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All'Inter da sempre, ma fino a due anni fa non giocava: ora vince lo Scudetto da protagonista!

Gabriele Re Cecconi sta vivendo una stagione da sogno: dalle panchine in Champions League con i grandi al Tricolore

Gabriele Re Cecconi

INTER PRIMAVERA • Gabriele Re Cecconi, difensore che veste nerazzurro da più di 10 anni (foto a destra @seriea)

Immaginate. Avete solamente 19 anni. Fino a qualche anno fa eravate poco considerati all'interno della squadra, l'Inter in questo caso. Poi la svolta, tra Under 17 e Under 18. E la consacrazione definitiva, quest'anno, con la Primavera di Zanchetta. È la storia di Gabriele Re Cecconi, ma non solo. È la storia di molti ragazzi che giocano a calcio. Ed è il premio per non aver mai mollato, nemmeno nei momenti più bui, più difficili. E se pensate alla conclusione della sua stagione... Prima la serata del 6 maggio, in panchina nella semifinale di Champions League contro il Barcellona. Da qualche ora Campione d'Italia da titolarissimo, con una prestazione a dir poco clamorosa. "Sogno o son desto?". Sei desto, destissimo "ReCe"!

QUESTIONE DI TESTA

Eh sì, è proprio tutta questione di testa. Quella che nei momenti più complicati ti permette di rimanere a galla. Quella che ti rende consapevole dei tuoi mezzi, anche quando gli altri non se ne rendono conto. Sì perché Re Cecconi è all'Inter praticamente da quando era in fasce. Pulcini, Esordienti, Under 13, Under 14, e così via. Più di 10 anni passati nello storico club nerazzurro. Più di 10 anni in cui non sempre è stato facile. Qualche presenza qua e là, tante volte da subentrato. Poi la svolta, nel 2022. In Under 17 insieme a Tiziano Polenghi, con tanto di finale Scudetto persa contro la Roma. Poi la riconferma, l'anno scorso, con quello che ad oggi è il suo allenatore, poi avanzato in Primavera durante l'estate: Andrea Zanchetta. L'uomo che forse più di tutti ha creduto in lui, una sorta di angelo custode. L'uomo che durante questa stagione lo ha schierato in ben 30 occasioni, Youth League esclusa. A dimostrazione che a volte basta solo aver pazienza, per chi è meritevole tutto (prima o poi) arriva.

Gabriele Re Cecconi con la maglia dell'Inter ai tempi dell'Under 15

NUMERI SULLA SCHIENA

Quella maglia col numero 24 sulle spalle. Quella maglia impregnata di sudore alla fine di ogni partita. Quella maglia utilizzata per coprirsi il volto quando le lacrime scendevano ininterrottamente. All'uscita dalla Primavera Tim Cup nel derby, all'uscita dalla Youth League (anche se non presente fisicamente). Ma anche quella maglia con cui può dire di aver ricordi indelebili. Sì, ad esempio la vittoria del suo primo Scudetto, nella categoria giovanile più importante: la Primavera. In una partita in cui grazie alla sua grinta e alla sua caparbietà non ha sbagliato letteralmente nulla, non facendo giocare due grandissimi talenti del campionato come Rubino e Tarantino. E poi quella maglia col numero 56 sulle spalle. Quella con cui ancora nessuno l'ha visto calcare il rettangolo verde. Quella utilizzata tutte le volte in cui è stato portato insieme ai grandi in panchina, per lo più in Champions League. E anche quella maglia che chissà, un giorno magari lo renderà protagonista proprio in Serie A...

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