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22 Maggio 2025
EUROPA LEAGUE TOTTENHAM • GUGLIELMO VICARIO DESTINY UDOGIE
È possibile che il calcio sia davvero una questione di attesa e pazienza? Se lo chiedete ai tifosi del Tottenham, la risposta è un sonoro "sì". 17 anni, un periodo che sembra un'eternità, è il tempo che gli Spurs hanno dovuto aspettare per tornare a sollevare nuovamente un trofeo. Ma ieri sera, nel suggestivo scenario del San Mamés di Bilbao, il Tottenham ha finalmente spezzato l'incantesimo, battendo il Manchester United 1-0 in una finale di Europa League che ha avuto il sapore del riscatto e della speranza. E chi sono stati i protagonisti di questa impresa? Tra gli altri, due italiani, Guglielmo Vicario e Destiny Udogie, che hanno scritto una pagina indimenticabile della loro carriera.
Guglielmo Vicario, classe 1996, è l'emblema di una carriera costruita con pazienza e dedizione. La sua storia è quella di un portiere che ha iniziato lontano dai riflettori, difendendo i pali del Fontanafredda in Serie D. Da lì, passo dopo passo, ha scalato le categorie: dal Venezia in Serie B al Perugia, fino all'esordio in Serie A con il Cagliari nel 2020/21. Un debutto che non poteva essere più impegnativo, a San Siro contro l'Inter, ma che ha dimostrato il suo carattere e la sua stoffa. La svolta arriva con il trasferimento all'Empoli, dove Vicario si afferma come uno dei portieri più affidabili del campionato, grazie a riflessi felini e una leadership silenziosa ma costante. Nel 2023, il grande salto in Premier League con il Tottenham: un cambiamento radicale che lo ha visto diventare in poco tempo un idolo dei tifosi e un pilastro della squadra. Ora, con la coppa tra le mani, Vicario può davvero godersi il panorama di una vetta conquistata con sudore e determinazione.
Se Vicario ha impiegato anni per arrivare al top, Destiny Udogie ha bruciato le tappe con una velocità impressionante. Nato nel 2002 e cresciuto nel vivaio del Verona, Udogie ha sempre brillato come uno dei giovani più promettenti della sua generazione. Le sue qualità non sono passate inosservate: convocazioni nelle nazionali giovanili e un debutto in Serie A a San Siro contro il Milan, ancora diciassettenne. Dopo una stagione all'Udinese, dove ha dimostrato spinta, qualità tecnica e personalità, il Tottenham ha deciso di puntare su di lui. E il campo ha dato ragione alla scelta degli Spurs. Quest'anno, Udogie ha collezionato oltre 30 presenze, crescendo partita dopo partita e diventando un elemento chiave della squadra. Al San Mamés, ha coronato il suo percorso sollevando l'Europa League, un traguardo che conferma le aspettative riposte in lui.
Il trionfo del Tottenham non è solo una vittoria per il club, ma anche un successo per il calcio italiano, che vede due dei suoi interpreti moderni e completi brillare sul palcoscenico europeo. Vicario e Udogie, con percorsi diversi ma ugualmente affascinanti, hanno saputo conquistarsi tutto con impegno e talento. Questo trofeo rappresenta un punto di partenza, un trampolino per ulteriori successi. E chissà, forse il futuro riserva ancora più gioie per questi due talenti italiani e per il Tottenham. Una cosa è certa: il calcio, come la vita, premia chi sa aspettare e chi non smette mai di credere nei propri sogni.