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L'unico ad aver vinto quattro Scudetti in 38 anni, un record speciale per la squadra che ha sorpreso l'Italia

Nessuno come lui nel mondo del calcio, da Maradona a McTominay e Lukaku li ha vissuti tutti

Tommaso Starace, 70 anni, magazziniere del Napoli, in azzurro dal 1977

Tommaso Starace, 70 anni, magazziniere del Napoli, in azzurro dal 1977

Vincere uno Scudetto è qualcosa che ti rimane dentro per sempre, nell'anima e nella mente, che sia il primo, il secondo o il decimo, ricordi che oggi possiamo tenere vivi con video e foto sui social, con i tatuaggi, riviverli anche grazie all'Intelligenza Artificiale che ormai può rianimare qualsiasi cosa. Non era proprio così 38 anni fa nel 1987, quando all'ombra del Vesuvio c'era Diego Armando Maradona che regalò, insieme a tutta la squadra del Napoli, qualcosa che il popolo partenopeo non aveva mai vissuto in tutta la sua storia. Al fianco del Pibe de Oro, nella stagione del primo Scudetto del Napoli, c'era un giovane Tommaso Starace, promosso a magazziniere della società azzurra proprio in quel magico 1986/87, dopo quasi 10 anni di militanza nel club di Corrado Ferlaino come cuoco. Della cucina napoletana Tommaso Starace ha conservato la passione per il caffè, uno dei simboli della città campana, e ancora oggi nei momenti di relax della squadra offre tazzine ai giocatori del Napoli e a chiunque entri nel centro sportivo di Castelvolturno.

A 70 anni compiuti, Tommaso Starace lo scorso 23 giugno ha festeggiato il suo quarto Scudetto con il Napoli, un record nel mondo del calcio, attraversando generazioni su generazioni, vivendo in prima persona tutte le infinite evoluzioni di questo sport, vedendo succedersi campioni su campioni calcare il manto erboso di quello che prima si chiamava Stadio San Paolo e che dal 2020 ha preso il nome del calciatore più forte di tutti i tempi che abbia mai vestito la gloriosa maglia azzurra: Diego Armando Maradona.

Dallo Scudetto di Dieguito nel 1987 al secondo nel 1990 con i brasiliani Antonio Careca e Alemao, passando per gli anni bui del Napoli calcio, fatto anche di retrocessioni in Serie B, fino al fallimento e la ripartenza dalla Serie C sotto la presidenza di Aurelio De Laurentiis. La rinascita di un club, di una città, di un popolo, di una fede che negli anni si era un po' sbiadita ma mai spenta, si è poi riaccesa fortemente con il ritorno in Serie A, le partecipazioni alla Champions League, l'arrivo di giocatori di livello internazionale come Marek Hamsik, il Pocho Lavezzi, Edinson Cavani, Gonzalo Higuain, Dries Mertens, Kalidou Kolulibaly. Finalmente, a 33 anni di distanza dal secondo, ecco il terzo Scudetto, quello di Luciano Spalletti, di Viktor Osimhen, di Kvicha Kvaratskhelia, di Giovanni Di Lorenzo, il riscatto del Sud Italia contro i poteri forti delle squadre del Nord, Inter, Milan e Juve. Il quarto magico tricolore, conquistato sotto la guida tecnica di Antonio Conte, anche lui meridionale, pugliese di Lecce, uno scudetto vinto all'ultima giornata con i gol di McTominay e Lukaku, un punto davanti all'Inter, Napoli che per la quarta volta nella sua storia esplode di gioia e si tinge di azzurro come il cielo e come il mare. In tutti questi anni lui, Tommaso Starace, per tutti semplicemente Tommy, c'è sempre stato. E fa parte della storia del Napoli calcio. Con 4 Scudetti sul petto, nell'anima e nella mente.

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