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Serie D

Nuovi investitori, idee chiare, il club che sta per essere riammesso in Serie C svela tutto: «Centrali le giovanili»

Il 51% resta in mano all'attuale presidente, il 49% è di Finnat Fiduciaria. Confermato l'esperto direttore sportivo

PRO PATRIA - SANDRO TUROTTI

PRO PATRIA - Sandro Turotti, ormai da 9 anni ds dei bustocchi, ha una vasta carriera alle spalle iniziata nel biellese tra i Dilettanti

Cosa succede quando una tigre si lecca le ferite? Si prepara a ruggire più forte di prima. E così la Pro Patria, dopo una stagione di retrocessione che ha lasciato l'amaro in bocca, si appresta a tornare sul campo con rinnovata determinazione e una struttura societaria rinvigorita. Patrizia Testa, presidente del club, ha annunciato in conferenza stampa l'importante novità già nota nei mesi scorsi: il 49% delle quote societarie è stato ceduto a Finnat Fiduciaria, mentre il restante 51% rimane saldamente nelle sue mani. Un passo che segna una nuova era per i tigrotti, pronti a ruggire di nuovo in Serie C tramite riammissione al posto della non iscritta Lucchese



UN VIAGGIO DI 5 ANNI: LA VISIONE DI ROSANNA ZEMA
A far parte di questa ambiziosa impresa c'è Rosanna Zema, avvocato e rappresentante della cordata di investitori che ha recentemente acquisito poco meno della metà del club. Nella conferenza stampa di presentazione, Zema ha delineato un piano quinquennale che punta a riportare la Pro Patria ai fasti di un tempo, con un occhio di riguardo per il settore giovanile, le strutture e lo sviluppo commerciale. «La miglior giocatrice dell'anno scorso? La presidente» ha scherzato Zema, sottolineando l'importanza di una gestione oculata e lungimirante. E non si tratta solo di parole: l'impegno è quello di lavorare bene, passo dopo passo, costruendo basi solide su cui edificare il futuro del club.



GIOVANI E STRUTTURE: IL CUORE DEL PROGETTO
Ma quali sono i pilastri su cui si fonda questo ambizioso progetto? Al centro di tutto c'è l'investimento nel settore giovanile, vero e proprio vivaio di talenti che rappresenta il futuro del calcio. «Sarà centrale» ha ribadito Zema, consapevole che i giovani sono il motore di qualsiasi squadra che voglia guardare avanti con fiducia. Accanto a questo, l'attenzione si concentra sull'organigramma e sulle strutture, elementi fondamentali per garantire un ambiente professionale e all'avanguardia. E poi c'è lo sviluppo commerciale, un aspetto che non può essere trascurato in un calcio sempre più globalizzato e competitivo.



LA RETROCESSIONE COME TRAMPOLINO DI LANCIO
La retrocessione subita nella scorsa stagione è stata un duro colpo, ma la presidente Testa ha trasformato questa esperienza negativa in una motivazione per il futuro. «Non cancello la retrocessione sul campo dello scorso anno, che ci darà la forza e lo spirito per mantenere la categoria nella prossima stagione» ha affermato con determinazione. La scorsa stagione non è stata facile, ma l'obiettivo è chiaro: tornare ad essere tigrotti sul campo e anche dietro la scrivania. E la continuità è garantita dalla riconferma del direttore sportivo Sandro Turotti, una figura chiave che ha dimostrato la sua vicinanza ai colori biancoblù per ben 9 stagioni consecutive. La fiducia in Turotti è un chiaro segnale della volontà di preservare l'esperienza e la conoscenza dell'ambiente, elementi fondamentali per il successo. 

UN GRUPPO MOTIVATO E COESO
Dietro questa operazione non c'è una singola persona, ma un gruppo motivato e coeso, pronto a mettere in campo tutte le proprie competenze per realizzare progetti ambiziosi. «Per realizzare progetti ambiziosi bisogna coinvolgere le persone giuste, e dare loro tempo» ha sottolineato ancora Zema, evidenziando l'importanza di un lavoro di squadra. Non ci sono nomi altisonanti o proclami roboanti, ma la consapevolezza che solo con il tempo e l'impegno si possono raggiungere grandi traguardi.



LESFIDE DEL FUTURO
Ovviamente, non sarà tutto rose e fiori, anche perchè ad ora si sta parlando di una categoria che sarà, la C, quando attualmente invece la Pro Patria è ancora tra le aventi diritto alla Serie D. «Quello che ci aspetta richiede tempi lunghi» ha avvertito Turotti. Le tempistiche di partenza sono un po' penalizzanti, ma il ds è fiducioso che con pazienza ed equilibrio, i risultati arriveranno. «Chi andrò a contattare dovrà avere fiducia nel progetto» ha sottolineato, indicando che la scelta dei nuovi giocatori sarà cruciale per il successo della squadra. In un mondo calcistico sempre più frenetico e orientato al risultato immediato, la Pro Patria sceglie di puntare su una visione a lungo termine. Un progetto che richiede non solo competenza tecnica, ma anche la capacità di coinvolgere e motivare una città intera.

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