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Serie C

Il capitano di una delle favole più belle d'Italia è pronto al grande salto, la sua leadership è leggenda

Dopo la storica promozione tra i Professionisti il centrocampista punta ad essere nuovamente guida in campo

DOLOMITI BELLUNESI SERIE C - THOMAS COSSALTER

DOLOMITI BELLUNESI SERIE C - Thomas Cossalter, centrocampista classe 2003, ex giovanili Bologna (foto dolomitibellunesicalcio.com)

Cosa c'è di più emozionante di un gol al minuto 91, quando la partita è già decisa e la promozione è in tasca? La risposta è semplice: l'esultanza di Thomas Cossalter, che corre sotto la tribuna con le braccia larghe e gli occhi lucidi, incarna la gioia di un'intera stagione vissuta dalla squadra di Nicola Zanini. È l'ultimo atto in casa delle Dolomiti Bellunesi contro il Lignano, un momento destinato a rimanere scolpito nella memoria di chi ama il calcio.



IL BARICENTRO EMOTIVO DELLA SQUADRA
Thomas Cossalter, a soli 22 anni, è già un pilastro delle Dolomiti Bellunesi. Non è solo la firma sul contratto a sancire il suo ruolo chiave, ma l'intera traiettoria della sua carriera. Con la fascia al braccio per buona parte della stagione, Thomas ha dimostrato una maturità e una leadership che vanno oltre i numeri. Certo, le sue 37 presenze e 8 gol in stagione raccontano di un giocatore decisivo, ma è il suo ruolo di baricentro emotivo che lo rende speciale. In campo, Cossalter detta i tempi con il pallone e con lo sguardo, un centrocampista che pensa prima di agire, un leader silenzioso con una calma feroce. La sua esperienza nel settore giovanile del Bologna ha forgiato un talento che ora è pronto a brillare anche in ambito professionistico.



DIARIO DI UNA STAGIONE INDIMENTICABILE
«Solo immaginare di giocare in Serie C con questa maglia è incredibile» racconta Cossalter, sulle colonne del sito societario del club neo promosso tra i Prof, le cui parole scorrono come un diario di emozioni. La terza serie mancava da tempo in provincia, e sapere di aver contribuito a questo traguardo è una sensazione che riempie di orgoglio. «Il momento chiave? La rimonta col Chions. Eravamo sotto 1-0, avevamo sbagliato un rigore, ma nessuno ha mollato. Vincere 3-1 allo Zugni Tauro è stato il segnale che nulla era impossibile». E poi, c'è la rete al Lignano, i festeggiamenti, gli abbracci. «Porterò sempre nel cuore quell'esultanza. È stata liberatoria, autentica, nostra» continua il centrocampista classe 2003, il cui entusiasmo è contagioso.



L'IMPORTANZA DEI TIFOSI
Non si può parlare di questa stagione senza menzionare i tifosi, il cuore pulsante delle Dolomiti Bellunesi. «Spero continuino a coltivare ciò che hanno creato in termini di passione ed entusiasmo» afferma Cossalter, consapevole che il primato è stato ottenuto insieme. I tifosi hanno riscaldato l'inverno e illuminato la primavera, e la loro presenza è stata fondamentale per il successo della squadra. Questa non è solo la conferma di un giocatore, ma la continuità di un sentimento. È la storia di una squadra che ha saputo unire una comunità, di un giovane leader che ha incarnato i valori del club e di una promozione che segna l'inizio di una nuova avventura.

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