Italia Under 17
22 Maggio 2025
Italia Under 17 • Benit Borasio, centrocampista e difensore della Juventus e capitano della Nazionale italiana Under 17
Scocca il 21' sul cronometro dell'arbitro. L'Italia gioca contro la Cechia la prima partita del suo campionato europeo Under 17 allo Stadio Niko Dovana di Durazzo. Il capitano della nazionale Benit Borasio, in un duello con il centravanti Matyáš Tomek, cade male e la sua caviglia destra si gira su se stessa con un movimento innaturale. Alla fine gli azzurri vincono 2-1 con i gol di Inacio e Arena, ma per Borasio resta la paura.
Benit nasce il 20 gennaio 2008 nella Repubblica Democratica del Congo, più precisamente nella cittadina di Kinshasa. Arriva a Torino all'età di 4 anni, grazie ad una famiglia che lo ha accolto e cresciuto, e che sin da subito intravede la passione per il calcio del piccolo Borasio. Con il pallone tra i piedi, è subito spettacolo: dopo i primi calci all'Auxilium Monterosa, a 9 anni arriva la chiamata del Torino dopo la segnalazione del sempre attentissimo Silvano Benedetti. Si veste di granata fino al 2021, quando al campanello di casa suona niente di meno che la Juventus. Benit sale sul carro bianconero: nel giro di pochi anni ne diventa un punto fermo e capitano. Un trasferimento che sa di rivalità, per Borasio si tratta, invece, di crescita personale e calcistica.
In una recente intervista, Benit ha parlato dei suoi idoli: a partire dalla «cattiveria agonistica» di Sergio Ramos, alla classe da «professore» di un altro idolo juventino, Andrea Pirlo, fino all'ammirazione per Paul Pogba e un campione mondiale come Zinedine Zidane. Equilibrio e visione, potremmo definire con questi due termini le caratteristiche di Borasio, che con la Juventus è quasi sempre sceso in campo come mediano, in grado di rompere il pressing avversario con la sua fase di interdizione, mentre con la Nazionale, grazie al Ct Massimiliano Favo, è stato provato - con ottimi risultati - in qualità di difensore centrale.
Una roccia in mezzo al campo. Il vizio del gol non è la sua qualità per eccellenza: l'ultima sua rete risale al 28 aprile 2024, più di un anno fa, contro la Sampdoria in casa. Anche se da lontano rischia spesso di fare male con le sue botte di destro, insomma, a mo'di Pogba. Da Pog-boom a Borasio-boom è un attimo.
Durante questa stagione, con l'Under 17 di Matteo Cioffi è letteralmente indispensabile e fa benissimo: tra i bianconeri è colui che ha totalizzato più minuti di tutti (1685'), giocando 22 delle 24 gare in campionato nel Girone A, dominato da Madama. Fa così bene da conquistarsi le prime convocazioni con la Primavera 1 di Francesco Magnanelli, che lo porta con sé in panchina il 27 novembre 2024 in Youth League contro l'Aston Villa in Inghilterra. L'esordio, invece, arriva il 10 maggio 2025 nella gara casalinga contro il Verona, subentrando - con la maglia 44 - al 39' della ripresa per Niccolò Rizzo.
Abbiamo, quindi, fatto un piccolo spoiler. Borasio, oltre ad essere un caposaldo della Juve, è un titolarissimo con l'Italia. Nelle qualificazioni all'europeo Under 17 ha collezionato 415 minuti in 6 presenze, indossando anche la fascia da capitano durante le gare amichevoli di gennaio e febbraio contro Spagna e Francia. E la fascia resta, la sua leadership dentro - e soprattutto - fuori dal campo è fondamentale per gli azzurrini. Le sue dichiarazioni confermano il legame fortissimo con la nazionale: «Indossare la maglia azzurra significa rappresentare il mio paese. Un'emozione unica, che gratifica tutti i sacrifici e gli sforzi fatti».
Per il campionato europeo in Albania, l'Italia, che deve difendere il titolo conquistato lo scorso anno, viene sorteggiato nel Girone B con Belgio, Inghilterra e Cechia. Un gruppo tosto, ma l'esordio è un grande successo: Samuel Inacio e Antonio Arena plasmano nel primo tempo il 2-1 conclusivo contro la Cechia, che trova la rete con Matous Srb al 7' della ripresa. Tutto bello, ma gli azzurri devono far meno del proprio capitano, che al 21' si infortuna: in un duello con Tomek, Borasio cade male e la sua caviglia destra sembra girarsi in maniera innaturale su se stessa. Le urla di dolore e l'uscita forzata dal campo preoccupano tutti. Dai primi esami strumentali non sembrano emergere fratture, anche se il colpo è stato duro e i tempi di recupero restano ancora incerti.
Probabilmente, Favo lo terrà sotto osservazione per le prossime due gare del girone, affidandosi a Cristiano De Paoli dell'Udinese. La speranza è quella di rivederlo per le eventuali fasi finali. Una brutta notizia anche per la Juventus, che il 1° giugno giocherà il primo dei due quarti di finale dei Playoff contro il Cagliari. Con l'augurio che non si tratti di nulla di che, aspettiamo presto Benit in campo.