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Il club che non si è voluto iscrivere in Serie C ripartirà dai Dilettanti, la scelta del presidente

Il numero uno incontra in videoconferenza i dipendenti e ribadisce il proprio impegno a salvare la società

SPAL SERIE C - JOE TACOPINA

SPAL SERIE C - Joe Tacopina è diventato presidente del club ferrarese nell'agosto 2021 ai tempi della Serie B

Che cosa succede quando un club storico come la Spal si trova sull'orlo del baratro? Joe Tacopina, il presidente del club ferrarese, ha cercato di rispondere a questa domanda durante un incontro virtuale con i dipendenti, un lunedì pomeriggio che ha visto la tensione tagliare l'aria come un coltello affilato. In un monologo di poco più di mezz'ora, Tacopina ha cercato di rassicurare i suoi ascoltatori, ma ha anche sollevato domande che lasciano spazio a dubbi e speranze.



IL MONOLOGO DI TACOPINA: TRA SCUSE E PROMESSE
In un discorso che ha oscillato tra il rammarico e la determinazione, l'avvocato americano ha chiesto scusa per la mancanza di comunicazioni chiare nei giorni precedenti. Ha poi ribadito il suo impegno a salvare il club, definendo i dipendenti come una famiglia per la quale «non chiuderebbe occhio la notte». Tuttavia, è stato chiaro nel sottolineare che la sua preoccupazione non si estende ai calciatori della prima squadra. Un messaggio che, se da un lato intendeva tranquillizzare i lavoratori, dall'altro ha sollevato interrogativi sulla gestione della rosa e delle risorse umane.



INVESTITORI MANCATI E DECISIONI INCOMPRENSIBILI
Tacopina ha svelato che il suo impegno e quello di Marcello Follano ha raggiunto il limite, con ben 22 milioni di euro investiti negli ultimi due anni. Tuttavia, il ritiro di un importante investitore, scoraggiato dai risultati sportivi e dal raid degli ultras al centro G.B. Fabbri, ha complicato ulteriormente la situazione. E qui sorgono le domande: perché non accettare offerte significative per Rao a gennaio? Perché non concludere un accordo con il Torino per la clausola di rivendita di Gineitis? Tacopina non ha fornito risposte esaustive, lasciando un alone di mistero sulle scelte strategiche del club.



IL FUTURO TRA I DILETTANTI: UNA SFIDA TITANICA
Nonostante le difficoltà, Tacopina ha espresso la sua ferma intenzione di evitare il fallimento del club, puntando all'iscrizione della Spal in un campionato dilettantistico, che sia Serie D o Eccellenza. Un percorso che appare come un sentiero di montagna, anche perché se fosse Serie D non sarebbe iscrizione diretta ma cambio di nome di un altro team disposto a sacrificarsi. Tacopina ha dichiarato di voler esplorare ogni soluzione legale possibile, affiancato da professionisti del settore, per garantire un futuro alla Spal, anche se lontano dai riflettori del calcio professionistico.



UN CAMMINO INCERTO MA NON IMPOSSIBILE
La situazione della Spal è complessa, ma non priva di speranza. Tacopina ha chiesto ai dipendenti di avere ancora un po' di pazienza, promettendo di esplorare ogni strada per salvare il club. La sfida è titanica, ma la storia del calcio è piena di racconti di rinascita. La Spal potrebbe diventare uno di questi? Solo il tempo lo dirà. Il club attualmente ha un settore giovanile che è l'anima della società, e da lì si può ripartire per costruire un futuro solido e duraturo. Per la prima squadra il discorso è diverso.

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