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18 Giugno 2025
SERIE A PARMA • Carlos Cuesta è il nome a sorpresa scelto dal club emiliano per la panchina: a soli 29 anni è pronto a lasciare l'Arsenal dove era nello staff di Arteta
Carlos Cuesta, un nome finora poco conosciuto ma che presto potrebbe diventare familiare a molti tifosi del Parma e non solo. È lui il profilo scelto a sorpresa dalla società ducale per il dopo-Chivu, e a soli 29 anni può entrare nel libro dei record della Serie A. Se dovesse effettivamente arrivare al Tardini, sarebbe infatti il più giovane allenatore nel massimo campionato italiano nel dopoguerra.
Il viaggio di Cuesta è iniziato lontano dalle luci della ribalta, nel Santa Catalina Atlético, per poi passare attraverso l'università e approdare all'Atlético Madrid. Qui, a soli 19 anni, ha iniziato a farsi un nome nel settore giovanile dei Colchoneros. Ma è stato il suo passaggio alla Juventus che ha davvero segnato una svolta. Cuesta ha saputo conquistare la fiducia di tutti, dimostrando che la passione e l'empatia possono superare qualsiasi barriera. Arrivato poi a Londra nel 2020, Cuesta ha trovato un mentore in Mikel Arteta, con cui ha condiviso non solo la panchina dell'Arsenal, ma anche una visione comune del calcio. In qualità di "allenatore dello sviluppo individuale", ha lavorato a stretto contatto con i giocatori della prima squadra, guadagnandosi il rispetto di veterani come Xhaka.
Ora, il Parma ha messo gli occhi su Cuesta per il dopo-Chivu, vedendo in lui la persona giusta per dare solidità alla società di Krause. Questa sarebbe la sua prima esperienza da tecnico principale, senza l'ombra di un altro allenatore a coprirlo. Un'opportunità che gli permetterebbe di mettere in pratica tutto ciò che ha imparato, portando una ventata di aria fresca e innovazione nel calcio italiano. La cultura calcistica italiana è spesso vista come conservatrice, un ambiente dove il curriculum da giocatore conta più delle capacità tecniche. Cuesta rappresenta una sfida a questa mentalità, dimostrando che la passione e la competenza possono emergere anche senza una carriera da calciatore alle spalle. Come un pesce che nuota controcorrente, è pronto a dimostrare che l'arte del calcio può essere insegnata e appresa, indipendentemente dal passato. In un mondo calcistico che spesso premia l'esperienza più della creatività, Carlos Cuesta è la prova vivente che l'intelligenza può davvero divertirsi. E mentre si prepara a portare la sua filosofia al Parma, sarebbe già certo di entrare nel libro della storia del calcio italiano come il più giovane allenatore in Serie A nell'era moderna.