Primavera 1
30 Maggio 2025
FIORENTINA-INTER PRIMAVERA 1 • L'urlo di gioia di Leonardo Bovo (foto inter.it)
Firenze non sarà Monaco, ok. La finale Scudetto della Primavera non sarà la Champions League, ok. Ma se il presente - traduzione, la finale col Paris Saint Germain - va scritto, il futuro è invece già nelle mani dell'Inter. Che stritola la Fiorentina a casa sua, la lascia sfogare e la colpisce tre volte: in maniera feroce, affamata, ma anche qualitativa. Bovo nel primo tempo, Berenbruch e Lavelli con due ripartenze da manuale del calcio: Zanchetta batte 3-0 Galloppa e conquista lo Scudetto. Il terzo personale, l'undicesimo di categoria per il club. Il più bello? Irrilevante. Il più sentito? Irrilevante. Il più voluto? Irrilevante. Il Viola Park non sarà l'Allianz Arena, ma alla fine conta solo una cosa: l'Inter è, ancora, Campione d'Italia.
Per una Fiorentina che vuole dare un'inversione di tendenza rispetto ai risultati ottenuti in campionato (2-0 all'andata, 2-1 al ritorno, e sempre per l'Inter) ma che si incastra in uno schieramento avversario che non lascia centimetri né spazi per eventuali iniziative. Galloppa sceglie il centrocampo mobile - Keita, ma soprattutto Gudelevicius e Harder che a turno vanno a pestare i piedi a Bovo in fase di costruzione - e in questo senso vince la battaglia tattica con Zanchetta, l'Inter però risponde per le rime: Rubino viene spesso buttato verso l'esterno, la densità in mezzo al campo impoverisce le fonti viola, e così Alexiou e Re Cecconi possono stare più che tranquilli. Tranne che in un'occasione, perché comunque a sinistra la Fiorentina qualche spazio lo trova: Scuderi va col cross basso col mancino, Rubino di prima intenzione spara altissimo (7'). Il "vorrei ma non posso" dei padroni di casa si trasforma presto in un "vorrei e ci riesco" per un'Inter che piano piano alza i giri del motore. E che alla prima vera palla gol creata nell'area di rigore avversaria, fa centro: angolo di Berenbruch da sinistra, colpo di testa di Re Cecconi che colpisce la traversa, tentativo in tap-in - sempre di testa - di Mosconi e miracolo di Leonardelli, al terzo tentativo Bovo fa centro e firma il vantaggio nonostante il tentativo disperato di salvataggio di Romani (21'). E dal "vorrei e ci riesco" al "vorrei e ci provo di nuovo" il passo è veramente breve: Aidoo arriva sul fondo e crossa basso sul primo palo, Spinaccè gira verso la porta di prima intenzione ma trova la pronta respinta di Leonardelli (46').
FIORENTINA-INTER PRIMAVERA 1 • Il treno Mike Aidoo in azione (foto inter.it)
Che sorprende un po' l'Inter a inizio ripresa, e che consente alla Fiorentina - che si ripresenta con Caprini al posto di Gudelevicius e un 3-4-1-2 ora evidente con Rubino che arretra il proprio raggio d'azione - di spingere sul piede dell'acceleratore: grande azione di Rubino che conquista una punizione dal limite dell’area e la calcia poi benissimo facendo passare la palla sopra barriera prima di farla incocciare con la parte alta della traversa (9' st). Ma che si affievola piano piano, perché quella nerazzurra è una squadra quadrata e ben messa in campo, perché l'Inter rinfresca sia la difesa (Della Mora per Aidoo) che il centrocampo (Zanchetta per Bovo) e perché la Fiorentina apre anche un po' di campo: ripartenza di qualità con Berenbruch che lancia De Pieri, palla a rimorchio per il piattone di Topalovic che trova la deviazione decisiva di Romani che devia in corner (20' st). Vivacità viola che però a un certo punto viene fuori eccome: cross da destra di Rubino su punizione, colpo di testa in torsione di Baroncelli che disegna qualche brivido sulla schiena di Calligaris ma finisce alto (26' st); azione avvolgente che pende a destra e porta poi al tiro Braschi da zona centrale, Calligaris respinge in maniera non perfetta ma poi si oppone con un miracolo sul tap-in a botta sicura di Balbo (31' st). Vivacità viola che però, alla fine, si scontra contro la maturità di un'Inter cattiva al punto giusto ma soprattutto letale quando ha spazi per fare male: ripartenza condotta da Mosconi e Berenbruch, cross sul secondo palo ripresa da Cocchi e la rimette in mezzo per il mancino dello stesso Berenbruch che raddoppia (36' st); ancora nerazzurri in verticale, Zanchetta imbuca per Lavelli che si libera con un doppio passo di Kouadio e spara all’incrocio la palla del trionfo (43' st). Che spedisce nella disperazione una Fiorentina comunque da applausi. E che fa godere tutto il mondo Inter. Che ancora una volta è Campione d'Italia.
FIORENTINA-INTER 0-3
RETI: 21' Bovo (I), 36' st Berenbruch (I), 43' st Lavelli (I).
FIORENTINA (3-5-2): Leonardelli 6, Kouadio 5, Baroncelli 6, Romani 5.5 (39' st Puzzoli sv), Trapani 6.5, Gudelevicius 5.5 (1' st Caprini 5.5), Harder 6.5, Keita 6 (16' st Ievoli 5.5), Scuderi 6.5 (16' st Balbo 6), Tarantino 5 (27' st Braschi 6), Rubino 7. A disp. Vannucchi, Sadotti, Lamouliatte, Deli, Elia, Bertolini. All. Galloppa 5.
INTER (4-3-3): Calligaris 7, Aidoo 6.5 (19' st Della Mora 6.5), Re Cecconi 7.5, Alexiou 6.5, Cocchi 7, Berenbruch 8, Bovo 7.5 (19' st Zanchetta 7), Topalovic 6 (33' st Venturini sv), De Pieri 6.5 (39' st Pinotti sv), Spinaccè 6 (33' st Lavelli 7.5), Mosconi 6. A disp. Zamarian, Maye, Zarate, Quieto, Motta, Garonetti. All. Zanchetta 8.
ARBITRO: Angelillo di Nola 7.
ASSISTENTI: Morea di Molfetta e Russo di Nichelino.
QUARTO UOMO: Ursini di Pescara.
AMMONITI: Gudelevicius (F), Keita (F), Aidoo (I), Bovo (I), De Pieri (I).