LECCO SERIE C - Franco Lepore è arrivato a Lecco nell'estate 2022 e al primo colpo ha ottenuto la promozione in Serie B
Cosa significa veramente dire addio a una squadra che ormai era diventata una seconda casa? Franco Lepore, con il cuore in mano e la penna virtuale sul foglio digitale dei social, ha dato una risposta che va oltre le parole. Dopo 3 stagioni, 89 presenze e 10 reti, il capitano del Lecco classe 1985 saluta il team bluceleste e i tifosi con un messaggio che è un mix di emozioni, ricordi e gratitudine. Un addio che sa di arrivederci, perché le vere storie d'amore, si sa, non finiscono mai davvero. Il distacco però è definitivo questa volta, dopo il trasferimento saltato lo scorso febbraio quando tutto sembra fatto in direzione Dubai.
UN CAPITANO, UN LEADER, UN AMICO Franco Lepore non è stato solo un giocatore per il Lecco; è stato il cuore pulsante della squadra, il faro che ha guidato i compagni nei momenti di tempesta e il motore che ha spinto tutti a dare il massimo. «Indossare questa maglia è stato un grande onore» scrive Lepore su Instagram, e chiunque abbia seguito le sue gesta in campo sa che queste non sono parole di circostanza. La sua dedizione, la sua grinta e il suo spirito di sacrificio hanno fatto di lui non solo un capitano, ma un vero e proprio simbolo per la città e i suoi tifosi.
LECCO: UNA SECONDA CASA Non è facile per un calciatore definire una città come una seconda casa, ma per Lepore, Lecco è stata esattamente questo. «La passione, il calore e il sostegno di tutti voi mi hanno dato la forza di affrontare ogni sfida» continua il suo messaggio. E non è difficile immaginare perché. La città, con il suo lago che riflette le montagne e una tifoseria che non smette mai di cantare, è il palcoscenico perfetto per chi, come il classe 1985, vive di emozioni e di calcio. E il suo contratto con il club bluceleste scadrà il prossimo 30 giugno.
UN LEGAME INDISSOLUBILE Il legame tra Lepore e i tifosi del Lecco è stato speciale, unico. «Il vostro entusiasmo e la vostra fede sono stati il vero motore di ogni mio sforzo» confessa l'ormai ex capitano. E chiunque abbia assistito a una partita al Rigamonti-Ceppi sa quanto questo sia vero. I cori, le bandiere, le mani che si alzano al cielo in un gesto di speranza e di sostegno: tutto questo ha reso ogni partita un evento, ogni vittoria una festa e ogni sconfitta un momento di crescita.
UN FUTURO DA SCRIVERE Anche se Lepore lascia la squadra, il suo messaggio è chiaro: «Spero di aver lasciato un piccolo segno nel cuore di tutti voi, così come voi avete lasciato un segno nel mio». E non c'è dubbio che ci sia riuscito. Le sue parole sono un invito a continuare a tifare con passione, a credere nei propri sogni e a non mollare mai. Perché, alla fine, il calcio è anche questo: una metafora della vita, un gioco che insegna a cadere e a rialzarsi, a perdere e a vincere, a dire addio e a ritrovarsi. Franco Lepore lascia il Lecco, ma il suo spirito, la sua energia e la sua passione resteranno per sempre impressi nei cuori di chi ha avuto la fortuna di vederlo giocare.
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