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Follia in Inghilterra! Gli viene un infarto, continua a giocare e segna il gol decisivo

L'incredibile storia di Sam Hutchinson, centrocampista del Wimbledon: il suo racconto sui canali social del club

Sam Hutchinson

Foto: instagram @samhutchinson_27

Chi avrebbe mai immaginato che un cuore potesse battere così forte per il calcio, al punto da sfidare la stessa vita? Sam Hutchinson, centrocampista del Wimbledon, ha scritto una pagina epica di sport e coraggio, giocando e segnando il gol decisivo contro il Grimsby, mentre il suo cuore lanciava un disperato SOS. Ma come è possibile che un infarto non abbia fermato questo guerriero del pallone?

UN CUORE DI LEONE A BLUNDELL PARK
Il 35enne Hutchinson, cresciuto nelle giovanili del Chelsea, ha vissuto un'esperienza che ha dell'incredibile durante l'ultima giornata della stagione regolare della League Two. Al 6' del primo tempo, un dolore al petto che avrebbe messo in ginocchio chiunque, non è riuscito a fermare il suo spirito combattivo. Non solo ha continuato a giocare, ma al 52' ha segnato il gol dell'1-0, regalando ai "Dons" una vittoria fondamentale. Un'impresa che, a posteriori, suona come una sfida lanciata al destino.


LA CORSA CONTRO IL TEMPO
Dopo il fischio finale, l'adrenalina ha ceduto il passo alla realtà. Hutchinson, salito sul pullman, ha iniziato a sentire dolori sempre più forti al petto. La sosta a Nottingham è stata inevitabile e, una volta in ospedale, la diagnosi è stata chiara: infarto. Un'arteria ostruita al 75% ha richiesto un intervento chirurgico per l'inserimento di uno stent, eseguito da uno specialista a Londra. Un viaggio tra la vita e la morte che ha visto il centrocampista rimanere in ospedale per cinque giorni, ma ora, come lui stesso ha dichiarato, è sulla strada della guarigione.

LE PAROLE DI UN GUERRIERO
Le dichiarazioni di Hutchinson sono un inno alla resilienza: «Avevo molto dolore – ha raccontato – e quando sono salito sul pullman dopo la partita, l'adrenalina è svanita e ho iniziato ad avere più dolori al petto. Da lì abbiamo fatto una sosta ai box a Nottingham. Siamo andati in ospedale e mi hanno detto che avevo avuto un infarto. Sono rimasto lì per cinque giorni per fare degli esami. Un ramo di un'arteria era ostruito al 75%: ho fatto un angiogramma e mi hanno inserito uno stent da uno specialista di Londra, incredibile. Ora sono sulla strada della guarigione». Parole che raccontano di un uomo che non si è mai arreso, nemmeno di fronte all'imponderabile.

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