SUDTIROL SERIE B - Fabrizio Castori ha iniziato ad allenare nel 1980 nel mondo dei Dilettanti nelle Marche con la Belfortese
Nel mondo del calcio, dove il tempo sembra scorrere a ritmi diversi e le carriere possono essere tanto brevi quanto intense, c'è chi ha saputo sfidare le leggi del tempo e della resistenza. E il pensiero non può che andare a Fabrizio Castori, un nome che risuona come un'eco familiare tra gli appassionati della Serie B italiana. Un vero e proprio monumento vivente del calcio, considerando che ha scalato tutte le categorie del calcio italiano, dalla Terza alla Serie A.
UN RECORD CHE PARLA DI PASSIONE E DEDIZIONE Se il calcio fosse un romanzo, la storia di Fabrizio Castori sarebbe un capitolo epico. Con 952 partite da allenatore professionista, di cui ben 598 in Serie B, Castori ha scritto il suo nome nei libri dei record. Non è solo una questione di numeri, ma di una carriera vissuta con passione e dedizione. La sua avventura nel calcio professionistico inizia nella stagione 1995-1996 con il Tolentino in Serie C2, e da allora non si è mai fermato. Addirittura bisogna andare indietro nel tempo, fino al 1980, per trovare tracce del suo debutto in panchina nei Dilettanti, con i marchigiani della Belfortese in Seconda Categoria. Durante la sua carriera, Castori ha avuto l'onore di guidare squadre in ogni angolo della penisola, ottenendo due promozioni in Serie A con Carpi e Salernitana. Un traguardo che non solo dimostra la sua abilità tattica, ma anche la capacità di ispirare e motivare i suoi giocatori a superare i propri limiti.
LA CELEBRAZIONE DI UN TRAGUARDO STORICO La Lega Serie B ha voluto rendere omaggio a questo straordinario traguardo con una cerimonia ufficiale prima del match Südtirol-Bari. Al termine del riscaldamento, il responsabile competizioni della Lega Serie B, Enrico Franchi, insieme al vicepresidente del Südtirol FC, Federico Merola, ha consegnato a Castori una targa commemorativa. Un riconoscimento che non solo celebra un record, ma racconta una lunga storia di calcio e passione. Paolo Bedin, presidente della Lega Serie B, ha dichiarato: «Un'esistenza votata al calcio, spesa non solo ad allenare ma anche a motivare i propri giocatori a credere in sé stessi e a lottare con anima e corpo in ogni gara, ottenendo risultati talvolta impensabili». Parole che risuonano come un tributo a un uomo che ha fatto della panchina il suo regno.
UN ESEMPIO DI LONGEVITÀ NEL CALCIO ITALIANO La carriera di Castori è un esempio di longevità e dedizione nel panorama calcistico italiano. Con 46 panchine in Serie A, 158 in C1 e 150 in C2, Castori ha dimostrato di essere un allenatore versatile e capace di adattarsi a diverse realtà calcistiche, considerati i 10 campionati vinti tra Dilettanti e Professionisti. Ma è in Serie B che ha trovato il suo habitat naturale, diventando un autentico simbolo di questo campionato. In un'epoca in cui il calcio è spesso dominato da cambiamenti rapidi e successi effimeri, la storia di Castori ci ricorda il valore della perseveranza e della passione. Un allenatore che, con il suo stile unico e la sua visione del gioco, ha saputo lasciare un'impronta indelebile nel cuore dei tifosi e nella storia del calcio italiano.
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