Primavera 1
01 Giugno 2025
Primavera 1 • Simone Padoin (a sinistra) e Andrea Bonatti (a destra): i due principali indiziati per sostituire Francesco Magnanelli sulla panchina della Juventus Primavera
Ormai è questione di tempo per l'annuncio ufficiale dell'addio di Francesco Magnanelli dalla panchina della Juventus Primavera. Infatti, la leggenda del Sassuolo ha già salutato tutta la squadra, dato che entrerà nello staff di Massimiliano Allegri, nuovo allenatore del Milan. Ma chi sarà il prossimo tecnico dei bianconeri? Due i nomi più gettonati: il primo è quello di Simone Padoin, che fa già parte dell'organigramma tecnico, il secondo sarebbe quello del ritorno a sorpresa di Andrea Bonatti, molto apprezzato dalla dirigenza e che ha già allenato i giovani della Juve dal 2020 al 2022.
L'idea di una promozione di Simone Padoin è più di una semplice suggestione. 5 stagioni legato da giocatore a Madama, oltre 100 presenze con la maglietta a strisce bianconere: l'ex terzino friulano nella stagione appena trascorsa è stato il secondo di Magnanelli, dopo aver fatto una gavetta triennale in Prima Squadra nelle veci di collaboratore tecnico, proprio di "Max" Allegri. Un ulteriore step, che corrisponderebbe ad una soluzione - interna - nel segno della continuità in una Juventus in cerca di juventini. A Milanello si vociferava di un suo possibile ingresso nello staff di Allegri che, insieme al suo vice storico Marco Landucci, avrebbe espresso la volontà di riportare un blocco compatto di suoi fedelissimi (che ha contattato), fra cui proprio Magnanelli e lo stesso Padoin.
Il primo ha già le valigie pronte ed ha salutato la sua, ormai ex, squadra; al secondo, al contrario, si sta pensando di proporre la panchina vacante. Per Padoin si tratterebbe della sua prima esperienza da allenatore capo di una squadra. Sarebbe una scelta analoga a quella presa la scorsa estate, quando Magnanelli, dopo tre anni di apprendistato nel gruppo tecnico di Allegri (dal quale è stimato per le sue moderne idee tattiche, specialmente nella fase di non possesso, il tecnico livornese lo ha anche allenato ai tempi del Sassuolo) ha ricevuto l'incarico di guidare la Primavera.
Parlando brevemente di numeri: com'è andata la stagione della Juventus Primavera? La classifica recita: 5º posto raggiunto grazie ai 63 punti totalizzati, mentre i playoff parlano di una Juve uscita al primo turno contro la Fiorentina, che sarà poi una delle due finaliste insieme all'Inter, poi campione.
I risultati non sempre sono stati quelli attesi: diverse sconfitte di troppo (13 complessive), qualche pareggio (6), ma non mancano anche grandi vittorie (19), soprattutto in rimonta. Ricordiamo, ad esempio, quelle contro l'Inter (3-2) e il Torino (4-3), Tanti, invece, i giocatori messi in luce: a partire da Diego Pugno - che ha esordito in Prima Squadra, chiamato da Thiago Motta - contro il Lecce in Serie A, al capitano Filippo Pagnucco, passando per il figlio d'arte Alfonso Montero, prossimo ai saluti (per lui si parla di qualche big spagnola), Lorenzo Biliboc, i 2007 Riccardo Radu e Francesco Verde, ma soprattutto Alessio Vacca, ovvero il capocannoniere della Vecchia Signora con 19 gol stagionali. La base per ri-costruire è solida, la sfida del prossimo tecnico sarà quella, oltre ovviamente di provare a vincere ogni partita, come insegna la storia juventina, di sistemare i cali, sia fisici che mentali, di una squadra che ne ha avuti fin troppi nell'arco del torneo.
Torniamo ora alla questione allenatore, Padoin non rappresenta l'unica sola scelta. I vertici bianconeri stanno spingendo, infatti, per riportare alla corte della Juventus una vecchia conoscenza: Andrea Bonatti. Molto apprezzato dalla dirigenza per il proprio stile di gioco e metodologie, Bonatti, giunto dalla Lazio e dopo un anno in Under 16, ha allenato la Primavera della Juve dal 2020 al 2022, lasciando, non unicamente ottimi ricordi, ma anche grandi statistiche. Difatti, è il miglior allenatore dal 2017 per media punti a partita (1.73, Magnanelli è fermo a 1.7). I due anni sono uno più bello dell'altro: al primo tentativo raggiunge il secondo posto (risultato che non arrivava dai tempi di Fabio Grosso, cioè dopo quattro anni in cui sono arrivati un 6°, un 8° e un 4°), ma non va oltre al primo turno playoff.
La stagione successiva (2021-2022), nonostante la quinta posizione in campionato, la musica è ben diversa: due semifinali raggiunte, una nella Fase Finale, dove una Juve formata da diversi talenti che conosciamo bene come Soulé, Miretti, Iling Jr, si è inchinata solo contro la Roma; la seconda arriva in Youth League contro il Benfica (squadra che alzerà il trofeo), in cui la débâcle è arrivata solamente dopo i calci di rigore. Nei turni precedenti, i bianconeri hanno battuto Az Alkmaar (che vincerà l'anno dopo il torneo) e il Liverpool. La semifinale europea è, tutt'ora, il miglior piazzamento ottenuto dalla Juve in Youth League. Possiamo quindi affermare che Bonatti ha portato a livelli alti la Primavera, affermandola ancor di più in Italia e in Europa, contribuendo alla formazioni di futuri campioncini. Dopo l'esperienza bianconera, Bonatti ha accettato le chiamate della Triestina e della Fiorenzuola in Serie C, senza, tuttavia, impressionare come aveva fatto con i giovani. Un suo possibile ritorno, dunque, sarebbe in linea con gli obiettivi dirigenziali: ritornare forti in patria e, magari, anche in terreno europeo.
Per conoscere il nuovo allenatore della Juventus Primavera è solo questione di tempo. La certezza è che l'avventura in bianconero di Magnanelli è giunta al capolinea, mentre stuzzica l'idea Padoin, che porterebbe sia continuità sia novità, e di un ritorno "a casa" di Bonatti, dal quale si aspetterebbero risultati nell'immediato. La Juve è di fronte ad un bivio.