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Esordisce a 17 anni con la Primavera della Juve, è stato "rubato" dal Toro e ha già conquistato la Nazionale!

Benit Borasio entra al 38' del secondo tempo nella penultima giornata di campionato contro il Verona. È il primo bianconero 2008 a farlo

Esordisce a 17 anni con la Primavera della Juve, è stato "rubato" dal Toro e ha già conquistato la Nazionale!

Primavera 1 • Benit Borasio entra al 38' del secondo tempo nella penultima giornata di campionato contro il Verona. È il primo bianconero 2008 a farlo. (Foto Cassarà)

Verona-Juventus, minuto 38' della ripresa. I bianconeri tentano il tutto per tutto per provare a sbloccare il pari a reti bianche contro gli Scaligeri. Francesco Magnanelli mette dentro Biliboc, Merola e Finocchiaro ma gli serve equilibrio. Per questo, al posto di Niccolò Rizzo richiama dalla panchina il classe 2008 Benit Borasio, che subentra con la maglia numero 44 ed esordisce con la Primavera della Vecchia Signora, posizionandosi come braccetto di destra nel terzetto difensivo juventino. Un talento già sbocciato. 

Inamovibile

Infatti, Benit non lo scopriamo di certo ora. Nato a Torino il 20 gennaio ma origini della Repubblica Democratica del Congo, è stato "rubato" dai bianconeri dalla Scuola Calcio del Toro nel 2021, è ormai diventato capitano e punto fermo dell'Under 17 di Matteo Cioffi, quest'anno è stato chiamato in causa per ben 22 volte su 24 giornate complessive in campionato, diventando non a caso l'uomo che ha totalizzato più minuti tra i bianconeri (1685'). Nel mezzo, le convocazioni con la Primavera: la prima in assoluto arriva il 27 novembre 2024 in Youth League, in occasione della trasferta sul campo dell'Aston Villa; la seconda, invece, contro il Monza un mese e mezzo più tardi (31 gennaio 2025). Ed ecco l'esordio assoluto con i più grandi contro il Verona. 6 minuti in cui ha assaporato il privilegio di giocare con alcuni dei talenti più importanti della "cantera" juventina. Un giorno che non dimenticherà.

Non lo scopre di certo ora nemmeno la Juventus, appunto, che l'estate scorsa ha deciso di blindarlo fino al 2027 con la firma sul primo contratto da professionista. E tantomeno la Nazionale di Massimiliano Favo che, in difesa, non può prescindere da Borasio, il quale nelle qualificazioni all'europeo Under 17 ha collezionato 415 minuti in sei presenze. Numeri importanti anche con l'Italia, con cui ha indossato anche la fascia da capitano durante le gare amichevoli di gennaio e febbraio contro Spagna e Francia.

Identikit

Se Benit è così tanto amato da tutti è soprattutto per l'equilibrio che riesce a dare alle squadre in cui gioca. Fisico imponente, interdizione perfetta e duttilità pazzesca. Alla Juve ha quasi sempre giocato come mediano davanti alla difesa: una vera e propria diga sulla mediana, in grado di leggere e recuperare una miriade di palloni, rompendo il possesso avversario. Ha formato con Marco Tiozzo una linea metodista perfetta, in cui i due si completavano a vicenda per caratteristiche. Nelle ultime stagioni, però, è stato provato anche come difensore. Nella difesa a tre di Cioffi è stato testato sia come perno al centro, in grado anche di far partire l'azione dal basso, impostando in virtù del suo piede educato, e sia come braccetto sulla destra. Al contrario, in Nazionale gioca stabilmente nella difesa a quattro sul piede forte, il destro. 

Non è, quindi, quel centrocampista da 5-10 gol stagionali, certamente. La sua ultima rete risale a più di un anno fa (28 aprile 2024) contro la Sampdoria Under 16 allo JTC di Vinovo. Occhio, però, a sottovalutare il suo tiro. Da lontano fa spesso male, anche da fermo può essere una soluzione in più per provare a sbloccare il risultato, come ha fatto vedere nel corso della sua giovanissima carriera.

Generazione d'oro

Borasio s'iscrive a quei talenti cristallini che la Juve ha fatto sbocciare durante questi anni. Dell'Under 17 bianconera, sicuramente, si faranno notare alcuni suoi compagni come il sotto età Destiny Elimoghale (5 gol in 9 presenze stagionali con i più grandi, al rientro da un lungo infortunio alla spalla). Attenzione puntata anche sull'argentino Francisco Barido, autore di 7 centri il 13 presenze alla prima stagione completa dopo le annate al Boca Juniors; il già citato Tiozzo è pronto al grande salto, come i due centrali Savonnier e Badarau. Ha giocato poco quest'anno (proprio a causa dell'exploit di Barido), ma anche Paolo Ceppi è un gioiellino da preservale. E la Juve già lo ha fatto facendogli firmare il contratto da Prof. Come abbiamo capito, la Juve è piena zeppa di giovani promesse, che stanno brillando e vogliono continuare a farlo.

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