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Serie D

Dopo fallimento e mancata iscrizione lo storico club trova un salvagente: qualcuno in D può cambiare nome e farlo rivivere

Il destino dei rossoneri è appeso a una trattativa cruciale con un imprenditore del Nord e una squadra del territorio

GHIVIBORGO SERIE D - ALESSANDRO REMASCHI

GHIVIBORGO SERIE D - Alessandro Remaschi, presidente del club della provincia di Lucca, presenza fissa in Serie D ormai dal 2014

Chi avrebbe mai immaginato che il futuro del calcio a Lucca potesse dipendere da una trattativa così intricata? Eppure, è proprio ciò che sta accadendo in questi giorni, con il destino del nome Lucchese Calcio appeso a un filo, o meglio, a una firma. Al centro della scena, un imprenditore di Milano, il cui nome è ancora avvolto nel mistero, ma che sta facendo parlare di sé più di un gol al 90.



LA PARTITA DELLA TRATTATIVA: CHI SARÀ IL VINCITORE?
Mercoledì 11 giugno 2025 potrebbe essere ricordato come il giorno della svolta per la Lucchese. La trattativa per l'acquisizione del Ghiviborgo, attualmente in Serie D, rappresentanza calcistica a pochi chilometri dalla città di Lucca, è entrata nel vivo. Il patron Marco Remaschi e i suoi soci, i proprietari, sono pronti a passare la palla, ma la domanda è: chi sarà pronto a riceverla? Le prossime 24-48 ore saranno decisive, come un rigore nei minuti di recupero. Il Comune, vero e proprio regista di questa complessa operazione, ha confermato che l'interlocuzione tra le parti è in corso e che presto si arriverà a una conclusione. «In merito al futuro della Lucchese Calcio – si legge nella comunicazione ufficiale – si rende noto che è in corso una trattativa fra i vertici del Ghiviborgo, un imprenditore interessato e i rispettivi legali». Un match che si gioca non sul prato verde, ma nelle stanze dei bottoni. Come d'altronde è stato per l'ormai «vecchia» Lucchese, dichiarata fallita e non più iscritta al campionato di Serie C.



L'IMPORTANZA DELLA SERIE D: UN CAMPIONATO DA NON PERDERE
Perché tanta fretta di chiudere? La risposta è semplice: la Serie D è una vetrina importante, un campionato che garantisce visibilità e prestigio. Perdere questo treno significherebbe ripartire dall'Eccellenza, un salto indietro che la Lucchese non può permettersi. Il comune di Lucca lo sa bene e, per questo, ha già iniziato a sondare il terreno con altri imprenditori, nel caso in cui l'affare con il milanese non dovesse andare in porto. La consulenza di un avvocato di uno dei più prestigiosi studi legali nazionali specializzati in diritto sportivo dimostra quanto seriamente l'amministrazione stia prendendo la questione. Come un allenatore che studia ogni dettaglio prima di una finale, il comune sta valutando tutte le opzioni possibili per garantire un futuro solido alla squadra.



UN FUTURO INCERTO, MA CON SPERANZA
Nonostante le incertezze, c'è ottimismo nell'aria. L'amministrazione comunale ha espresso l'auspicio che l'esito della trattativa possa essere «positivo per tutti e nell'ambito della Serie D». Un desiderio che risuona come un coro di tifosi allo stadio, speranzosi di vedere la propria squadra trionfare. E mentre i giorni passano e la suspense cresce, i tifosi della Lucchese attendono con il fiato sospeso. Andrà in porto l'acquisizione del Ghiviborgo e ci sarà il cambio di denominazione in Lucchese? O la squadra dovrà ripartire dall'Eccellenza, con tutte le sfide che ciò comporta? La risposta arriverà presto, e quando lo farà, il calcio a Lucca potrebbe non essere più lo stesso.

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