo nella stagione 2019-2020,
Moreo è diventato un elemento chiave nel campionato successivo, contribuendo con 4 reti alla promozione del team guidato da
Alessio Dionisi.
UN ATTACCANTE ATIPICO E FONDAMENTALE L'approdo a
Brescia ha sancito la definitiva consacrazione di
Moreo come calciatore atipico ma fondamentale. Con
Pippo Inzaghi nuovamente al suo fianco,
Moreo ha realizzato 10 reti nel campionato 2021-2022, ma è stato il suo ruolo tattico a fare la differenza. Nonostante la sua stazza di 191 cm, Moreo è stato spesso impiegato come supporto alla punta, dimostrando di essere un
numero 10 con le caratteristiche di un
numero 9. Un
attaccante da scacchiere tattico che ogni
allenatore vorrebbe avere in squadra. Poi nel gennaio 2023 ecco la chiamata del
Pisa, con cui nel primo anno e mezzo ha collezionato 50 presenze e 6 reti. Nell'estate 2024 la ricomposizione del binomio con
Inzaghi ha giovato a tutti. Promozione per i neroazzurri, gran campionato per il classe 1993 con 34 presenze e 6 reti. E Serie A conquistata pur alle spalle di un inarrivabile Sassuolo. Per la seconda volta in carriera da un Bomber che non è un Bomber ma che è sempre stato prezioso in ogni squadra in cui ha giocato.