È possibile risalire una montagna con un macigno sulle spalle? Questa è la domanda che si pongono i tifosi della Lucchese, dopo la decisione del Tribunale Federale Nazionale che ha inflitto alla squadra rossonera una penalizzazione di 14punti per la stagione 2025-2026. Un colpo di scena che ha scosso l'ambiente rossonero, lasciando tutti con il fiato sospeso e la testa piena di interrogativi. Anche perchè, nonostante la salvezza, la partecipazione al prossimo campionato di Serie C è tutta da verificare.
LA SENTENZA CHE HA SCOSSO LUCCA Il 27 maggio 2025, una data che resterà impressa nella memoria dei sostenitori della Lucchese. In quell'udienza, il TFN, sezione disciplinare, ha emesso un verdetto che suona come un tuono in una giornata serena. I deferimenti, preliminarmente riuniti, contro Giuseppe Longo, Nicola D’Andrea e la società Lucchese 1905 srl, hanno portato a sanzioni pesanti. Longo e D’Andrea, rispettivamente inibiti per 14 e 6 mesi, con ammende di 10.000 e 5.000 euro. Ma è la società a pagare il prezzo più alto: una penalizzazione di 14punti e un'ammenda di 10.000 euro. Un fardello che graverà sulla prossima stagione, rendendo il cammino verso la salvezza una vera e propria scalata.
LE CONSEGUENZE IN CAMPO Ma cosa significa, in termini pratici, partire con un -14 in classifica? È come iniziare una maratona con un peso ai piedi. La Lucchese dovrà lottare con le unghie e con i denti per ogni punto, sapendo che anche il minimo errore potrebbe costare caro. La squadra dovrà dimostrare una forza mentale e una coesione straordinaria per affrontare una stagione che si preannuncia come una vera e propria battaglia. Ogni partita sarà una finale, ogni punto conquistato un piccolo trionfo verso l'obiettivo salvezza.
UN FUTURO TUTTO DA SCRIVERE La storia del club però è tutta da scrivere. La notizia giovedì 22 è arrivata come un fulmine a ciel sereno: il tribunale di Lucca ha dichiarato infatti il fallimento della Lucchese 1905. Un verdetto che ha lasciato attoniti tifosi e appassionati, ma che rappresenta solo l'inizio di una nuova fase. Claudio Del Prete, già curatore nel 2019, è stato nuovamente chiamato a gestire la procedura. Il club infatti può continuare il suo esercizio di impresa, nonostante i debiti ammontino quasi a 5 milioni di euro. Ma dovrà essere indetta un’asta per permettere a eventuali acquirenti di rilevare il ramo sportivo della società. E il tempo stringe perchè entro il 6 giugno va presentata la domanda di iscrizione al prossimo campionato di Serie C.
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