Under 17 A-B
11 Giugno 2025
TORINO UNDER 17 • David Bonacina e Manuel Amisano portano i granata in semifinale
La paura è un sentimento che appartiene ai deboli e la voglia di lottare non può che appartenere a due formazioni con tutte le carte in regola per prendersi la semifinale tricolore. Nel quarto di finale più combattuto degli ultimi anni, intriso di adrenalina e spirito battagliero, è andato in scena uno spartiacque di rimonte e contro-rimonte sia nei 90' in Piemonte che nei 90' meneghini, con i granata di Rebuffi che rimontano l'eurogol di Virtuani grazie alle reti di Bonacina e Amisano, subendo nel finale il gol incolore di Allasufi. Con il 2-2, il Torino può strappare il pass per la semifinale dopo quel 3-2 mozzafiato nell'andata a Orbassano. Sono passati esattamente 45 anni e i torinesi vogliono tornare ad assaporare quella magia che sa di scudetto e che, dopo aver battuto i nerazzurri, con l'attesa di sapere se il destino sarà indirizzato a Roma o a Udine, il Toro sente e percepisce sempre di più, dopo il trionfo del 1980. Avete presente quel Torino-Genoa in data 13 aprile 2014? Ecco, sì, proprio la rimonta granata al cardiopalma in un giro d'orologio con le prodezze di Immobile e Cerci. Il risultato è diverso, ma il susseguirsi degli eventi è praticamente identico, perché a regalare il passaggio del turno al Torino è stato l'uomo della provvidenza Turola, con la doppietta nella gara di andata, in rimonta nei minuti di recupero. Tutto è bene quel che finisce bene, ma bene per l'Inter non è esattamente finita, e anche per quest'anno i colori nerazzurri non potranno rompere l'egemonia giallorossa. In un primo tempo di grande cattiveria agonistica e dominio territoriale da parte dei ragazzi di Handanovic, condito da una magia classica del "Flaco" Virtuani diretta all'incrocio dei pali, il Toro con cinismo sfrutta l'unica occasione ottenuta nei primi 45', tramite il diagonale vincente di Bonacina. Nella ripresa i ragazzi di Rebuffi entrano con più convinzione, attenzione e autostima, prendendo le contromisure e gestendo alla perfezione tutti i momenti della gara, aggiudicandosi così la semifinale scudetto.
I nerazzurri, reduci dal primato a +2 dai rivali milanesi, e i piemontesi, dal secondo posto a una distanza siderale dalla Juventus nella regular season, hanno sin da subito messo le basi per garantire una battaglia spartana sul piano fisico. Per Samir Handanovic stesso modulo e stessa indole: 4-3-3. Risponde Rebuffi con il suo marchio di fabbrica: 4-1-4-1. Due tecnici giovanissimi e pieni di stimoli, tramutati in uno spettacolo nato a Orbassano e terminato in via Camillo Sbarbaro. I nerazzurri, con le spalle al muro secondo il parziale del primo atto, partono inevitabilmente più aggressivi nello sviluppo di trame orchestrate, prevalentemente sul settore di sinistra, con un'ottima riaggressione a centrocampo. I padroni di casa filosofeggiano palleggiando con qualità tramite il faro Virtuani, che sul nascere della gara prova a intimorire la retroguardia torinese, sfiorando il gol direttamente dalla bandierina di destra, a effetto sul secondo palo. Se, come tutti sappiamo, le partite si devono vincere in mezzo al campo, nella prima frazione l'Inter ha dominato in lungo e in largo proprio nel reparto di centrocampo, con l'agonismo di La Torre e la fase d'interdizione esemplare di D'Agostino. I primi 20' sono riassunti in un monologo nerazzurro, e proprio dopo un minuto arriva il gol del vantaggio. Chiamarlo gol è veramente riduttivo, definirlo opera d'arte forse sarebbe più adeguato: conduzione palla nello stretto al limite dell'area e, quando trova spazio per calciare in un fazzoletto di terra, Virtuani colpisce e toglie le ragnatele all'incrocio dei pali, immobilizzando Cereser. Le scivolate in extremis di Pavan ricordano molto un giocatore francese che interpreta il suo ruolo nella stessa squadra, il quale non ha proprio un cognome così troppo diverso dal suo. Carrara prova a dare sostanza facendo raccordo, e l'Inter si fa vedere timidamente dalle parti della porta del Toro con le conclusioni di Grisoni e Moressa da sinistra a destra. Gli ospiti provano a impensierire la retroguardia dell'Inter giocando in verticale, con la qualità di Amisano e il riferimento di Lebrino. Il traversone di Virtuani dalla sinistra non trova per mezzo centimetro la zampata del possibile raddoppio di Sorino, ma a chiudere meglio la prima frazione di gioco è proprio il Torino che, con cinismo e freddezza, trova il pareggio sugli sviluppi di una ripartenza, proprio nel miglior momento nerazzurro, con Bonacina lungo il versante di destra, il quale riesce a battere Farronato con un diagonale vincente.
Nella ripresa Rebuffi inizia a smistare e capovolgere le carte in tavola, inserendo i centimetri di Falasca al posto di Reynhem in avanti. Il Torino parte fortissimo, con più intensità e più grinta, sfruttando l'entusiasmo di vedere una semifinale a 45' di distanza. Con l'1-1 i piemontesi sarebbero già passati a tutti gli effetti, e anche nella confusione generale, per l'Inter chi non esce mai, né con la testa né con i piedi dalla partita, è proprio il predestinato Marco Virtuani. I granata approcciano subito con ardore, e dal calcio d'angolo battuto da Falasca nasce l'occasione per il possibile raddoppio ospite, con il tacco di Bianchi a prolungare il traversone alla ricerca della battuta a rete di Gori, che per poco non arriva. Il duo Cantarella-Carrascola è imperforabile, e Handanovic, dall'altro lato, inizia a cambiare assetto di interpreti: dentro Franchi e Vukaj al posto di Carrara e Moressa, per dare energie e imprevedibilità maggiori ai due capisaldi offensivi del tecnico sloveno, spostando così Grisoni punta. I neoentrati iniziano a far scaldare le mani a Cereser: prima Vukaj, nello stretto, con una conclusione angolata sul lato di sinistra, e poi Franchi, servito dalla sinistra, trova il secondo miracolo dell'estremo difensore torinese. Rebuffi inserisce Turola al posto del grande sacrificio mostrato da Sheji, con l'aiuto di Luongo al posto di uno stremato Bonacina. Le fatiche di tutta l'intera stagione si fanno sentire, e Handanovic cambia le batterie dei due terzini, inserendo Breda al posto di Lissi e Rocca al posto di Sorino. Nei 20' che separano i granata dal passaggio del turno, non viene a mancare la muraglia che i nerazzurri faticano a sovrastare, provando il tutto per tutto e rinchiudendo gli ospiti nella propria metà campo. Un Torino corsaro, resistente e offensivo quando ha campo: la dimostrazione arriva al 42', quando anche se il fisico sembra abbandonarti, non ti abbandona di certo la testa, e con una posta in palio del genere la testa è l'ultima ad andare via. Il gol del 2-1 per il Torino lo sigla Amisano, il quale ha ereditato la fascia da un commovente Cekrezi, a rimorchio dopo la conclusione murata del neoentrato Penkov. Piazzato con delicatezza centralmente che riesce a ingannare Farronato e a chiudere la pratica dei quarti per i ragazzi di Baruffi.
Pratica che non si riapre, ma trema, eccome se trema, proprio nel recupero con la rasoiata fulminante di Allasufi, anche lui entrato dalla panchina, che mette tutti i verdetti appesi a un filo per gli ultimi 5' di recupero. Tasto stop, e nonostante l'arrembaggio nerazzurro, il Torino festeggia e i ragazzi possono abbracciare i genitori al di là della sbarra, festanti. Il Toro è in semifinale. Dopo le finali svanite nel 2021 e nel 2022 con Zanchetta e con buona parte dell'attuale Primavera campione d'Italia, l'Inter deve dire addio anche quest'anno al sogno tricolore. Il 3-2 dell'andata e la doppietta di Turola hanno sentenziato il passaggio del turno arcigno del Torino, che, come in Under 18, dopo aver conquistato la finale contro la Roma, non vuole smettere di sognare e porta a casa una semifinale che mancava da tanto tempo.
INTER-TORINO 2-2
RETI (1-0, 1-2, 2-2): 21' Virtuani (I), 39' Bonacina (T), 42' st Amisano (T), 45' st Allasufi (I).
INTER (4-3-3): Farronato 6.5, Lissi 6 (31' st Breda 6), Sorino 6.5 (31' st Rocca 6), Pavan 7 (42' st Salviato sv), Peletti 6.5, La Torre 7, Grisoni Fasana 6 (42' st Allasufi 7), D'Agostino 7, Carrara 6 (20' st Vukaj 6), Virtuani 7.5, Moressa 6.5 (20' st Franchi 6). A disp. Dorigo, Medina, Leoni. All. Handanovic 6.5.
TORINO (4-1-4-1): Cereser 7, Cekrezi 7.5 (40' st Moretti sv), Gori G. 6.5 (1' st Bianchi 6.5), Amisano 8, Cantarella 7.5, Carrascosa 7.5, Bonacina 7.5 (36' st Luongo sv), Ballanti 7 (40' st Penkov 6), Reynheim 6 (1' st Falasca 6), Lebrino 6.5, Sheji 6.5 (25' st Turola 6.5). A disp. Martena, Re, Odendo. All. Rebuffi 7.
ARBITRO: Battistini di Lanciano 6.
ASSISTENTI: Botto di Genova e Infante di Battipaglia.
AMMONITO: Cereser (T).
INTER
Farronato 6.5 Pochissime volte chiamato in causa nella durata della prima frazione di gioco, nulla da fare sulla rasoiata di Bonacina e attento nelle uscite alte sui corner da leader.
Lissi 6 Prestazione solida e accurata sulla catena di destra, non troppa spinta ma zero sbavature sui pochi spazi concessi a Sheji.
31' st Breda 6 Ingresso per trovare risorse energetiche e atletiche che i due terzini titolari hanno speso eccome. Determinato.
Sorino 6.5 Sovrapposizioni esemplari alle spalle di Moressa come da copione di Handanovic, per mezzo centimetro non centra l'appuntamento con il gol del possibile raddoppio, il quale avrebbe cambiato tutta l'inerzia della partita che poi è realmente scaturita. Piccolo appunto: Non perfettamente idilliaco sulla progressione di Bonacina che porta al gol dell'1-1.
31' st Rocca 6 Passo dopo passo senza strafare partecipa al forcing finale.
Pavan 7 Le sue scivolate in extremis provate per la maggior parte dei casi sulle trame di Reynheim all'interno dell'area, sono destinate a diventare un patrimonio dell'Unesco. Ermetico su Sheji e ultimo a gettare la spugna prima del cambio. Colossale Benjamin Pavan. (42' st Salviato sv).
Peletti 6.5 Tenace nella ripresa, cresce sui contrasti aerei con garra e attaccamento alla maglia con Falasca poco servito.
La Torre 7 Anima agonistica della formazione di Handanovic, duello inesauribile quello con Amisano tra le due spine dorsali in campo. Prestazione sacrificale soprattutto nel primo tempo dopo il gol di Virtuani.
Grisoni 6 Non troppo dentro la partita sin dai primi minuti, risponde presente all'appello quando di poco sopra la traversa fa terminare la conclusione a giro. Handanovic lo sposta schierandolo come riferimento centrale, dopo l'ingresso di Vukaj e Franchi.
42' st Allasufi 7 Entra e in pochi minuti dopo aver subito il 2-1 di Amisano, rialza l'animo nerazzurro con una rasoiata pungente di prima che non lascia scampo a Cereser.
D'Agostino 7 Ineccepibile in entrambe le fasi, intensità e tecnica da trattore inesauribile. Tra lui e Ballanti la battaglia in mezzo al campo si fa sempre più altisonante, nella ripresa come tutti cala d'intensità.
Carrara 6 Buoni movimenti in appoggio ma poca concretezza ed efficacia, marcato stretto da Carrascosa.
20' st Vukaj 6 Handanovic lo mette come ala destra nel tridente per l'arrembaggio sull'1-1, inizia a scaldare le mani a Cereser dopo pochi minuti moltiplicando l'imprevedibilità nello stretto sulla corsia di Gori.
Virtuani 7.5 Lampadina perennemente accesa nel bel mezzo dell'armonia del primo tempo e nella confusione del secondo. Ennesimo gol da cineteca, chiedetelo alle ragnatele appese all'incrocio del palo destro e non sbaglia mai né scelta né scarico. Semplicemente maestoso.
Moressa 6.5 Prova con le sue finte e contro-finte a seminare pericoli sul versante di sinistra, trova Cereser nel primo tempo e un sontuoso capitan Cekrezi nella ripresa.
20' st Franchi 6 Prova timidamente a concretizzare il forcing nerazzurro nell'ultima mezz'ora più recupero da ala destra.
All. Handanovic 6.5 Sicuramente l'eliminazione fa male, ma l'Inter ha fatto tutto il possibile per evitarla a livello di gioco ma forse è mancato qualcosa relativamente nella gara di Orbassano. La beneamata esprime un bel calcio nella prima frazione di gioco, nonostante il fiatone di una stagione intera si faccia sentire, anche se la differenza si è palesata di più secondo il fattore mentale.
TORINO
Cereser 7 Miracoloso su Vukaj e Franchi nella ripresa, sicuro, affidabile e padrone dell'area piccola. Il passaggio del turno passa anche con prepotenza dai suoi guantoni.
Cekrezi 7.5 Commovente è l'aggettivo che più rispecchia la sua prestazione. Chiude tutte le diagonali sulla corsia di destra e da capitano intercetta in extremis, l'appoggio insidioso che avrebbe portato al pericolo meneghino a pochi passi dalla linea di porta. (40' st Moretti sv).
Gori G. 6.5 Arriva a millimetri dal gol del possibile vantaggio in avvio di ripresa prima di essere sostituito. Sacrificio e terra di conquista su Grisoni e Lissi.
1' st Bianchi 6.5 Compatta la linea difensiva per sviluppare con possenza la resistenza dei minuti finali.
Amisano 8 Eroe del pomeriggio granata. Fautore di una performance perfetta sotto ogni aspetto. Doppia fase fenomenale e con il suo piazzato da architetto con due compassi al posto degli scarpini, spedisce il Toro alle final four. Vince con qualità il duello con La Torre.
Cantarella 7.5 Ottimo in intercettazione e esperto nel prevedere i movimenti dell'asse Virtuani-Moressa in profondità. Devastante negli anticipi, chiama i suoi all'intensità più leggendaria per portare a termina un impresa altrettanto leggendaria.
Carrascosa 7.5 Muro invalicabile, annullare Carrara prima e Grisoni dopo, per lui è un compito di normale amministrazione. Massimo esponente dello schieramento della muraglia per mettere in cassaforte il passaggio del turno.
Bonacina 7.5 Al primo tiro in porta del primo tempo, non si fa cogliere impreparato e da una posizione defilata, non tarda a far esplodere il destro chirurgico capace di abbassare il ritmo nerazzurro, proprio pochi minuti prima della fine del primo tempo. (36' st Luongo sv).
Ballanti 7 Difensivamente rimane costantemente attaccato a D'Agostino e in fase di conduzione garantisce strappi poderosi, riuscendo sempre a sgusciare via in spazi centellinati. Va in scioltezza alla metà della ripresa deliziando magie e raffinatezza. Mattatore del centrocampo di Rebuffi.
40' st Penkov 6 Propizia il gol del 2-1 provando la botta di potenza rimpallata dalla retroguardia interista.
Reynheim 6 Fa a sportellate per tutto il corso del primo tempo senza trovare spazi per fare male.
1' st Falasca 6 Si abbassa per compattare lo schieramento difensivo.
Lebrino 6.5 Prova ad alzare il baricentro del Toro imbeccato tra le linee in profondità quando l'Inter nel primo tempo prende il pallino del gioco totale in mano.
Sheji 6.5 Poco spazio per andare in percussione ma determinante nei ripiegamenti in fase difensiva sulle scorribande nerazzurre.
25' st Turola 6.5 Da eroe indiscusso di questo quarto di finale dopo la doppietta dell'andata, contribuisce anche lui a schermare tutti i tentativi dei padroni di casa sul settore di sinistra.
All. Rebuffi 7 Un traguardo storico che non vuole trovare di certo il suo limite dopo ieri, quello raggiunto dai suoi ragazzi. Primo tempo ermetico e pratico sotto il nome del cinismo. Il gol di Bonacina ha indirizzato emotivamente la gara in direzione granata, tagliando metaforicamente le gambe ai nerazzurri prima di rientrare negli spogliatoi. La ripresa poi è tutta una questione di cuore, quello che i granata hanno messo con più volume rispetto ai nerazzurri.
ARBITRO
Battistini di Lanciano 6 Direzione coerente con qualche dubbio relativo all'assegnazione di parecchi vantaggi e contatti al limite. Nessun errore plateale.