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Caos Serie B, il presidente della Regione tuona: «Decisione vergognosa da paese del quarto mondo»

Nel mirino la possibilità che la Salernitana nei play out debba fronteggiare la Sampdoria, che pareva ormai retrocessa

CAOS SERIE B - VINCENZO DE LUCA

Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania

Cosa succede quando il terreno di gioco si trasforma in un'arena politica? Quando il pallone diventa il centro di un intrigo degno di un romanzo giallo? È esattamente ciò che sta accadendo nel mondo del calcio italiano, dove le dichiarazioni infuocate del presidente della Campania, Vincenzo De Luca, hanno scatenato una bufera che minaccia di travolgere la Serie B e non solo.



UN CAMPIONATO CHE RISCHIA DI ESPLODERE
Il caso Brescia è destinato a diventare un vero e proprio detonatore per la Serie B, e le parole di De Luca non lasciano spazio a dubbi. In un messaggio veemente diffuso sui social, il presidente campano ha puntato il dito contro una decisione che, a suo dire, è «vergognosa, sconcertante, da paese del quarto mondo». Ma di cosa si tratta esattamente? La questione ruota attorno alla possibilità che a beneficiare della salvezza sia la Sampdoria, una delle storiche squadre del calcio italiano, scampando così una retrocessione che sembrava ormai inevitabile. E come spesso accade, in queste situazioni, c'è chi si sente danneggiato.



LA SALERNITANA E IL DIRITTO ALLA SALVEZZA
De Luca non ci sta e difende con le unghie e con i denti la sua Salernitana, che ha conquistato sul campo il diritto a giocarsi la salvezza via play out. «Se vogliono salvare la Sampdoria, lo dicano chiaramente» tuona il presidente, «ma non a danno degli altri club, non sulla pelle della Salernitana». Una posizione chiara e netta, che non lascia spazio a compromessi. Ma cosa propone De Luca come soluzione? Portare il campionato a 22 squadre, così da accontentare tutti. Un'idea che, se da un lato potrebbe sembrare una via d'uscita diplomatica, dall'altro rischia di aprire un vaso di Pandora di complicazioni regolamentari e organizzative.



UN CALCIO TRA POLITICA E PASSIONE
In un paese dove il calcio è quasi una religione, le parole di De Luca non sono passate inosservate. E il caso Brescia è solo l'ultimo di una serie di episodi che hanno messo in luce le fragilità del sistema calcio in Italia. E mentre i tifosi si interrogano sul futuro della loro squadra del cuore, le istituzioni calcistiche sono chiamate a prendere decisioni che potrebbero cambiare per sempre il volto del campionato. Riuscirà la Serie B a ritrovare la sua stabilità, o sarà destinata a vivere in un perenne stato di emergenza? In questo scenario complesso e appassionante, una cosa è certa: il calcio italiano non smetterà mai di sorprendere e di far discutere. 

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