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Italia Under 17

Italia, buona la prima! Gli Azzurrini superano la Repubblica Ceca e conquistano i tre punti

Samuele Inacio e Antonio Arena firmano la prima vittoria della spedizione azzurra in Albania

Antonio Arena e Samuele Inacio

ITALIA UNDER 17 • Antonio Arena e Samuele Inacio (foto FIGC)

Sono passati poco meno di 365 giorni da quell'indimenticabile 5 giugno sotto il cielo di Limassol, ma poco sembra essere cambiato. Non importa il luogo. Non importa l'anno. L'Italia di Massimiliano Favo continua a vincere (2-1 contro la Repubblica Ceca a Durazzo) e dare spettacolo. E pensare che non era neanche iniziata nel migliore dei modi per gli Azzurrini, schiacciati dall'intraprendenza e dalla fisicità dei cechi nella prima mezz'ora. Poi, come prevedibile, è emersa tutta la qualità di Comotto & co. I gol di Inacio e Arena scuotono i classe 2008 e danno un nuovo senso alla partita. Ma nella ripresa bisogna pur sempre stringere i denti e lottare, visto l'immediato guizzo vincente di Srb. Nessun problema. L'Italia dimostra di saperlo fare da grande squadra e porta a casa un risultato di fondamentale importanza. Ora l'Inghilterra. Vincere significherebbe mettere una seria ipoteca sul passaggio del turno. 

TALE PADRE TALE FIGLIO

I ritmi sono fin da subito altissimi. Gli Azzurrini provano immediatamente a imporre il proprio gioco, cercando di far girare il pallone con qualità. Il primo squillo, però, è dei cechi, aggressivi in ogni zona del campo: Potměšil raccoglie il pallone al limite dell'area dopo l'angolo di Čížek e calcia di prima intenzione, senza impensierire minimamente Nava. La reazione dei ragazzi di Favo, ovviamente, non si fa attendere e arriva grazie alla coppia di attacco Arena-Inacio: né il tiro dell'italo-australiano né la stoccata del figlio d'arte, tuttavia, creano troppi patemi alla retroguardia ceca. Le ripartenze guidate dall'attacco azzurro sembrano essere l'arma migliore per provare ad aprire la scatola difensiva avversaria: è ancora il classe 2009 - di proprietà del Pescara - a rendersi pericoloso servendo un interessantissimo pallone in mezzo dopo una splendida accelerazione sulla destra, ma Kuchař legge bene le intenzioni del numero 19 e sventa ogni minaccia. Bisogna aspettare il 15' per vedere la prima vera occasione da gol del match, di marchio cerco: Tomek approfitta di un disimpegno errato della difesa azzurra e serve bene sul vertice sinistro dell'area di rigore Zajak, il cui destro viene respinto ottimamente da Nava. L'inerzia sembra essere maggiormente a favore di Kovář e compagni, capaci di trovare le idee e gli spazi giusti per provare a pungere la difesa dell'Italia.

Qualche minuto più tardi è Topič a rendersi protagonista con un estroso colpo di tacco a seguito della solita sgasata di Potměšil: Nava c'è e si fa trovare ancora una volta presente. Nonostante il momento complicato (complice anche l'uscita dal campo di capitan Borasio causa infortunio), l'Italia prova a scuotersi con coraggio e carattere. È sempre Inacio ad orchestrare le più promettenti sortite offensive azzurre: il diez slalomeggia tra le maglie della difesa di Drsek e calcia verso la porta avversaria, ma Barčot sporca la traiettoria e favorisce la presa sicura di Kuchař. A dar continuità alla mole di azioni d'attacco create dalla squadra di Favo ci pensa anche Luongo, il cui ambizioso destro a giro viene parato nuovamente dall'estremo difensore avversario. Ma è il preludio del vantaggio azzurro, che arriva a sette minuti dalla fine della prima frazione di gioco: Steffanoni si libera bene sulla destra e pesca splendidamente al centro dell'area di rigore Inacio, il quale si inserisce con i tempi giusti e scaraventa in porta il pallone dell'1-0 (38'). Tramortita dal gol subito dopo un'ottima prima frazione di gioco, la Repubblica Ceca subisce anche il doppio colpo: Luongo pennella per Arena, che stacca imperiosamente di testa e non lascia scampo a Kuchař (42'). Non poteva chiudersi in modo migliore il primo tempo degli Azzurrini, ravvivati dal gol del vantaggio e con il morale decisamente alle stelle. 

SRB ILLUDE

Forti del doppio vantaggio e sulle ali dell'entusiasmo, i ragazzi di Favo provano in tutti i modi ad arrotondare il risultato per chiudere definitivamente la pratica. Ma bisogna guardarsi le spalle dalla Repubblica Ceca, che alla prima occasione utile accorcia le distanzePotměšil non si dà per vinto dopo la respinta di Nava e premia l'inserimento del neo entrato Srb, bravo ad impattare al volo e trafiggere il portierone della Juventus (53'). La prerogativa diventa non abbassare la guardia. Bisogna reagire per evitare guai, ma i cechi sembrano essere più in fiducia che mai. La dimostrazione arriva nuovamente con Srb, il quale inventa per il subentrante Škrkoň, anticipato magistralmente da De Paoli. C'è da subire, da soffrire per poter portare a casa la prima vittoria di questa competizione. A risvegliare gli Azzurrini dai timori degli ultimi minuti ci prova Arena, il cui diagonale sibila il palo alla destra di Kuchař. Ma servono forze fresche per dare maggiore vivacità ad un'Italia che appare via via sempre più stanca. E sono proprio i cambi scelti da Favo a confezionare un'invitante occasione da gol: Campaniello - l'unico reduce dall'Europeo vinto lo scorso anno - si mette in proprio sulla sinistra e disegna un insidioso traversone per Maccaroni che, in precario equilibrio, non riesce ad imprimere adeguata potenza al pallone e indirizzarlo verso la porta.

Nell'ultimo quarto d'ora, il copione visto per gran parte del secondo tempo sembra persistere. La squadra di Drsek mette costantemente pressione agli Azzurrini. L'Italia, invece, si chiude compatta e riparte, sfruttando le qualità da contropiedisti dei propri giocatori più avanzati. Uno di questi è l'onnipresente attaccante del Borussia Dortmund, Samuele Inacio, al quale mancano lucidità e precisione per permettere alla sua squadra di vivere con maggior tranquillità gli ultimi scampoli di partita. La terza rete la cercano anche - nell'ordine - Campaniello, Mambuku e Bovio: prima una zuccata (quasi) vincente del numero 9, poi il tiro deviato del terzino dello Stade De Reims, infine l'incornata del centrale difensivo dell'Inter dopo la sponda del sempre temibile attaccante dell'Empoli. Il gol della sicurezza, però, non sembra voler arrivare. Ecco che Čížek & co. provano quindi ad approfittarne. E per poco vanno anche vicini al colpaccio con il tiro di Topič, deviato fortuitamente da Bovo e successivamente bloccato da Nava. Nel finale servono anche i provvidenziali interventi difensivi di Mambuku e Idrissa a fermare gli avversari, blindare il risultato e donare le ultime energie vitali agli Azzurrini. Che hanno anche la forza di costruire le ultime azioni da gol del match con il vivacissimo asse Campaniello-Maccaroni, ma senza riscuotere troppo successo. Dopo sei minuti di recupero, ecco il triplice fischio a sancire il 2-1 finale. L'Italia vince, convince e vola in testa al gruppo B

IL TABELLINO

ITALIA-REPUBBLICA CECA 2-1
RETI (2-0, 2-1): 38’ Inacio (I), 42’ Arena (I), 8’ st Srb (R).
ITALIA (4-3-1-2): Nava 7, Iddrisa 6.5, Bovio 7, Borasio 6.5 (28’ De Paoli 6.5), Giani 6.5 (13’ st Mambuku 6.5), Prisco 6.5 (23’ st Baralla 6.5), Comotto 7 (23’ st Maccaroni 6.5), Steffanoni 7.5, Luongo 7.5, Inacio 8, Arena 8 (23’ st Campaniello 6.5). A disp. Maran, Pavesi, Zanaga. All. Favo 7.5. 
REPUBBLICA CECA (4-2-3-1): Kuchař 6.5, Topič 6.5, Kovář 6,5, Barčot 6.5, Vaněk 6.5 (41’ st Capka sv), Škubala 6 (1’ st Palaščák 6), Sochůrek 6.5, Potměšil 7 (36’ st Zeman sv), Čížek 7, Zajak 6 (1’ st Srb 7.5), Tomek 6 (14’ st Škrkoň 6). A disp. Paar, Syrovátka, Janega. All. Drsek 7.
ARBITRO: Oleksii Derevinskyi (UKR) 7.
ASSISTENTI: Oleksii Myronov (UKR), Olli Jantunen (FIN).
QUARTO UOMO: Kamal Umudlu (AZE).
AMMONITI: De Paoli (I), Topič (R), Kovář (R).

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