Primavera 3
13 Giugno 2025
Lecco, Primavera 3: Daniele Papotti, talento del Lecco
Un desiderio comune: unirsi. Per prolungare il rapporto oltre il tempo, e per imparare a crescere insieme. In quel di Lecco sono giorni frenetici: tanti, se non tutti, sono consapevoli di essere testimoni di nuovi, entusiasmanti, inizi. Che portano la firma, l’ordine tattico e il carattere di un vero e proprio astro nascente del calcio giovanile: Daniele Papotti. Classe 2007, estro, possenza e un futuro che, nella giornata di ieri, ha ulteriormente contornato le sue fattezze dei colori blucelesti: è infatti ufficiale il rinnovo del contratto tra le parti, valido per un ulteriore stagione e siglato in presenza dell’entourage del giocatore, la ''Feeling Next Football Management''.
Una dimostrazione di fiducia netta, che garantirà a Papotti alternanza tra campionato giovanile e prima squadra. Il classe 2007, se ne avrà la chance, potrà così continuare a dirigere il 4-3-3 di Achille Mazzoleni in cadetteria e parallelamente muovere i suoi primi passi anche nel professionismo, in Serie C, agli ordini di Federico Valente. Tecnico che lo ha già convocato in prima squadra per la partita di campionato contro l’Atalanta Under 23, tecnico che terrà sicuramente d’occhio il progredire delle sue prestazioni anche nella prossima stagione. Quella che, per il calciatore, potrebbe segnare una svolta in una carriera di per sé ben avviata.
Perché guadagnerà inevitabilmente altri scampoli di centralità, perché rivestirà un ruolo ancora più preminente nella fulgida realtà lecchese. E perché, si sa, il talento non passa mai inosservato. Per informazioni, chiedere al Mantova: l’ultimo ostacolo in direzione Primavera 2. Traguardo storico, stoico e che, un giorno, sarà ricordato. Importanza del conseguimento a parte, il doppio confronto ha definitivamente consolidato lo status di talento completo e senza fronzoli dell’ex Inter e Como. Che tratta il calcio con animo nobile, mostrando sicurezza, classe e grande controllo del corpo. Che smista il pallone con efficacia e naturalezza di livello superiore, palesando al contempo un notevole vantaggio fisico dall’alto dei suoi 185 centimetri di statura. Mole imponente, certo, ma ridistribuita in guizzi ed eleganza, in propensione offensiva e predisposizione al sacrificio, in qualità e quantità.
Daniele Papotti alla firma del rinnovo di contratto con il Lecco
Prerogative, queste, che fungono da biglietto da visita: Papotti ha quello che serve per brillare. Anche la spensieratezza, la spigliatezza, l’attitudine tipica di chi ha grandi obiettivi. E ha solo 18 anni: una volta trovata costanza su tutta la linea, il ragazzo avrà solo che bellezza da dipingere sul verde. Come abbiamo visto in questa annata, passata a sorreggere il credo di Mazzoleni davanti alla difesa. Senza segnare (nelle 23 presenze stagionali tra campionato, playoff e Supercoppa), ma offrendo sempre prezioso contributo nella costruzione della manovra e nel preservare l’equilibrio del giocattolo lecchese, attraverso gestione accorta della sfera e scelte sempre ponderate, chirurgiche, con essa tra i piedi. Fanno questo, del resto, i grandi mediani. Fanno questo, del resto, le grandi menti: vedono il successo prima degli altri. Papotti, da quest’anno, rientra tranquillamente in questa ristretta cerchia di geni.