PRO VERCELLI SERIE C - Ludovic Delechat è il nuovo vertice societario delle Bianche Casacche in rappresentanza del Bridge Football Group
Adesso è tutto vero, con tanto di dichiarazioni ufficiali in conferenza stampa allo stadio Silvio Piola. La Pro Vercelli, una delle società più antiche e prestigiose del calcio italiano, sta per scrivere un nuovo capitolo della sua storia, e questa volta con un respiro internazionale. La recente acquisizione da parte di Bridge Football Group segna una svolta epocale che promette di proiettare il club piemontese verso nuove vette. Per la prima volta nella storia del club di via Massaua si affaccia dunque una proprietà non italiana, che succede all'attuale presidente Paolo Pinciroli, imprenditore valsesiano che a sua volta aveva rilevato il club nel 2020 da Massimo Secondo, il proprietario ai tempi dell'ultima Serie B.
UN CAMBIO DI PROPRIETÀ CHE APRE NUOVI ORIZZONTI La cessione del 100% delle quote societarie della Pro Vercelli a Bridge Football Group non è solo un passaggio di consegne, ma una vera e propria rivoluzione. Il club, fondato nel lontano 1892, ha visto alternarsi momenti di gloria e periodi di difficoltà, ma mai come ora si trova di fronte a un'opportunità di crescita così significativa. L'ingresso nel network di Bridge Football Group, gruppo di sviluppo calcistico sino-olandese già proprietario - in Olanda - del Den Bosch (militante in Eerste Divisie, la seconda serie neerlandese, ma impegnato nei play off per salire in prima serie) e - in Cina - dello Shaanxi, un'organizzazione che sta ridefinendo il concetto di gestione calcistica a livello globale, potrebbe rappresentare la chiave per riportare la Pro Vercelli ai fasti di un tempo.
BRIDGE FOOTBALL GROUP: UN MODELLO INNOVATIVO Ma chi è realmente Bridge Football Group? Si tratta di un'entità che ha saputo costruire un modello di gestione calcistica innovativo, basato sull'interconnessione tra diversi club sparsi per il mondo. La filosofia è chiara: competenze manageriali avanzate, sviluppo tecnico-sportivo condiviso e una rete di relazioni globali. Un approccio che permette di incrementare il valore dei club acquisiti, investire nei giovani talenti e stabilire partnership durature. Un modello che, pur essendo moderno e globalizzato, non dimentica mai l'importanza dell'identità storica e culturale di ogni club.
LA PRO VERCELLI: UN PATRIMONIO DEL CALCIO ITALIANO Lo svizzero Ludovic Deléchat - ex avvocato negli uffici della Fifa e già Ceo del gruppo - è il nuovo vertice societario. Ufficiali anche le dimissioni di Pinciroli e l'uscita di scena della holding Go Reset Sport dell'ormai ex amministratore delegato Francesco Celiento. Presto spiegato anche il perchè della tempistica dell'annuncio, a poche ore dalla sfida di play out che coinvolgerà la Pro Vercelli sabato 17 al Piola contro la Pro Patria, con l'obbligo di vittoria dopo il ko 1-0 dell'andata di Busto Arsizio. «Questo annuncio è stato fatto per dare serenità - sottolinea proprio Deléchat - e sicurezza. C'è una società, c'è una nuova proprietà, pronta a rilevare il club anche in caso di retrocessione in Serie D. Certo, frequentiamo il mondo del calcio da parecchi anni e sappiamo benissimo che il panorama dilettantistico è totalmente diverso. Ma gli investimenti ci saranno in ogni caso».
TRADIZIONE E INNOVAZIONE: UNA SFIDA AFFASCINANTE La sfida più grande sarà dunque quella di coniugare la straordinaria tradizione della Pro Vercelli con l'approccio innovativo di Bridge Football Group. Gli appassionati e i tifosi attendono con trepidazione di conoscere le strategie operative che verranno implementate e gli obiettivi concreti che la nuova gestione si prefiggerà. «I prossimi passi saranno il risanamento del bilancio, a cui in parte abbiamo già provveduto e migliorare le strutture a disposizione del club. Sappiamo di poter lavorare bene qui: il Den Bosch è un club storico in Olanda, ma la Pro Vercelli lo è molto di più in Italia con i suoi 7 scudetti, più di Roma, Lazio, Napoli, Fiorentina... Il suo brand, voi lo sapete bene, è appetibile anche in orbita internazionale» le parole di Deléchat.
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