SAMBENEDETTESE SERIE D - Vittorio Massi, numero uno del club, si è sfogato sulla questione relativa alla riqualificazione del campo sportivo «Ciarrocchi»
Cosa succede quando il cuore e la passione si scontrano con la burocrazia? È una domanda che molti presidenti di club calcistici si pongono, e ora è il turno di Vittorio Massi, il presidente della Sambenedettese, che ha deciso di dare voce al suo malcontento. Dopo aver portato la squadra alla promozione in Serie C, un traguardo che molti tifosi considerano un sogno, Massi si trova ora a fronteggiare un avversario ben più ostico del campo da gioco: il Comune di San Benedetto del Tronto.
UN PROGETTO DI RIQUALIFICAZIONE CHE DIVIDE Il cuore della disputa è il campo sportivo «Ciarrocchi», un simbolo per la città e per i tifosi rossoblù. Massi ha in mente un progetto di riqualificazione ambizioso, una visione che potrebbe trasformare lo stadio in un gioiello sportivo. Tuttavia, il cammino parrebbe ostacolato da una richiesta di fideiussione di 2 milioni di euro da parte del Comune, una cifra che ha fatto storcere il naso al presidente. «Lascio il Ciarrocchi, lascio il Riviera e lascio la Samb» ha dichiarato il presidente del club abruzzese, lasciando intendere che la sua pazienza ha raggiunto il limite.
IL PESO DELLA BUROCRAZIA La metafora calcistica è chiara: Massi si sente come un attaccante che, dopo aver dribblato tutta la difesa avversaria, si trova davanti un portiere imbattibile, rappresentato dalla burocrazia comunale. «Nessuno è profeta in patria» ha aggiunto, citando un detto che risuona come un eco amaro tra le mura dello stadio. La sua frustrazione è palpabile, e non risparmia critiche all'assessore al bilancio, accusato di aver bloccato l'economia cittadina nonostante i 6 milioni di euro in cassa. Le sue parole, cariche di amarezza, hanno scosso profondamente una tifoseria già proiettata verso la nuova avventura in terza serie proprio nella settimana in cui si conclude la prima fase della poule Scudetto di Serie D.
IL FUTURO DELLA SAMBENEDETTESE Ma cosa significa tutto questo per la Sambenedettese? I tifosi, che hanno seguito la squadra con passione e dedizione, si chiedono quale sarà il futuro del club. La promozione in Serie C è un traguardo che merita di essere celebrato, ma le nuvole all'orizzonte potrebbero non promettere nulla di buono. La speranza è che si possa trovare un terreno comune, un compromesso che permetta alla Samb di continuare a crescere e prosperare. La storia di Vittorio Massi e della società è un promemoria di quanto il calcio sia più di un semplice gioco: è una passione che può unire o dividere, un campo di battaglia dove si affrontano non solo squadre, ma anche idee e visioni per il futuro.
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