Siamo pronti a vivere un'altra corsa verso il sogno mondiale? Dopo le delusioni degli ultimi anni, l'Italia di Luciano Spalletti si prepara a tuffarsi nel Girone I delle qualificazioni per il Mondiale 2026. Un cammino che si preannuncia avvincente e ricco di sfide, con la consapevolezza che non ci sono margini di errore. Ma chi sono gli avversari che gli Azzurri dovranno affrontare? E quali sono le insidie di questo percorso?
UN GIRONE DA NON SOTTOVALUTARE Il
Girone I non è una passeggiata di salute. Certo, sulla carta, l'
Italia parte con i favori del pronostico, ma la storia recente ci ha insegnato che le sorprese sono sempre dietro l'angolo. La
Norvegia, con stelle del calibro di
Erling Haaland e
Martin Odegaard, rappresenta l'ostacolo più grande. Una squadra che, sebbene abbia punti deboli in difesa, può fare male in qualsiasi momento grazie alla sua potenza offensiva. E poi c'è
Israele, una squadra che non va sottovalutata. Storicamente, le formazioni israeliane hanno dimostrato di poter mettere in difficoltà avversari più quotati, e la loro posizione nel girone potrebbe essere quella di terzo incomodo, pronto a sfruttare ogni passo falso delle favorite.
L'IMPORTANZA DI PARTIRE CON IL PIEDE GIUSTO Le partite si svolgeranno da giugno a novembre, un periodo in cui la forma fisica e mentale dei giocatori sarà cruciale. Dopo la conclusione della
Serie A, l'
Italia dovrà essere pronta a scendere in campo con determinazione e concentrazione. Non ci sarà spazio per cali di tensione o distrazioni. Ogni partita sarà una finale, e ogni punto guadagnato potrebbe fare la differenza tra la qualificazione diretta e la lotteria dei playoff.
LE OUTSIDER DEL GIRONE Estonia e
Moldavia chiudono il quadro del
Girone I. Sulla carta, queste due squadre non dovrebbero rappresentare un grosso problema per l'
Italia, ma guai a sottovalutarle. La storia del calcio è piena di Davide che abbattono Golia, e un approccio superficiale potrebbe costare caro. Spalletti dovrà essere bravo a mantenere alta la concentrazione dei suoi ragazzi, evitando di incappare in passi falsi che potrebbero complicare il cammino verso il Mondiale.
L'EREDITÀ DI SPALLETTI Luciano Spalletti, alla guida della
Nazionale, ha il compito di riportare l'
Italia ai fasti di un tempo. Dopo le delusioni delle mancate qualificazioni del 2018 e del 2022, il tecnico toscano sa che non ci sono scuse. La fiducia della Federazione è totale, ma il campo sarà il giudice supremo. Spalletti dovrà dimostrare di saper gestire la
pressione e di saper trarre il meglio dai suoi uomini, puntando su un
gioco propositivo e su una
mentalità vincente. Prima partita venerdì 6 giugno a Oslo contro la Norvegia, poi match contro la Moldavia lunedì 9 giugno a Reggio Emilia. Oggi, lunedì 26 maggio, è stato diramato l'elenco dei convocati per il doppio appuntamento. E tra questi c'è anche un debuttante, il difensore classe 2003 del Verona
Diego Coppola. Torna invece dopo più di un anno il difensore dell'Inter
Francesco Acerbi.
I CONVOCATI
PORTIERI: Gianluigi Donnarumma (Psg), Alex Meret (Napoli), Guglielmo Vicario (Tottenham).
DIFENSORI: Francesco Acerbi (Inter), Alessandro Bastoni (Inter), Alessandro Buongiorno (Napoli), Andrea Cambiaso (Juventus), Diego Coppola (Verona), Giovanni Di Lorenzo (Napoli), Federico Dimarco (Inter), Matteo Gabbia (Milan), Federico Gatti (Juventus), Destiny Udogie (Tottenham), Davide Zappacosta (Atalanta).
CENTROCAMPISTI: Nicolò Barella (Inter), Cesare Casadei (Torino), Davide Frattesi (Inter), Manuel Locatelli (Juventus), Samuele Ricci (Torino), Nicolò Rovella (Lazio), Sandro Tonali (Newcastle).
ATTACCANTI: Moise Kean (Fiorentina), Lorenzo Lucca (Udinese), Daniel Maldini (Atalanta), Riccardo Orsolini (Bologna), Giacomo Raspadori (Napoli), Mateo Retegui (Atalanta).