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Under 15 A-B

Un'Atalanta da sogno sfiora il miracolo: Inter, la finale Scudetto ora è realtà!

Edomwnoyi e Ravasio non bastano alla Dea: i nerazzurri volano nel Lazio con l'obiettivo Tricolore-bis

Edomwnoyi e Ferri

INTER-ATALANTA UNDER 15 A-B • Edomwnoyi e Ferri, il primo ala della Dea in gol, il secondo capitano della squadra di Fautario

A volte fare il massimo non basta. Anche quando le intenzioni ci sono tutte. Anche quando il coraggio e la qualità non mancano affatto. Lo sa, per sua sfortuna, benissimo l'Atalanta di Esposito. Perché per 80 minuti, in casa dei Campioni d'Italia in carica, i suoi ragazzi possono davvero dire di aver dato tutto. Anima, corpo e forse anche qualcosina di più. Edomwnoyi a inizio ripresa dopo soli 60 secondi, Ravasio a pochi attimi dal triplice fischio. L'Atalanta vince 2-0 contro l'Inter, che però vola in finalissima Scudetto per il secondo anno consecutivo: nell'ultimo atto i nerazzurri di Fautario affronteranno la Fiorentina. 

GESTIONE INTER

Il penultimo atto, per qualcuno. L’ultimo, per qualcun altro. Lo 0-3 rifilato 7 giorni fa a Bergamo lascia pochi spazi all’interpretazione. Ma il calcio è imprevedibile, la palla è tonda e nulla, davvero nulla è impossibile in un rettangolo verde. Si parla di Inter. Sì, proprio quell’Inter. Quella che l’anno scorso si è laureata Campione d’Italia e che, quest’anno, vuole assolutamente fare il bis. Ma si parla anche di Atalanta. Quella che ha fatto benissimo, quella che ha stupito. Quella che ha eliminato una delle favorite al tricolore ai quarti di finale: la Juventus.

Inter attendista, Atalanta che cerca il gol in tutti i modi, come naturale che sia. Cappellato prende le redini del gioco e cerca spesso Meyou, con lanci di pregevole fattura. El Hafid recupera palloni su palloni, allungando i propri tentacoli davanti alla difesa. Ma la Dea sbatte contro un muro, non formato da mattoni, bensì da quattro uomini. Foroni, Forlani, Poltronieri e Barcella. I due centrali sono impenetrabili, i due terzini fanno avanti e indietro: spingono, creano e dominano le zone laterali del campo. A Cappellato in cabina di regia risponde un altro maestro d’orchestra, il fulcro del 4-3-3 dei padroni di casa: capitan Daniel Ferri. Che con un tacco sublime serve Vanacore sul limite dell’area, che conclude molto pericolosamente, trovando la prima occasione concreta della gara. Non c’è uno senza due, non c’è due senza tre. Si dice così, no? Il protagonista è sempre lui, il più atteso: “Pippo-Gol” Serantoni. Prima Pietro Omini ruba palla a Odje sulla destra e mette una palla in mezzo per il bomber, ma il tiro esce di pochissimo. Poi pochi minuti dopo ha la stessa sorte un colpo di testa quasi perfetto, sempre di Serantoni, su cross di Barcella: la palla fa la barba al palo ed esce. I guantoni di Costante, al contrario, si sporcano solo verso fine primo tempo, con una conclusione non molto pericolosa di Bless Edomwnoyi.

PER POCHISSIMO

Ricordate quanto detto riguardo alla rete inviolata dell’Inter? Ecco, bastano solo 60 secondi e puff… tutto cancellato. Perché in fase di impostazione Poltronieri commette un ingenuità, regalando di fatto il pallone a una persona a cui non puoi concedere niente, nemmeno il minimo errore: Bless Edomwnoyi. La freccia ex Spal raccoglie “l’invito” e dal limite dell’area buca i guantoni a Costante, piazzando il pallone all’angolino. La Dea accorcia, ma i meneghini non vogliono terminare la gara soffrendo e soprattutto, con una sconfitta. Lo score stagionale parla chiaro, nelle ultime tre occasioni l’Inter non ha mai perso. E quindi, perché farlo proprio ad un passo dalla finale? Ma i ragazzi di Esposito danno il tutto per tutto, lottando all’ultimo sangue. Cappellato tira dalla distanza, ma Costante con un colpo di reni si allunga e devia sopra la traversa. Poi il subentrato Ravasio, dalla destra con un tiro-cross pericolosissimo fa tremare tutti, ma il numero uno dell’Inter salva prodigiosamente ancora una volta. Fautario spinge dalla panchina, non vuole perdere assolutamente. Marchesi tende l’orecchio e prova il colpo di classe: spalle alla porta si alza la palla, fa un palleggio e si lancia in una rovesciata clamorosa. La palla sbatte sulla traversa, scorrono i minuti e i ragazzi di Esposito riescono ad accorciare nuovamente con una zampata di Ravasio all'ultimo minuto di recupero (43'). La partita termina, sebbene con qualche discussione: perché Forlani commette un fallo e viene espulso, ma nel mentre il guardalinee aveva alzato la bandierina per fuorigioco. L’Inter, è vero, perde. Ma raggiunge la finale Scudetto per il secondo anno consecutivo, dove si contenderà il Tricolore con la Fiorentina.

IL TABELLINO

INTER-ATALANTA 0-2
RETI:
1’ st Edomwnoyi (A), 43’ st Ravasio (A).
INTER (4-3-3): Costante 6.5, Foroni 7, Barcella 6, Ferri 7.5, Forlani 7, Poltronieri 6.5, Vanacore 6 (16’ st Seghezzi 6), Marchesi 7 (28’ st Menegazzo sv), Serantoni 6.5 (41’ st Castellarin sv), Omini P. 6.5, Palmini 6.5. A disp. Locatelli, Bagnara, Lucarelli, Omini G., Keqi, Penta. All. Fautario 7.
ATALANTA (4-3-3): Rondelli 7, Gagliardi 7, Odje 6.5 (13’ st Canavesi 6), El Hafid 7 (32’ st Ghezzi sv), Kane 7.5, Muji 6 (13’ st Pixner 6.5), Meyou 6 (39’ st Casali sv), Torrente 6.5 (32’ st Palmieri sv), Percassi 6 (13’ st Ravasio 7.5), Cappellato 7.5, Edomwnoyi 7.5. A disp. Gerosa, Ghezzi, Paglia, Carnemolla. All. Esposito 7.5.
ARBITRO:
Passarotti di Mantova 5.5.
ASSISTENTI: Felis di Torino e Mariut di Asti.
AMMONITI: Pixner (A), Marchesi (I).
ESPULSI: 43’ st Forlani (I).

LE PAGELLE

INTER
Costante 6.5 
Costante, lo dice anche il nome. Un po' in tutto quello che fa. Dalle parate (perfette, quasi sempre), alla gestione della difesa con la comunicazione, arrivando a quello che fa con i piedi in collaborazione con i compagni.
Foroni 7 Gioca un po' acciaccato, dolorante. Si nota? No, anzi. Fa una prestazione clamorosa, come spesso accade. Ordinato, preciso, con polmoni d'acciaio. Perfetto in fase difensiva, dopo 80 minuti di altissima qualità è ancora freschissimo.
Barcella 6 In difficoltà qualche volta di troppo. È vero, mette in mezzo qualche palla interessante. Per il resto probabilmente avrebbe potuto fare qualcosina di più. Ora c'è una finale da giocare, serve la sua versione migliore.
Ferri 7.5 Onnipresente. Onnipotente. Onni-tutto. Fascia da capitano al braccio, personalità e qualità estreme. In cabina di regia dirige la squadra con la bacchetta. E quel tacco a inizio partita per il possibile assist a Vanacore è assurdo...
Forlani 7 Un rosso che rovina una prestazione da gigante. Un rosso che molto probabilmente non andava assegnato, data la bandierina del guardalinee alzata per fuorigioco. Partita incredibile, sta col fiato sul collo a Percassi e non lo fa muovere.
Poltronieri 6.5 Sempre in anticipo. "Clay", come lo chiamano i compagni, torna protagonista dopo un inizio di stagione che l'ha visto un po' lontano dai riflettori. Veloce, astuto e intelligente. Insieme a Forlani forma una coppia difensiva completa.
Vanacore 6 Ha talento, tanto, ma questo lo sappiamo tutti. Va vicino al gol, troppe, troppe volte, ma spreca. Da uno come lui ci si aspetta sempre quel qualcosa in più. Contro l'Atalanta non è arrivato, ma ora c'è una finale per rifarsi. (16’ st Seghezzi 6).
Marchesi 7 Dagli spalti emerge un soprannome: "la tigre di Bergamo". Altri lo chiamano "Ringhio". Altri ancora semplicemente Riccardo. Ennesima prestazione da urlo, con tanta grinta e cattiveria agonistica, contro una squadra non proprio qualunque... (28’ st Menegazzo sv).
Serantoni 6.5 Va vicinissimo al suo gol numero 25 con uno stacco di testa imperioso, ma la palla decide di non entrare. Tanti spunti interessanti nell'area di rigore bergamasca. Probabilmente ha tenuto i suoi colpi proibiti per la finale Scudetto. (41’ st Castellarin sv).
Omini P. 6.5 Rispetto al solito è più sacrificato, decisamente. Un po' perché l'Inter sembrava scesa in campo un po' per gestire il grande vantaggio, un po' perché (proprio per questo motivo) si è trovato quasi più a difendere che attaccare.
Palmini 6.5 Dopo l'eurogol dell'andata riesce a mettere in fila un'altra prestazione solida. Senza strafare, sia chiaro. Ma fa il suo, bene. Smista i palloni a centrocampo, si inserisce e si fa vedere.
All. Fautario 7 Tre semifinali in tre anni. Due finali in tre anni. Dopo lo Scudetto vinto nel 2022/23 con i classe 2008, ora avrà l'occasione di fare il bis. Contro la Fiorentina sarà appuntamento con la storia.

ATALANTA
Rondelli 7 
Uno dei migliori portieri del campionato, senza ombra di dubbio. Contro l'Inter in semifinale trova la rete inviolata numero 10 della sua stagione. Perfetto in ogni scelta che fa, tra i pali ormai è diventato davvero una certezza.
Gagliardi 7 Anche da terzino riesce a dire la sua, senza alcun problema. Solitamente gioca centrale, ma il forfait di Auteri l'ha costretto ad adattarsi sulla destra. Molto bravo in entrambe le fasi di gioco.
Odje 6.5 Riesce ad abbinare qualità a quantità, corsa a concretezza. Si muove bene, avanza e torna indietro quando l'Inter attacca. Grazie alla sua fisicità riesce ad imporsi spesso e volentieri. (13’ st Canavesi 6).
El Hafid 7 Non ha due gambe, ha due tentacoli. Non ha due piedi, ha due ventose. Sia quando ha la palla tra i piedi, perché togliergliela è pressoché impossibile. Sia perché riesce a recuperare una quantità di palloni impensabile davanti alla difesa. (32’ st Ghezzi sv).
Kane 7.5 Non una sorpresa, anzi. Un punto fermo, fermissimo di questa Atalanta. Veloce, intelligente, un grandissimo senso della posizione e un'ottima visione di gioco. Lanci lunghi precisi, così come il resto delle cose che fa. Altra partita sublime.
Muji 6 Forse soffre un po' il fatto di non aver partecipato a questo tipo di partite durante l'anno. Fatica ma si applica, sacrificandosi e contribuendo alla causa. (13’ st Pixner 6.5).
Meyou 6 Viene contenuto alla perfezione per tutta la gara. Non crea un pericolo concreto quasi mai e, più che un suo demerito, è un grandissimo merito della difesa dell'Inter. Perché sì, lui i colpi di classe li ha eccome. (39’ st Casali sv).
Torrente 6.5 Quattro partite da titolare consecutive, due con la Juventus e due con l'Inter. Tutte giocate con carattere, tutte giocate con la qualità (che non gli è mai mancata). Questa volta gioca come mezzala, riuscendo a fare bene anche in quella posizione. (32’ st Palmieri sv).
Percassi 6 Forlani probabilmente lo ha seguito fino a casa. Il difensore interista non gli si scolla di dosso, rendendogli di fatto il compito di segnare all'Inter ancora più arduo del previsto. (13’ st Ravasio 7.5).
Cappellato 7.5 Prestazione totale. Giocatore sontuoso. Dimostra anche nell'ultima apparizione stagionale di essere uno scalino sopra a tutti. Intelligenza calcistica fuori dal comune, così come la visione di gioco. Fa girare la squadra perfettamente.
Edomwnoyi 7.5 Segna un gol tutt'altro che scontato. Segna la sua 14esima rete stagionale, andando ad aggiungere l'Inter alla lista delle squadre a cui ha fatto gol. Strappi da paura sulle fasce, sia a destra che a sinistra. Giocatore da urlo.
All. Esposito 7.5 Per poco non sfiorava un miracolo clamoroso con i suoi classe 2010, che hanno onorato la maglia e sono riusciti a strappare una vittoria bellissima in casa dell'Inter.

ARBITRO
Passarotti di Mantova 5.5 
C'è più di qualche dubbio su quel rosso assegnato a Forlani, direzione che nel finale di partita diventa confusa.

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