COMO SERIE A - Cesc Fabregas al suo primo anno da allenatore nella massima serie italiana ha salvato i lariani con largo anticipo
Chi avrebbe mai pensato che un giorno Cesc Fabregas, il mago del centrocampo, avrebbe messo radici sulle sponde del Lago di Como, non solo come giocatore, ma come condottiero dalla panchina? Eppure, eccoci qui, a raccontare di un amore calcistico che ha superato le tentazioni delle sirene tedesche. Il Bayer Leverkusen, con il suo fascino teutonico, aveva puntato gli occhi sullo spagnolo per sostituire Xabi Alonso, destinato a nuove avventure con il Real Madrid. Ma Fabregas, con la saggezza di chi ha calcato i campi di mezza Europa, ha scelto la continuità, rinnovando il suo impegno con il Como nella Serie A italiana.
UN PROGETTO CHE CONVINCE Non è un segreto che il Bayer Leverkusen abbia fatto di tutto per portare Fabregas in Bundesliga. I contatti erano avanzati, il pressing insistente, eppure il Como è riuscito a trattenere il suo tecnico. Come? Con una serie di incontri che hanno messo sul tavolo piani futuri ambiziosi e un progetto che ha saputo affascinare l'ex calciatore spagnolo. La società comasca ha dimostrato di avere le idee chiare e una visione di crescita che ha convinto lo spagnolo a restare. Non è stata una decisione presa alla leggera, considerando che anche la Roma aveva manifestato interesse. Ma alla fine, il cuore ha parlato italiano.
UNA STAGIONE DI SUCCESSI La scelta di Fabregas di rimanere al Como non è solo una questione di affetto, ma anche di risultati. Nella stagione appena conclusa, il Como ha raggiunto la salvezza in Serie A con largo anticipo, accumulando 48 punti in 36 giornate. Un traguardo che, per una squadra che lotta spesso per non retrocedere, è un segnale di crescita e stabilità. Fabregas ha saputo infondere la sua mentalità vincente e la sua esperienza internazionale in un gruppo che ha risposto presente, dimostrando di poter competere ad alti livelli.
L'EREDITÀ DI UN CAMPIONE Fabregas non è solo un tecnico, ma un simbolo. La sua presenza in panchina è un richiamo per giovani talenti e un motivo di orgoglio per i tifosi. La sua carriera, costellata di successi con club come Arsenal, Barcellona e Chelsea, è un biglietto da visita che parla da solo. E ora, con il Como, società notoriamente ambiziosa in questi anni, ha l'opportunità di costruire qualcosa di unico, di lasciare un'eredità che va oltre i trofei: un progetto solido, una squadra che gioca un calcio moderno e competitivo. L'obiettivo non è solo la salvezza, ma anche l'ambizione di scalare la classifica e, chissà, magari puntare a un posto in Europa.
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