Chi avrebbe mai pensato che un giovane portiere italiano, cresciuto all'ombra delle Dolomiti, avrebbe trovato la sua seconda casa nel cuore del deserto degli Emirati Arabi? Eppure, questa è la storia di Mattia Chiesa, un ragazzo di Rovereto che ha deciso di cambiare rotta e di cercare fortuna lontano dai riflettori del calcio europeo. Ma chi è davvero questo classe 2000 e cosa lo ha spinto a intraprendere un viaggio così inusuale?
UN VIAGGIO INIZIATO IN TRENTINO Nato a
Rovereto,
Mattia Chiesa ha mosso i primi passi nel mondo del calcio tra le fila della
Sacra Famiglia, oggi conosciuta come
Virtus Rovere. Da lì, il suo talento è stato notato dagli osservatori del
Chievo Verona, che lo hanno accolto nel loro vivaio. È qui che
Chiesa ha affinato le sue abilità, crescendo tra le mura del
centro sportivo Bottagisio. Dopo aver militato tra i Dilettanti del
Castelnuovosandrà, a soli 17 anni, ha fatto il suo debutto in
Serie D con l'
Ambrosiana, collezionando 8 presenze che non sono passate inosservate.
LA CHIAMATA DELL'HELLAS VERONA Il suo talento non è sfuggito all'
Hellas Verona, che ha deciso di puntare su di lui, affidandogli la porta della
formazione Primavera. Con la squadra giovanile gialloblù,
Chiesa ha giocato in totale 22 partite, mettendosi in mostra e attirando l'attenzione del club anche per un possibile salto in prima squadra. Tuttavia, il destino aveva in serbo per lui un percorso diverso invece di un debutto al Bentegodi.
TRA SERIE C E UN SOGNO MAI REALIZZATO Il salto tra i professionisti arriva con la
Virtus Verona in
Serie C, dove accumula 10 presenze in due stagioni. Un'esperienza che, seppur breve, gli ha permesso di assaporare il calcio dei grandi. Ma la vera svolta arriva con il trasferimento al
Trento. Purtroppo, qui la sua carriera conosce un momento di stallo: solo 7 presenze e la sensazione di essere ai margini del progetto tecnico. Un giovane portiere in cerca di spazio e fiducia, che però fatica a trovare il suo posto.
LA SCELTA CORAGGIOSA: DAGLI EMIRATI ARABI CON FURORE Nel gennaio del 2022, il ritorno al
Verona sembrava poter essere la sua occasione, ma purtroppo non è mai arrivato il debutto in
Serie A. Così, quando si è presentata l'opportunità di trasferirsi negli
Emirati Arabi,
Chiesa ha colto la palla al balzo. Una decisione non facile, soprattutto per un ragazzo cresciuto sempre vicino a casa. Ma la voglia di rimettersi in gioco era troppo forte. Con lo
Sporting FC, club della Third Division League,
Chiesa ha trovato un contesto lontano dai riflettori, ma che gli ha permesso di ritrovare fiducia e spazio.
UN FUTURO ANCORA DA SCRIVERE
Il prestito negli
Emirati Arabi terminerà a fine giugno, e il futuro di
Mattia Chiesa è ancora un'incognita. Tornerà in Italia per cercare di realizzare quel sogno chiamato Serie A? O continuerà il suo viaggio alla scoperta di nuove realtà calcistiche? Una cosa è certa: il coraggio e la determinazione di questo giovane portiere sono la prova che, a volte, per ritrovare se stessi, bisogna avere il coraggio di perdersi.