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Under 14

Sono i migliori talenti classe 2011 di tutta Lombardia e Piemonte! Ecco la Top 11 stagionale

Il campionato si è concluso da poco, ma è già tempo di stilare una lista dei piccoli calciatori che hanno fatto la differenza

Vaccarella e Parisi

UNDER 14 • Marco Vaccarella, pilastro difensivo della Juventus e Alessandro Parisi, una furia sulla sinistra per l'Inter

Il campionato è arrivato alla sua naturale conclusione, il Padova ha vinto l'ambitissimo Scudetto di Under 14 in finale contro la Roma, mentre per Juventus, Inter, Atalanta e Alcione la corsa si è arrestata un po' prima. Chi ai playoff, chi in semifinale. Resta comunque che ha portato a varie considerazioni su alcuni aspetti. Tra cui sicuramente una formazione combinata con i classe 2011 che si sono messi più in mostra durante l'anno. E quindi perché no, tra sorprese e conferme, ecco gli undici ragazzi che sono pronti a spiccare il volo nel calcio che verrà, quello del futuro, sicuramente roseo, che li attende.

LA TOP 11

Solo undici caselle. Solo undici posti da essere riempiti. In modo difficile, complicato. Facile non lo è mai, soprattutto in una categoria dove di talenti ce ne sono a bizzeffe. L'Under 14 Pro, in questo caso particolare con una formazione combinata tra il girone lombardo e quello piemontese-lombardo. Si parte dalla difesa, composta per due quinti da una parte rossonera e in altrettanto modo da una parte bianconera. Tra i pali immancabile il portierone del Milan Alessandro Bogogna, con davanti a lui il perno difensivo della squadra di De Francesco: Federico La Vecchia. Passando al lato Juventus, invece, ci sono due difensori a dir poco impossibili da non mettere. Si tratta di Riccardo Modica, pendolino sulla sinistra e Marco Vaccarella, centrale di spicco. A concludere il quartetto come non mettere Alessandro Parisi, adattato sulla destra: solitamente il terzino dell'Inter gioca a sinistra. Passando poi al centrocampo, il trio è di una qualità assoluta. In cabina di regia il "geometra" Samuel Prendi dell'Atalanta, sulla destra il talento sorprendente dell'Alcione Riccardo Curti e sulla sinistra uno dei giocatori più forti della categoria: il capitano juventino Alessio Nobile. Si conclude con il dolce, quello più atteso: l'attacco. Composto a destra dal nerazzurro Rayan Sare, a sinistra dal fenomeno del Como Ndrec Saka e al centro dal capocannoniere del girone lombardo-piemontese: Riccardo Monte con 16 gol.

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1. ALESSANDRO BOGOGNA (MILAN)

Portiere incredibile. Con lui tra i pali De Francesco e i difensori rossoneri sono riusciti a dormire tranquillamente anche nelle notti più difficili. Bravo con i piedi, fisicamente già pronto anche per categorie superiori e con una forza nelle gambe impressionante. Anche quando un tiro sembra imparabile, niente paura, c'è Bogogna pronto a difendere al meglio la propria porta.

2. ALESSANDRO PARISI (INTER)

È da studiare in laboratorio, in quanto raro esemplare di essere umano dotato di un polmone in più. Quando la squadra è in difficoltà dispensa ossigeno anche ai compagni. Terzino sinistro instancabile, in grado di cambiare la partita da un momento all'altro con un guizzo. Non a caso i 5 gol e i 13 assist stagionali, numeri assolutamente incredibili per un difensore.

3. RICCARDO MODICA (JUVENTUS)

Fasciatura al ginocchio, grinta da vendere e corsa, tanta corsa. Se vai a vedere una partita della Juventus e sei a conoscenza di questi tre elementi, potresti riconoscerlo in un batter d'occhio. Difende, attacca, crea e lega il gioco, rivelandosi spesso e volentieri un giocatore più che prezioso in qualsiasi fase di gioco. Pedina inamovibile per Pecorari, non a caso è il più impiegato della squadra con la bellezza di 1250 minuti.

4. RICCARDO CURTI (ALCIONE)

Sontuoso? Sì, sontuoso. Uomo chiave della stagione dell'Alcione di Tacchini. Fa tutto, letteralmente. Mediano, mezzala, ala. Chi lo sa, forse potrebbe fare addirittura il difensore e riuscire a fare la differenza anche in quel ruolo. Sta di fatto che Curti è l'imprescindibile degli Orange e lo ha dimostrato con i fatti: 12 gol e 10 assist, da centrocampista. Terzo per minuti giocati nel girone. Rifacciamo la domanda. Sontuoso? Sì, sontuosissimo...

5. FEDERICO LA VECCHIA (MILAN)

Magari non spicca per fisicità. Magari non attira subito l'occhio su di sé. Eppure è quasi sempre perfetto in tutto quello che fa. Partendo dal gran senso di posizione, passando per le scivolate incredibili, arrivando poi a quando svetta di testa contro avversari potenzialmente più alti. Ah giusto, cinque gol da difensore centrale non sono mica per tutti...

6. MARCO VACCARELLA (JUVENTUS)

Esplosivo. Aggressivo al punto giusto e roccioso, come una montagna insormontabile. Se la Juventus in campionato si è rivelata la miglior difesa con 19 gol subiti gran parte del merito è anche suo. Inoltre è polivalente. Difensore centrale o mediano, poco cambia. Riesce ad impostare il gioco e mandare in porta i compagni con lanci lunghi perfetti. Ricorda vagamente un certo Leonardo Bonucci.

7. NDREC SAKA (COMO)

Capace di tutto. Di prendere palla a centrocampo e portarla fino davanti alla porta avversaria, in pochi secondi, in men che non si dica. È la stella del Como. Fa assist, decide le gare praticamente da solo e segna a raffica: da solo ha infatti messo a segno la bellezza di 11 reti, un quarto delle totali realizzate dai lariani. Che dire se non che l'ex Enotria è una vera spina nel fianco.

8. SAMUEL PRENDI (ATALANTA)

Il "geometra" della Dea. In mezzo al campo prende le misure, architetta nei minimi dettagli quanto c'è da fare per portare la squadra alla vittoria e poi svolge il tutto con una precisione impressionante. Alto, brevilineo, dotato di un grandissimo tiro da fuori. Con 13 assist e 3 gol (di cui uno incredibile nei playoff col Verona) è sicuramente l'uomo in più dell'Atalanta di Previtali.

Samuel Prendi, centrocampista fenomenale dell'Atalanta e Ndrec Saka, ala imprevedibile del Como

9. RICCARDO MONTE (JUVENTUS)

Un po' attaccante alla vecchia maniera. Un po' attaccante moderno. Accorcia verso il centrocampo per legare, fa sponde per i compagni, tira da dentro l'area, da fuori e in tutti i modi. Gol a referto? Ben 16, con tanto di titolo di capocannoniere guadagnato. Di testa è un portento, con i piedi pure. Attaccante vecchio stile o moderno? Forse basterebbe dire attaccante completo.

10. ALESSIO NOBILE (JUVENTUS)

Assurdo. Impressionante. Superiore, in tutto e per tutto. Forse uno dei migliori giocatori d'Italia nel ruolo, il capitano della Juventus oltre ad essere un grandissimo giocatore è anche un gran trascinatore. Sia caratterialmente, quando si carica la squadra sulle spalle. Sia a livello di contribuzione a livello di gol, con numeri da attaccante (è una mezzala): 15 gol e 10 assist, lo rendono sicuramente un giocatore da tenere d'occhio.

11. RAYAN SARE (INTER)

Salta l'uomo come in pochi, pochissimi fanno. Con velocità, con destrezza, con un'agilità fuori dal normale. La fascia destra è casa sua, il feeling con la porta è molto alto, d'altronde lo dimostrano anche i 12 gol fatti, di cui uno in Under 15, a dimostrazione che fisicamente è già più che pronto anche per giocare da sottoetà. Talento inestimabile.

ALLENATORI

- MARCO PECORARI (JUVENTUS)

La sua Juventus praticamente non sa cosa significhi la parola perdere. Non l'ha saputo nemmeno ai playoff, mentre in semifinale (ai rigori) e nella finalina contro il Parma sì. Contava quel che contava? È vero, ma due sconfitte, se così vogliamo chiamarle, in tutta la stagione significano una cosa sola: la sua squadra è un capolavoro.

- ALESSANDRO TACCHINI (ALCIONE)

Mantiene l'ossatura della squadra che gestiva l'anno scorso. La migliora tecnicamente e fisicamente, portandola alle fasi finali al primo anno nel professionismo. Che fosse un bravo allenatore era risaputo, ma quest'anno ha fatto un qualcosa di davvero incredibile con il suo Alcione. Ebbene sì, ha fatto la storia del club...

ALCUNI NOMI BONUS

Undici posti non bastavano per citare tutti i ragazzi meritevoli. Come del resto non ne bastano altri due aggiuntivi, ma ci si prova. E quindi ecco altri due nomi bonus, di classe 2011 che hanno fatto benissimo in questa stagione.

GESTIONE E CONTROLLO: ACHILLE CREMONESI (MILAN) 

Tiene in piedi il centrocampo del Milan con colpi da maestro, da veterano vero. Una stagione nettamente in crescendo, in cui il Diavolo è riuscito a rinascere anche grazie alle sue giocate, alle sue magie, ai suoi assist. Ben 15 per la precisione, mica pochi. Qualità immensa in mezzo al campo, maglia numero 10 sulle spalle e sicurezza: il Diavolo ha un vero gioiello in casa...

L'INVENTORE SOTTO ALLA MOLE: CHRISTIAN LARUCCIA (JUVENTUS) 

Non poteva mancare uno dei talenti più cristallini d'Italia. Lo ha dimostrato in campionato, in vari tornei in giro per la penisola e per il mondo. Insomma, nelle occasioni più importanti ha sempre fatto parlare di sé. Trequartista dalla tecnica pulitissima, i suoi tiri da fuori sono in grado di insidiare chiunque. Una doppia cifra mancata per un soffio (9 gol), l'obiettivo per l'anno prossimo potrebbe già essere prefissato.

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