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Under 13

È un goleador mai visto prima! L'anno scorso 71 gol, quest'anno lo Scudetto con il Milan

Antonio Crisci conquista il Tricolore alla prima stagione in rossonero, con due reti alle Final Four

Antonio Crisci

MILAN UNDER 13 • Antonio Crisci, attaccante fenomenale del Diavolo

Quella bocca spalancata, urlando dalla gioia dopo uno dei tanti gol. Quell'esultanza insieme al compagno, quasi a suggerire "restate in silenzio, qua comandiamo noi". E quell'espressione negli occhi. Quella di chi ha fame, quella di chi vuole dimostrare tutto il proprio potenziale. Ma anche quella di un giovane ragazzo, quasi commosso per il suo primo grande trofeo. A nemmeno 365 giorni di distanza da quello che era solo l'inizio. Sì perché la storia d'amore tra Antonio Crisci ed il Milan è solo agli albori, ma è già ricca di memorie indelebili. L'anno scorso i 71 gol con il Cimiano, la scarpa d'oro di Sprint e Sport e poi, ora, lo Scudetto con il Diavolo. Diciamolo, ci sono storie che iniziano in maniera leggermente peggiore...

"IBRA DEI BAMBINI"

Antonio inizia a giocare a calcio proprio al Cimiano, squadra da cui si è separato solo l'anno scorso dopo 7 anni, al termine di una stagione a dir poco da sogno: 71 gol tra campionato invernale e primaverile, che hanno fatto rizzare le antenne ad una grandissima squadra come il Milan. Sì, nessun errore: 71. Tanto da venir soprannominato dal suo ex allenatore Alessio Gaiani "l'Ibra dei bambini". Paragone pesante, è vero. Ma in effetti per molti tratti lo ricorda. Segna tanto (in tutti i modi), ha grande fisicità, doti balistiche importanti e decide le partite. A suon di gol, ma anche con parecchi assist per i compagni. Dall'approdo in rossonero, sotto l'ala di un maestro di calcio come Michele Ravera, è definitivamente esploso. Un grandissimo "upgrade" a livello tecnico, uno sviluppo fisico non indifferente e tanta consapevolezza nei propri mezzi. Un altro fattore in comune con Zlatan? Beh, la vittoria.

Daniele Fresolone e Antonio Crisci con la medaglia d'oro al collo, dopo la vittoria dello Scudetto

NEL MOMENTO CHE CONTA

La vittoria, nel momento in cui conta davvero. Perché diciamocelo, a dominare il campionato sono capaci in tanti. Ma è nelle finali che bisogna dimostrare. In quei pochi minuti dove il tempo scorre velocissimo, le emozioni vengono fuori e in un attimo tutto termina. Corre fortissimo, salta gli avversari come birilli e non appena scorge uno spiraglio di porta incustodito... fa gol. Neanche a dirlo, i centri alla prima stagione in rossonero sono ben 18, di cui solo 6 tra Fase Interregionale e Fase Finale. Diciotto come il numero che ha portato sulle spalle spesso e volentieri durante l'anno. Piccola, ma grande, coincidenza. E quindi ripetiamolo assieme: decisivo nel momento che conta. Come nell'ultima giornata in cui il Milan ha prevalso per 5-0 nel derby contro l'Inter, con una doppietta da rapace d'area. Come nelle finali di Tirrenia, contro Roma e Albinoleffe. Il Diavolo ha tra le mani una vera stella, di quelle che emanano luce propria. Di quelle che abbagliano tutti. Di quelle che sì, ti fanno vincere gli Scudetti.

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