VIS PESARO SERIE C - Michele Menga, direttore sportivo dei marchigiani, attualmente è sospeso dall'incarico
Cosa succede quando il mondo del calcio, con la sua passione e i suoi sogni, si scontra con le ombre di un possibile inganno? È la domanda che si pongono in molti dopo la tempesta mediatica che ha investito la Vis Pesaro, una delle società storiche del calcio italiano, in questa stagione militante nel Girone B di Serie C. Al centro del ciclone, il direttore sportivo Michele Menga, sospeso dalla società dopo un servizio esplosivo trasmesso da Le Iene in prima serata martedì 13. Un fatto di cui ormai parla tutta l'Italia calcistica.
UN SERVIZIO CHE SCUOTE LE FONDAMENTA La sera del 13 maggio 2025 Le Iene hanno mandato in onda un servizio che ha lasciato di stucco parecchi tifosi e addetti ai lavori. Con una mossa degna di un thriller, la trasmissione ha svelato un presunto coinvolgimento tra Michele Menga e l'ex calciatore di Napoli e Inter Salvatore Bagni, volto a ottenere denaro per far giocare giovani promesse nel settore giovanile della Vis Pesaro. Un'accusa pesante, che ha fatto il giro del web in un batter d'occhio, scatenando un'ondata di indignazione e curiosità. Nulla che purtroppo non si sapesse già (e non certo da oggi, ma da anni ndr) a livello generale e non riferita alla sola società Vis Pesaro chiaramente, ma il fatto ha fatto comunque scalpore.
LA REAZIONE DELLA VIS PESARO La risposta della Vis Pesaro non si è fatta attendere. La società, con una storia che affonda le radici nel lontano 1898, ha dichiarato la propria totale estraneità ai fatti, respingendo con forza ogni tentativo di accostare il proprio nome a vicende di cui si dichiara completamente estranea. Ma non si è fermata qui: la sospensione del direttore sportivo Menga è stata immediata, seguita dall'avvio di accertamenti interni per valutare l'effettivo coinvolgimento dello stesso nelle vicende millantate. La società inoltre ha già annunciato che si riserverà di tutelare la propria reputazione nelle sedi opportune, per evitare ulteriori strumentalizzazioni.
UN CALCIO CHE DEVE GUARDARSI ALLO SPECCHIO Questo caso solleva interrogativi importanti sul mondo del calcio giovanile e sulla sua vulnerabilità a pratiche poco trasparenti. È un richiamo alla necessità di vigilanza e integrità in un settore dove i sogni di tanti giovani calciatori possono essere facilmente manipolati. La vicenda in cui è stata coinvolta ora la Vis Pesaro è un monito per tutte le società sportive: l'onestà e la trasparenza devono essere sempre al primo posto.
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