Cerca

Serie A

Il presidente del Senato non le manda a dire: «Fosse per me in ogni squadra ci sarebbero 4 italiani titolari»

Una vera e propria rivoluzione quella di La Russa, che oltretutto avrebbe voluto Pio Esposito all'Inter già in questa stagione

GIANCARLO ABETE IGNAZIO LA RUSSA

Ignazio La Russa (qui con il presidente LND Giancarlo Abete) è intervenuto a «La politica nel pallone» su Radio Rai GR Parlamento

Per l'ennesima volta il calcio italiano è al centro di un dibattito politico. Eccoci qui, con Ignazio La Russa, presidente del Senato e tifoso sfegatato dell'Inter, che lancia una proposta che potrebbe cambiare le sorti del nostro campionato: «Se fossi il presidente della FIGC, obbligherei le squadre a schierare almeno 4 italiani titolari». Una provocazione? Forse. Ma dietro queste parole si nasconde una riflessione profonda sulla crisi di identità del calcio nostrano.



L'IMPORTANZA DEI GIOVANI ITALIANI
La Russa non è certo un uomo che le manda a dire, e il suo intervento a «La politica nel pallone» su Radio Rai GR Parlamento ha fatto scalpore. L'exploit dei giovani italiani, che spesso brillano nei settori giovanili ma faticano a trovare spazio in prima squadra, è un tema caldo. Le squadre preferiscono pescare talenti dall'estero piuttosto che investire sui propri vivai. Ma cosa succederebbe se, improvvisamente, ci fosse un'inversione di tendenza? Se i club fossero costretti a valorizzare i propri ragazzi, il panorama calcistico italiano potrebbe finalmente tornare a splendere.



IL CASO FRANCESCO PIO ESPOSITO
E poi c'è Francesco Pio Esposito, il giovane attaccante che, secondo La Russa, avrebbe potuto fare la differenza per l'Inter. «L'Inter avrebbe vinto lo scudetto se avesse avuto Esposito dietro a Martinez e Thuram» ha dichiarato. Un'affermazione che suona come una sentenza. Esposito, nonostante giochi in Serie B, ha dimostrato di avere il fiuto del gol, sfiorando le 20  marcature in campionato. Ma perché non dargli una chance in prima squadra? Forse perché, come spesso accade, si preferisce puntare su nomi altisonanti piuttosto che su giovani promesse.



LA CRISI DELLA NAZIONALE E L'ESONERO DI SPALLETTI
La crisi della Nazionale, culminata con l'esonero di Luciano Spalletti da commissario tecnico, è un altro tassello di questo puzzle. La scarsa qualità della rosa azzurra è sotto gli occhi di tutti, e la mancanza di un ricambio generazionale adeguato è un problema che non può più essere ignorato. La Russa, con la sua proposta, punta il dito contro un sistema che sembra aver smarrito la propria identità. Ma pare davvero complicato che sia possibile cambiare le cose con una semplice regola. Anche perchè servirebbero interventi ben più radicali.



UN FUTURO INCERTO MA PIENO DI SPERANZA
In un calcio sempre più globalizzato, dove i confini tra i paesi si fanno sempre più labili, la proposta di La Russa appare come una sfida al sistema. Ma forse è proprio questo che serve al sistema calcio in Italia: una scossa, un cambiamento che possa riportare il calcio italiano ai fasti di un tempo. E chissà che, un giorno, non vedremo davvero una Serie A popolata da giovani talenti italiani pronti a conquistare il mondo.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Sprint e Sport

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter