VIS PESARO SERIE C - Michele Menga, direttore sportivo del club marchigiano
Cosa succede quando le nuvole si diradano e il sole torna a splendere su un campo di calcio? È quello che si stanno chiedendo i tifosi della Vis Pesaro, che hanno assistito a un vero e proprio colpo di scena con il reintegro del direttore sportivoMichele Menga. Dopo un periodo di turbolenze, dovute alle accuse mosse dal noto programma televisivo «Le Iene» nel caso dello scouting a pagamento che ha coinvolto anche il calciatore ex Inter e Napoli Salvatore Bagni, il club marchigiano ha deciso di rimettere Menga al timone delle operazioni sportive.
LA FIDUCIA COME PILASTRO In un mondo calcistico spesso dominato da scandali e sospetti, la scelta della Vis Pesaro di reintegrare Michele Menga potrebbe sembrare un azzardo. Tuttavia, il club ha sottolineato come le verifiche interne, condotte con il supporto dell’organismo di vigilanza, non abbiano portato alla luce alcuna evidenza concreta a sostegno delle accuse. In altre parole, la società ha deciso di giocare la carta della fiducia, puntando sul principio di presunzione di innocenza. Un atto di coraggio o una mossa strategica? Solo il tempo potrà dirlo.
MICHELE MENGA: UN RITORNO ATTESO Il ritorno di Menga non è solo una questione di giustizia, ma anche di strategia. Il direttore sportivo del club marchigiano è noto per il suo occhio clinico nel riconoscere talenti e per la sua capacità di costruire squadre competitive. La sua assenza si è fatta sentire, e il suo ritorno potrebbe rappresentare quel cambio di passo di cui la Vis Pesaro ha bisogno per affrontare le sfide future. Questa vicenda offre uno spunto di riflessione su come le società sportive possano gestire le crisi reputazionali, bilanciando la tutela della propria immagine con il rispetto dei diritti individuali.
UN NUOVO CAPITOLO PER LA VIS PESARO Con Menga di nuovo in sella, la Vis Pesaro si prepara a scrivere un nuovo capitolo della sua storia nel campionato di Serie C dopo la cavalcata play off dell'ultima stagione con l'uscita ai quarti finali della fase Nazionale. La decisione di reintegrarlo non è stata presa alla leggera, ma riflette un chiaro segnale di fiducia nella sua persona e nelle sue capacità. Tuttavia, il club ha anche chiarito che, qualora emergessero nuovi elementi dalle indagini in corso, non esiterà a prendere le misure necessarie per tutelare la propria onorabilità. Un equilibrio delicato tra fiducia e cautela, che potrebbe rivelarsi vincente.
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