Autentici. Come autentico è l'abbraccio tra Andrea Luongo e i dirigenti accompagnatori di questo Torino meraviglioso. Dopo la foto di festa con la squadra salta in alto come se avesse le molle sotto gli scarpini, in alto in alto, quasi a toccare il cielo, e butta le braccia al collo a tutti quelli che gli si avvicinano. Autentici come sono autentici i sudori freddi durante i 7 minuti di recupero, con Rebuffi che camminava avanti e indietro per la sua area tecnica ostentando calma: chissà quanti pensieri gli si affollavano nel cervello in quei 7 interminabili giri d'orologio. E autentica come la vittoria sull'Udinese (l'Udinese dei sogni, l'Udinese delle grandi promesse, l'Udinese della favola interrotta a un due passi dal lieto fine), arrivata come un fulmine al 24' del secondo tempo, dagli scarpini con le molle sotto le suole, quelli dell'uomo più atteso. 2-1 dice il referto, «Ce ne andiamo in finale» urla Andrea Luongo al mondo intero. E adesso, tocca al Milan.

LE PAGELLE DELL'UDINESE
Venuti 6 Non ha grandi occasione per dimostrare le sue abilità: il rigore lo lascia impietrito, il gol di Cantarella arriva da posizione un po' defilata e probabilmente non la vede partire.
Fanin 6 Il fattore C è una componente indispensabile, dacché ne dicano in giro. La sua deviazione con la schiena bassa sulla testata di Romanin a inizio primo tempo accompagna la palla tra le braccia di Venuti. Peccato che poi si perda Cantarella sul gol (34' st Mossolin sv).
Romanin 7 Una domanda: ma quanti Romanin ci sono in campo?? Due punti di domanda per rendere lo shock. Nella prima frazione è semplicemente ovunque, tra difesa, pulizia dei palloni a centrocampo e controllo dell'area di rigore. L'assist che serve a Marello? Poesia (40' st Gjergji sv).
Cigaina 6.5 sovrano della zona davanti alla difesa: tocca tanti palloni e fa girare bene la squadra. Peccato che gli sforzi infine siano vani (34' st Bottacin sv).
Davia 6.5 Buone discese e grande classe quando ha il pallone tra i piedi, ma non trova lo spazio - pur cercandolo come un matto - per verticalizzare come vorrebbe.
De Paoli 7.5 Maratoneta: si fa chilometri dentro il campo e ritorna immediatamente indietro per immolarsi in difesa. Non sorprende che in questa stagione sia andato a segno ben 7 volte. Colosso e pilastro: di lui ci si può fidare.
Vettor 6.5 L'impressione è che da lui ci si possa aspettare ancora di più. Eppure, è sempre coinvolto nell'azione, là davanti dà un buon contribuito alla squadra e non si tira mai indietro dal rimboccarsi le maniche. Insomma, è un talento. Di lui si sentirà parlare ancora, magari in partite con finali diversi (40' st Elezi sv).
Ramku 6 Difficile, molto difficile. Perché fino al 24' del secondo tempo fa il suo alla grande e prova pure a puntare la porta con qualche tiro interessante. Ma l'intervento su Bonacina che causa il rigore non può che essere un errore da matita rossa. La media? La sufficienza.
Visintini 7.5 Luce della fase offensiva, sempre pronto a fare dell'area il suo regno. Lo chiamano "Puma" e un motivo ci sarà: si avventa sulla palla come una preda, e solo una paratona di Cereser al 10' della ripresa riesce a togliergli la gioia del gol.
17' st Anghileri 6.5 Fi
sicità e altezza al servizio di un gran senso del gol. Ci prova come un dannato nei minuti che ha a disposizione, ma - un po' per sfortuna, un po' per una deviazione fatale - non trova l'indirizzo della sua amata rete.
Carrillo 7 Forbici, taglierino e via a ritagliarsi spazi in area. L'occasione più importante arriva a inizio secondo tempo, con una svirgolata che trova però i guantoni del portierone granata.
Marello 7.5 L'uomo del destino. Dove serve, quando serve. La sua ombra si abbatte sull'area di rigore granata come una sentenza: zampata perfetta al 44' del primo tempo e via, tutto è ancora aperto grazie a lui. Non basta, ma la speranza tiene a galla l'Udinese quasi fino alla fine.
All. Gridel 7 È vero, ha perso. E se è vero che la storia la scrivono i vincitori, dovrebbe esserci scritto da tutte le parti che l'Udinese si è arresa. Eppure, tocca rivedere un attimo l'accusa: no, l'Udinese gioca un gran calcio dall'inizio alla fine della partita, pagano qualche episodio di disattenzione caramente, ma senza mai davvero gettare la spugna. Un tecnico giovane, con idee di gioco chiare. E una squadra comunque bella da vedere.
LE PAGELLE DEL TORINO
Cereser 7 Prese sicure e intelligenza nelle uscite: ci vuole coraggio quando hai davanti un avversario tosto come l'Udinese. Lui ne ha da vendere. Visentini e Ramku se ne accorgono, a loro spese.
Cekrezi 6.5 Ahi ahi, come corre veloce Romanin... sì, lo ha imparato bene. In occasione del pareggio dell'Udinese non riesce a trattenere il braccetto bianconero. Un punto in più gli arriva poi per aver schermato alla grande la conclusione insidiosa di Ramku.
25' st Moretti 6.5 Entra e fa il suo mestiere senza pasticci. Resiste con coraggio agli ultimi assalti bianconeri.
Bianchi 7 Peccato, poteva essere lui il grande protagonista della prima frazione. Quella sua testata sul cross di sheji avrebbe certamente meritato sorte migliore. Arrivano prima Fanin e poi Venuti a rovinare tutto, ma la posizione e l'idea erano perfette (40' st Penkov sv).
Amisano 6.5 Gioco ordinato. Rinuncia ai fuochi d'artificio per dare stabilità alla squadra ed equilibrio. Ottimo aggancio tra difesa e centrocampo.
Cantarella 7.5 Dolce e amaro, tutto nel giro di una quindicina di minuti. Dolce, dolcissimo: come quel colpo di testa che porta in vantaggio il suo Torino. Amaro, amarissimo come quell'assist di Romani che proprio non riesce a trattenere quando l'Udinese pareggia i conti nel primo tempo.
Carrascosa 6.5 Dà sicurezza alla formazione con qualche buona chiusura e sa sempre come dare man forte ai compagni nel momento del pressing.
Bonacina 7.5 Gran bel senso della posizione nel campo, oltre al fatto che quando parte palla al piede non lo ferma più nessuno. si accende quando c'è da essere utile ai compagni con qualche filtrante spettacolare. Nota di merito? si prende il rigore che porta al 2-1 del Torino.
Ballanti 6.5 Quanto cuore, quanto amore per la maglia, quanto sudore versato sul campo! Ottimo lavoro in fase difensiva: indietreggia alla grande e toglie spazio prezioso a Lebrino, riuscendo anche a compiere diversi salvataggi importanti (40' st Gori sv).
Falasca 6.5 Pare abbia un Gps incorporato: sa sempre dove girarsi, quando girarsi, senza mai perdere il nord. Quando Bonacina lo ispira, lui trova immediatamente il guizzo per scaricare ottimamente su Lebrino.
25' st Reynheim 6.5 Ha voglia di costruire: accarezza la palla in mezzo al campo e distribuisce buoni palloni, anche se ha solo poco tempo a disposizione.
Lebrino 7 Tanta qualità, ottime giocate, pure qualche buona idea per arrivare in porta. Non trova il guizzo per incidere come vorrebbe, ma nelle corde ha calcio allo stato puro. E la musica che producono è semplicemente meravigliosa.
14' st Turola 6 Luongo gli serve un cioccolatino perfetto a fine secondo tempo, in quella che si trasforma in un'occasione ghiottissima per chiudere i giochi. Il numero 17 non ha fame: la palla finisce larga di un soffio. Il rosso che ottiene a fine secondo tempo è giustissimo e - inevitabilmente - abbassa il voto.
Sheji 7 Piedino educato, sia quando si accentra in mezzo al campo e verticalizza la palla per i compagni, sia quando deve battere il calcio d'angolo. Cantarella lo sa benissimo. Avrà studiato a Oxford per riuscire ad amministrare così calci piazzati che finiscono in gol?
1' st Luongo 8 L'uomo più atteso, la luce del centrocampo, il futuro della nostra Nazionale (incrociando le dita). Non si esime neanche questa sera: entra in campo e inventa calcio, toccando tanti palloni, con una magia a Bonacina (che poi prende il fallo da rigore) e infine trasformando il rigore del 2-1 granata. sì, fa un altro sport.
All. Rebuffi 7.5 solidi dietro, fantasisti davanti. È un Torino impenetrabile, che non si scompone nel momento in cui l'Udinese recupera terreno e si ricompatta subito per non lasciar passare l'avversario. Intelligente a eseguire alcuni cambi tattici per modulare l'assetto a seconda dei giocatori in campo, bravo a tenere testa a un'Udinese di prim'ordine. Vittoria combattuta, ma meritata.
LA PAGELLA DELL'ARBITRO
Pasquetto di Crema 6 All'appello manca un rigore per l'Udinese, in quella che poteva essere l'occasione del pari per portarla ai supplementari. Il rosso e il rigore sono corretti, ma molte altre sbavature pesano sulla valutazione.