Under 17 A-B
18 Giugno 2025
JUVENTUS-MILAN UNDER 17 A-B • Pandolfi e Elimoghale, tra i migliori in campo della semifinale Scudetto
Un Fabio Pandolfi da mille e una notte, tra colpi di tacco proibitivi, geometrie e gol. Un Simon La Mantia sempre più uomo chiave di questo Milan, con gol e assist. Un Simone Lontani ritrovato dopo la squalifica, che rientra facendo la differenza. Un Edoardo Tartaglia che non corre, vola sul terreno del "Benito Stirpe" di Frosinone. E, per concludere, un Destiny Elimoghale che non appena accende la scintilla, fa quello che vuole: due gol che riaprono la partita, ma non basta. Il Diavolo è (quasi) perfetto. La Juventus prova a riprenderla con coraggio, ma non ci riesce. E così i classe 2008 di Renna trovano la seconda finale Scudetto consecutiva: questi giovani rossoneri sono uno spettacolo!
JUVENTUS
Huli 6.5 Cerca spesso Elimoghale con lanci lunghi. Fa una parata incredibile da distanza ravvicinata dopo una triangolazione tra Pandolfi e Zaramella, negando la gioia al primo dei due. Poi, sempre su Pandolfi, involatosi a campo aperto, esce benissimo negandogli la seconda gioia. L’albanese è un portiere formidabile.
Gielen 6 Perde una palla sanguinosa davanti alla difesa, Cissè la recupera e combina con Pandolfi, che realizza il gol dello 0-1 rossonero. A volte sembra un po’ troppo distratto e mai completamente con la testa dentro alla partita. C'è da migliorare molto sotto questo punto di vista.
9’ st Cancila 6 Entra in un momento complicato della partita. Si lascia scappare Pisati sul gol del 2-4, che con un destro a giro trova i piedi di La Mantia.
Tiozzo 7 Un muro insorpassabile. Con la testa, con i piedi. Progressioni palla al piede, qualità e solidità: queste le parole d’ordine di casa Tiozzo. E lo fa per tutta la partita. Con un tiro dalla distanza al 75’ minuto spacca il palo, facendo tremare la spina dorsale a più di qualche persona. Prestazione da leader. (37’ st Samb sv).
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MILAN
Pittarella 6.5 A volte si complica un po’ troppo la vita con i piedi, per il resto non gli si può recriminare nulla. Sempre presente quando la Juventus prova a fare male al Diavolo. Una presenza costante tra i pali, un ragazzo che trasmette serenità a tutta la squadra. Portiere dai guanti d’oro.
Vechiu 6 Ha l’arduo compito di tenere a bada uno dei talenti più attenzionati d’Italia e forse d’Europa: Destiny Elimoghale. Lo fa bene inizialmente, non risparmiandosi nelle entrate. Poi lo juventino si accende e non riesce più a fermarlo. Nel giro di 3 minuti il talento bianconero trova una doppietta dove lui ha grandi colpe.
Tartaglia 7.5 In uno spalla contro spalla tra lui e Borasio cade lo juventino, nonostante la grossa differenza di fisicità. Non a caso è “il Toro”. Non solo per questo, anzi. È chiamato così anche perché quando si fissa su un obiettivo carica e spinge a più non posso. Lontani lo scorge da dietro, lui si inserisce e segna il suo quarto gol stagionale valido per lo 0-3. (37’ st Borsani sv).
Cullotta 6.5 Solitamente è chiamato a fare gli straordinari in difesa. Un esempio? Il quarto di finale di ritorno contro l’Empoli. Un altro esempio? Non di certo la partita contro la Juventus, dove gli basta svolgere i suoi compiti con molta tranquillità. Sereno, preciso e pulito. Insomma, gara da sogno.
Valeri 6.5 Spazza forte quando deve. Dimostra in più occasioni di agire senza paura, senza remore. A volte potrebbe forse gestire meglio il pallone, ma tutto sommato la sua partita è senza particolari nei. Il bulgaro in coppia con Cullotta, come ha dimostrato a larghi tratti anche in campionato, forma una coppia di difesa che può essere invidiata da tutta Italia.
Cissé 7 L’ultima partita giocata da titolare in Under 17 risale a quasi cinque mesi fa. Da quel 3-3 contro la Cremonese in campionato il 25 gennaio. Eppure oggi si ritrova tra i titolari, complice l’assenza di Arnaboldi, riuscendo a mettere in campo una prestazione degna di nota. Recupera palla e serve Pandolfi per lo 0-1 rossonero. Avvia la serie di gol del Diavolo: indispensabile. (27’ st Nolli 6).
La Mantia 8 Aiuta Vechiu e raddoppia su Elimoghale quando il classe 2009 prova a combinare qualcosa sulla sinistra. Aiuta molto in copertura, si sacrifica tornando indietro. Si improvvisa prima assist-man, per il gol di Lontani che vale il raddoppio rossonero. Poi, come non bastasse, trasforma un passaggio al millimetro di Pisati nel gol del 2-4, quello della sicurezza. Uomo chiave di questo magico Milan. (37’ st Grassini sv).
Plazzotta 6.5 Sempre al centro del gioco, sempre a voler essere protagonista di ogni possibile azione offensiva rossonera. È un direttore d’orchestra aggiunto nella mediana rossonera. Corre macinando chilometri. Si muove con classe ed eleganza. E ora, potrebbe incontrare in finale un pezzo del proprio passato: l’Udinese.
Lontani 8 Dopo appena cinque minuti fa uno stop orientato di petto a dir poco delizioso, brucia in velocità De Brul: per fermarlo Borasio è costretto ad abbatterlo. Verso la metà della prima frazione spacca il palo con un tiro al volo su cross di La Mantia. Le occasioni che ha e si crea durante la sua permanenza in campo si fanno fatica a contare sul palmo della mano. Fa anche l’assist per Tartaglia: signore e signori, Simone Lontani è tornato.
7’ st Pisati 7 Entra in un momento della partita non favorevole alle sue caratteristiche. Lui ha bisogno di inventare, attaccare, costruire. Nel momento della sua entrata il Diavolo è schiacciato, un po’ attendista, forse fin troppo. Ma quando hai talento, hai talento. Si dice così? Sta di fatto che con i rossoneri in grande difficoltà, gli si accende la lampadina.
Pandolfi 8.5 Uno dei talenti più cristallini della categoria. Dopo una decina di minuti con un lancio di esterno al millimetro manda Zaramella direttamente in porta. Quando parte in velocità diventa imprendibile, tuttavia l’occasione che si mangia a una decina di minuti dal termine della prima metà di gioco è clamorosa.
Zaramella 6.5 Sponde. Passaggi precisi e tanto altro. È vero che nella coppia d’attacco lui è quello più statico rispetto a Lontani. Ma è anche vero che fa partire l’azione che porta al gol di Lontani passando la palla a La Mantia. Da lui ci si aspetta anche qualcosa in ambito realizzativo, cosa che non è successa. In finale avrà l'occasione di rifarsi. (37’ st Mazzeo sv).
All. Renna 7.5 L’anno scorso non ce l’aveva fatta, uscendo ai quarti di finale contro la Roma. Quest’anno può dirlo gran voce, quasi urlando, come quando cammina nell’area tecnica durante le partite. La sua squadra è bellissima, la sua squadra è formidabile. La sua squadra è in finale e si giocherà lo Scudetto.
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ARBITRO
Barbetti di Arezzo 6.5 Dirige in modo pacato, tranquillo, una gara che avrebbe potuto rivelarsi tutto il contrario. Mantiene e fa mantenere la calma agli interpreti in campo. Ammonisce quando deve. L’unico neo? Probabilmente verso la fine della gara c’era un tocco di mano nell’area rossonera e lui non ha fischiato.