PADOVA SERIE C - Kevin Varas, centrocampista classe 1993, gioca per i biancoscudati ormai da 2 stagioni
Chi avrebbe mai pensato che una festa di promozione potesse trasformarsi in un campo di battaglia verbale? Eppure, è proprio quello che è successo durante i festeggiamenti del Padova per la promozione in Serie B, quando il centrocampista biancoscudato Kevin Varas, con un megafono alla mano, ha deciso di intonare un coro offensivo nei confronti del giocatore Ronaldo Pompeu Da Silva del Vicenza. Un episodio che ha portato il Tribunale Federale Nazionale a intervenire con sanzioni pecuniarie sia per il giocatore che per la società. Una sentenza che rappresenta un avvertimento, nel mantenere comportamenti sempre consoni all'educazione anche nei festeggiamenti.
LA SCINTILLA CHE HA ACCESO LA MICCIA Era il 25 aprile 2025, una data che i tifosi del Padova ricorderanno per la gioia della promozione in Serie B. Tuttavia, quella che doveva essere una celebrazione è stata macchiata da un momento di eccesso verbale. Kevin Varas, in preda all'euforia del momento, ha impugnato un megafono e ha intonato un coro offensivo nei confronti di Ronaldo Pompeu da Silva, ex centrocampista del Padova nel recente passato, ora al Vicenza, grande rivale dei biancoscudati nell'ultimo campionato. Un gesto che, seppur dettato dall'adrenalina del momento, non è passato inosservato ed è stato anche ripreso da filmati.
IL TRIBUNALE FEDERALE ENTRA IN GIOCO Il 5 giugno 2025, il Tribunale Federale Nazionale - sezione disciplinare - ha emesso la sua sentenza. Kevin Varas e il Calcio Padova sono stati deferiti dalla procura federale per violazione del codice di giustizia sportiva. Il tribunale, presieduto da Carlo Sica, ha ritenuto congrue le seguenti sanzioni: 2.000 euro di ammenda per Varas e 1.000 euro per la società. Una decisione che ha chiuso il procedimento, ma che lascia aperte riflessioni sul comportamento degli atleti e delle società in momenti di festa.
UN CORO CHE COSTA CARO Ma perché un semplice coro può costare così tanto? Nel calcio, come nella vita, le parole hanno un peso. E quando si tratta di professionisti, quel peso può diventare un macigno. Varas ha poi chiesto scusa pubblicamente a Ronaldo Pompeu Da Silva, ma il danno era già fatto. Il tribunale ha applicato le sanzioni in base all'articolo 4, comma 1, del codice di giustizia sportiva, che impone ai tesserati di mantenere un comportamento corretto e rispettoso. Un principio che, in questo caso, è stato violato.
LE CONSEGUENZE PER IL CALCIO PADOVA La società biancoscudata, a titolo di responsabilità oggettiva, ha dovuto rispondere del comportamento del suo tesserato. Anche se il coro è stato intonato da Varas, il Padova non è stato ritenuto esente da colpe. Le società, infatti, hanno il dovere di vigilare sul comportamento dei propri atleti, anche durante i festeggiamenti. Una lezione che il Padova ha imparato a proprie spese, con un'ammenda di 1.000 euro. E questo episodio ci ricorda che il calcio, pur essendo un gioco, è anche una questione di rispetto. Le rivalità tra squadre possono essere accese, ma non devono mai sfociare in insulti personali.
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