Under 17 Serie C
17 Giugno 2025
TERNANA UNDER 17 SERIE C • Saverio Di Curzio, metronomo e specialista dei calci piazzati della squadra Campione d'Italia
Quando qualcuno conquista un calcio di punizione al limite dell'area, c'è già chi esulta. Come quando si conquista un rigore, per intenderci. Quando qualcuno conquista un calcio di punizione al limite dell'area, tutti gli sguardi si spostano su di lui. Chi lo guarda negli occhi sapendo di ricevere una risposta rassicurante, chi osserva invece il suo piede destro sperando di poter urlare di gioia poco dopo che il pallone si sia staccato dai suoi scarpini. Il risultato, quasi sempre, è lo stesso: traiettoria perfetta, portiere battuto, palla in rete. Lo sa bene la Spal trafitta in semifinale, lo sa ancora meglio il Benevento colpito nella finalissima Under 17 di Rieti. Il piede destro è quello di Saverio Di Curzio, la squadra che beneficia delle sue magie su punizione è la Ternana, la naturale conseguenza delle sue conclusioni da fermo è lo Scudetto. Quando qualcuno conquista un calcio di punizione al limite dell'area, insomma, sa già come andrà a finire: gol.
Il 14 febbraio del 2008, il giorno in cui Saverio viene al mondo, qualcosa lassù deve essere successo. Chissà cosa stava facendo David Beckham quel giorno, e chissà se magari Miralem Pjanic stava provando qualche punizione delle sue in allenamento. O forse, molto più probabilmente, né Beckham né Pjanic centrano niente. E nemmeno il cielo. Il piede di Di Curzio è talento innato, ma anche - tanto - lavoro: «È un fondamentale che durante la settimana provo spesso - racconta a fine partita, con l'adrenalina ancora in corpo - e in questi tre giorni è andata bene: sono molto contento di questo». Eh sì, perché il metronomo della Ternana non solo ha segnato nella finalissima con il Benevento, ma aveva cominciato allo stesso modo le sue finals: con una punizione perfetta nella vittoria per 3-2 sulla Spal in semifinale. Era il gol del 2-1, ma ancora prima aveva calciato dalla destra il piazzato che consegnava a Forlini la palla del momentaneo 1-0. Insomma, non solo conclusioni dirette ma anche assist preziosi. Ecco perché quando qualcuno conquista un calcio di punizione al limite dell'area, tutti sorridono.
TERNANA-BENEVENTO UNDER 17 SERIE C • Saverio Di Curzio e l'esultanza dopo aver firmato lo Scudetto delle Fere
«L’emozione è grandissima, abbiamo concluso nel migliore dei modi una stagione lunga e faticosa, anche sofferta per certi versi, ma chiusa come meglio non potevamo sperare», chiosa Saverio appena dopo aver festeggiato con i compagni il primo Scudetto giovanile per la sua Ternana. Un titolo chiaramente indirizzato dalla sua specialità, un titolo che arriva dopo il 2-0 - aperto proprio da Di Curzio e chiuso da Rivelli nel finale - su un Benevento che per tutto l'anno era riuscito in qualche modo a tenere testa ai ragazzi di Marco Di Loreto: «Prima della partita c’era tanta tensione - spiega a fine gara - poi penso che lo spettacolo sia stato molto bello: abbiamo giocato un ottimo primo tempo, poi ci siamo chiusi forse anche un po’ troppo ma abbiamo tenuto botta contro un Benevento a cui vanno fatti i complimenti perché è una gran bella squadra». Un Benevento che però si è dovuto arrendere di fronte alla perla balistica del centrocampista classe 2008 più forte d'Italia a calciare le punizioni. Perché ormai l'abbiamo capito: quando qualcuno conquista un calcio di punizione al limite dell'area (Onesti in semifinale, Bruti in finale), in panchina si crea un certo fermento.
Non solo belle ed efficaci, ma anche intelligenti. Il repertorio di Di Curzio è molto variegato, e nelle ultime due curve di questa stagione l'ha fatto vedere a tutti. La prima volta, con la Spal: palla che passa sopra la barriera e si incastona all'incrocio dei pali. Una perla. La seconda, col Benevento: sfera che passa, bassa, alla sinistra della barriera e si infila nell'angolino alla sinistra del portiere sfruttando il posizionamento rivedibile sia della barriera che del portiere stesso. A vedere tutto, live, sia mamma Franca che papà Domenico, sia la sorella Emma che il fratello Niccolò: «La dedica per questo Scudetto va a loro». A battersi il petto per aver lanciato il giovane Saverio sia il Casciana Calcio (squadra del suo paese, Cascia, in provincia di Perugia) che la Fulginium di Foligno, dove ha spiccato il volo verso Terni. E poi, ovviamente, la Ternana stessa: Campione d'Italia grazie a tutti i classe 2008, ma soprattutto grazie alle sue punizioni. Tanti anni fa c'erano Maradona e Zico, poi sono arrivate le bordate di Roberto Carlos, in un passato più recente ecco l'era di Pirlo e Juninho, fino alla sfida infinita dei giorni nostri tra la classe di Messi e la rincorsa iconica di Cristiano Ronaldo. E domani? Beh, ovviamente, Saverio Di Curzio.