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Sono i classe 2007 dei record! Giocano la partita perfetta e puntano al terzo Scudetto in tre anni

I fuoriclasse della Roma battono l'Inter in semifinale e ora puntano dritto verso il Torino

BALLO E PANICO

BALLO E PANICO

Quella storia che ti raccontano prima di andare a dormire, quella ninnananna che ti rilassa prima di una lunga nottata. Tra qualche ora il giorno, il lavoro, le sfide, la storia. Ma adesso, solo riposo. Il riposo meritato di Arduini, devastato dai crampi da metà del secondo tempo, il flauto di Panico che incanta l'Inter e dispensa assist, la voce melodiosa di Di Nunzio, che culla la città eterna prima di lasciarla da sola al proprio destino. Ma è una Roma ormai diventata grande, una Roma che sta in piedi con le proprie gambe. Lui, Di Nunzio, la stampella su cui si è appoggiata - con un gol che profuma di leggenda - e di cui ora - a causa di una giusta espulsione per doppio giallo - dovrà fare a meno. Eppure, lì davanti c’è una finale da giocarsi contro il Torino, lì davanti c’è la storia da scrivere. Sogni d’oro, Roma oh bella Roma, riposati: giovedì ti aspetta l’impresa. 

LE PAGELLE DELLA ROMA

Marcaccini 7.5 Il momento più alto della sua serata? Il volo d'angelo su tiro di Iddrissou, quello che, con il senno di poi, salva il risultato e porta la Roma in finale. Portiere solido, di quelli di cui si sentirà ancora parlare. E considerando che è pure un 2008...
Marchetti 6.5 In fase difensiva non si fa mai trovare impreparato. Il cliente che ha davanti - Iddrissou - è tutt'altro che personaggio comodo. No, salire in queste condizioni diventerebbe un'idea sconsiderata. E allora, sotto a dare il tutto per tutto in difesa, riuscendo a mettere i bastoni tra le ruote agli attaccanti nerazzurri.
Cama 7 Molto bene a usare il corpo quando l’Inter avanza. Ma la sua specialità restano i cross per i compagni: tantissime azioni pericolose partono proprio dai suoi scarpini, che riescono a trovare una soluzione di spinta sulla sinistra.
Di Nunzio 8 Quando buona parte delle energie della squadra avversaria sono tese a limitare le tue trovate, beh… già sai di essere candidato all’essere l’uomo partita. E infatti, tutti gli indizi portano proprio lì: qualità indicibile nella gestione dei palloni, con pure un’imbeccata clamorosa nel primo tempo per Belmonte (che poi è sfortunato e becca in pieno il palo). Il gol? Solo la ciliegina sulla torta. L'espulsione? Il tasto dolente che non può che abbassare il voto. 

Zinni 7.5 Capitano di un’avventura che ha del meraviglioso, direttore d'orchestra senza macchia e difensore centrale dalle qualità ineccepibile. A inizio primo tempo riesce pure a ritagliarsi un'occasione ghiotta di testa. 
Terlizzi 7 Kukulis? Nessun problema. La parola d'ordine è "contenimento": insieme a Zinni fa un ottimo lavoro sull'attaccante nerazzurro, lasciandogli pochissime possibilità di graffiare.
Arduini 7.5 Aaaahh, il destino maledetto… quando il tuo tiro da posizione defilatissima che pure prometteva una traiettoria perfetta viene deviato e rimbalza due volte sulla traversa è facile arrendersi alle trame del fato. Non lui, Arduini no. Dispensa qualità sulla fascia destra dall’inizio alla fine della partita (43' st Lulli sv). 
Panico 7 Non si coordina bene e calcia troppo debolmente un’occasione d’oro costruita da sugamele. Il riscatto però non tarda ad arrivare. Ed è la soddisfazione più grossa di tutte: assist in semifinale. No, senza di lui la Roma non sarebbe dov'è.
Sugamele 7.5 Due parole: senza senso. Ma d’altronde, come lo trovi il modo di spiegare quello scatto incredibile al 37’, quando dà il bacio della buonanotte a tutta la difesa nerazzurra e mette in mezzo un pallone clamoroso per Panico? No, non tutte le cose hanno un senso, non tutte le cose devono averlo. Alessandro sugamele non ce l’ha (36' st Troiani sv). 
Belmonte 7 sfortunatissimo al 43’, quando con Di Nunzio si capisce benissimo ed entra in area come un rapace per sbloccare finalmente una partita comunque dominata a partire dai primi 20 minuti. Il palo non gli sorride, la palla non entra, ma l’esecuzione dell’azione è roba da manuale. Il tornado Belmonte torna ad abbattersi sull’Inter quando al 12’ (e pure al 21’ dalla distanza, a dirla tutta) il suo destro non trova l’angolino basso solo per i provvidenziali riflessi di Taho. 
Bah 6.5 Da uno come lui ci si deve aspettare qualcosa in più. Non riesce a ritagliarsi spazio e finisce pure per sprecare qualche occasione importante. Niente paura però: c'è una finale per rifarsi.
19' st Morucci 6.5 Con lui in campo la fonazione di Ciaralli passa da un 4-3-2-1 a un classico 4-3-1-2 con Belmonte dietro alle due punte: un assetto che paga nel giro di poco con il gol. Entra bene si fa riconoscere in area.
All. Ciaralli 7.5 Onore a te, oh bella Roma, che arrivi in finale scudetto giocando una partita a viso aperto contro una squadra ostica come non mai. Il campionato vinto è solo un assaggio di quello che possono fare questi ragazzi. Adesso c'è solo l'ultimo passo da compiere, sempre con gli stessi aggiustamenti di modulo, con gli stessi occhi di tigre, con la stessa inconfondibile voglia di vincere tutto. 

LE PAGELLE DELL'INTER 

Taho 7.5 Autentici miracoli, non ci sono tante altre definizioni possibili. Su Belmonte, mette una pezza dove la diesa non riesce ad arrivare. Ma era più difficile la parata su quella conclusione a un centimetro o quel volo d’angelo sulla cannonata dalla distanza? Quesito aperto, sarà da chiederglielo al più presto. Il gol preso è una macchia su cui lui può farci ben poco.
Ballo 6 Contro Bah dimostra di saper tenere il passo (5’ st), ma sul gol non riesce ad interrompere l’ottimo passaggio di Panico. 
Conti 6.5 E quella scivolata perfettamente calibrata sul pallone per interrompere uno scatto di Arduini al 25’ della ripresa? Poesai per gli occhi. Nonostante la sconfitta, può uscire a testa alta (43' st Carbonara sv). 
Kartelo 6 serata difficile. Contro Arduini non è mai facile dire la propria, e nella notte di Frosinone Kartelo lo capisce molto bene. Fatica a non farsi superare.
27' st Vukoje 6 Fa il suo, ma non trova il guizzo giusto per incidere e per togliere spazi al temibile attacco della Roma. 
Bovio 6.5 I cross in mezzo di Di Nunzio non si intercettano mica da soli. No, certo che no, e il buon Bovio lo sa benissimo. E allora, elmetto, armatura, e piedi ben piantati per terra. E di qui non passa nemmeno un titolare in Primavera. Una nota negativa va detta però: si fa superare da sugamele al 38’ nell’occasione più nitida del primo tempo. 
Kangasniemi 6 Anche per lui, le cose non si mettono benissimo. sputa sudore e sangue per quella maglia nerazzurra che ormai gli è cucita addosso, ma in occasione del gol non ha la freddezza di capire che è proprio lui l'ultimo baluardo della diesa che può ancora intervenire. 
El Mahboubi 7 No, con lui non si scherza. Proprio no. Davanti ha nientepopodimeno che Cama, quello che gioca in Primavera per intendersi. La risposa? Giochi con i piedi, corse forsennate, voglia di far vedere chi è Anas El Mahboubi anche contro un asso duro. E ogni tanto riesce pure a lasciarlo indietro… bella punizione all'8’, prende pure un palo clamoroso (38' st Mancuso sv). 
Zarate 6.5 All’inizio del primo tempo ha la possibilità di calciare una punizione interessante: tutta sulla destra, abbastanza lontana da darci potenza, abbastanza vicina da renderla potenzialmente letale. Esecuzione? In effetti rivedibile. Ancora poco preciso su una conclusione in velocità al 37’, ma qui stiamo comunque raschiando il fondo del barile. È un giocatore vivace anche sotto pressione, e lo dimostra per tutti i 90 minuti (43' st Humanes Gomez sv). 
Kukulis 6 Fatica a farsi vedere lì davanti: Zinni e Terlizzi sono due personaggi arcigni e caparbi.
27' st Badra Fofana 6.5 Entra con coraggio, nonostante l'Inter abbia appena preso gol. Prestazione di livello sebbene non abbia molti minuti a disposizione. 
Cerpelletti 6 Fatalmente anticipato da Di Nunzio in occasione del gol, è un errore che costa carissimo e che inevitabilmente finisce per macchiare una prestazione fino a quel momento solida. 
Iddrissou 7 si prende il fallo da cui scaturisce il calcio di punizione di El Mahboubi: sì, quel palo maledetto rovina la festa, ma da quell’occasione l’Inter prova a rinascere. E che dire poi di quell’occasione al 15’? Due dribbling perfetti, un tiro da serie A. I guantoni di Marcaccini fermano il sogno, ma sulla bocca di tutti c’è solo un commento, con tanto di occhi a cuoricino: «Che giocatore…»
All. Carbone 6 Quando sei l'Inter e non riesci a trovare quel quid in più per prenderti una finale scudetto, inevitabilmente, i giudizi si abbattono. Eppure, la sua Inter gioca bene, esprime buon calcio e si ritaglia pura diverse occasioni contro una Roma che porta con sé molti giocatori dalla Primavera. Questa volta però, non è bastato.

LA PAGELLA DELL'ARBITRO

Cavacini di Lanciano 7.5 Giusta la decisione di ammonire per la seconda volta Di Nunzio, con un po' di severità in più poteva starci pure il rosso diretto. Direzione sicura e sempre equilibrata. 

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