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Serie C

Minacce, intimidazioni e fucilate per far cedere la società: bufera infinita attorno al club

Arresti e altre misure cautelari, la giustizia interviene per salvaguardare il club dalla morsa mafiosa

FOGGIA SERIE C - NICOLA CANONICO

FOGGIA SERIE C - Nicola Canonico, ormai ex presidente dei rossoneri, in carica nei tempi in cui il club era nel mirino della criminalità organizzata

Nel cuore pulsante del calcio italiano, una partita ben più complessa si sta giocando lontano dai campi verdi. Foggia, città dal glorioso passato sportivo, è diventata teatro di una sfida tra legalità e criminalità organizzata, con il Calcio Foggia 1920 al centro di una bufera giudiziaria senza precedenti. È una partita che non si gioca con il pallone, ma con la legge e la giustizia, in cui la posta in gioco è la sopravvivenza stessa del club.



IL FISCHIO D'INIZIO: L'OPERAZIONE DELLE FORZE DELL'ORDINE
La Polizia di Stato ha dato il calcio d'inizio a questa complessa operazione, eseguendo una misura di prevenzione dell'amministrazione giudiziaria nei confronti della società sportiva Calcio Foggia 1920. Un'iniziativa congiunta del procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, del procuratore distrettuale di Bari e del questore di Foggia, sostenuta dal tribunale di Bari, sezione misure di prevenzione. È una mossa strategica per sottrarre il club dal pesante condizionamento criminale che lo attanaglia.



CARTELLINI ROSSI: QUATTRO ARRESTI E DECINE DI DASPO
È stata emessa un'ordinanza cautelare dal gip del tribunale di Bari, su richiesta della direzione distrettuale antimafia barese, nei confronti di 4 individui accusati di tentata estorsione ai danni del presidente del Calcio Foggia 1920. Ma non finisce qui: 52 provvedimenti di Daspo «fuori contesto» sono stati notificati dal questore di Foggia a soggetti con precedenti penali legati alla criminalità organizzata e al traffico di stupefacenti. Un vero e proprio cartellino rosso per chi ha cercato di mettere in scacco la società.



UN GIOCO PERICOLOSO: LA STRATEGIA DELLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA
La cronaca nera racconta di una campagna di intimidazione orchestrata da gruppi ultras legati alla criminalità organizzata foggiana. Un piano diabolico per costringere il presidente del club a cedere il controllo della società. L'obiettivo? Gestire sponsorizzazioni, accrediti e assunzioni, trasformando il Calcio Foggia 1920 in un feudo mafioso. Un gioco sporco, fatto di minacce, esplosioni e atti intimidatori, iniziato il 18 giugno 2023 con colpi di fucile contro l'auto dell'allora capitano del club quando la squadra era ancora impegnata nei play off per raggiungere la Serie B. A seguire anche la collocazione di una bomba rudimentale vicino all’auto dell’allora vicepresidente della società.



LA PALLA PASSA ALLA GIUSTIZIA: IL RUOLO DEL TRIBUNALE DI BARI
Il tribunale di Bari ha accolto la proposta di amministrazione giudiziaria per il Calcio Foggia 1920, un intervento necessario per liberare il club dalla morsa mafiosa. È la prima volta che lo strumento del controllo giudiziario, previsto dall'articolo 34 del codice antimafia, viene applicato a una società calcistica. Un segnale forte, un gol della giustizia contro la criminalità, per restituire al club la libertà di giocare secondo le regole. La giustizia ha preso il controllo del pallone, ma la partita è tutt'altro che finita. Gli sviluppi futuri dell'indagine saranno cruciali per fare piena luce su questa vicenda e per garantire un futuro più sereno e trasparente per il Foggia e i suoi tifosi.

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