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Under 17 A-B

Il Torino sogna un bis leggendario! Ecco un'altra finale Scudetto: «Passo storico per il club»

I classe 2008 di Fabio Rebuffi sono pronti per entrare negli annali: per il Tricolore è sfida al Milan

Fabio Rebuffi

TORINO UNDER 17 • Fabio Rebuffi, tecnico granata

C’è un filo sottile che unisce il presente al mito. È il sogno che spinge i ragazzi dell’Under 17 granata verso una finale che profuma di storia, di orgoglio, di maglia sudata. A Latina, in una semifinale tirata, nervosa e dal peso specifico altissimo, il Torino ha avuto la meglio sull’Udinese grazie a un rigore freddissimo di Andrea Luongo. Un colpo di classe e carattere che vale il pass per la finale Scudetto. Venerdì, allo stadio Benito Stirpe di Frosinone, i giovani granata affronteranno il Milan per provare a riportare a casa un titolo che manca dal 1980. Quarantacinque anni di attesa possono diventare memoria viva, presente che riscrive la storia.

SQUADRA VERA

Il percorso stagionale del Torino Under 17 racconta di una squadra che ha saputo costruire la sua forza sull’equilibrio, sulla compattezza, ma anche su una mentalità feroce. I granata hanno perso solo due volte in tutto l’anno – contro il Cesena – e hanno saputo esaltarsi nelle sfide più impegnative: due vittorie contro la Juventus in campionato, un dominio nei quarti di finale contro l’Inter dei talentuosissimi 2008. Con appena 33 reti subite, la difesa è stata il fondamento della crescita, guidata con personalità dalla coppia Cantarella-Carrascosa. Ma non solo retroguardia: davanti c'è un bomber da 16 gol come Falasca, e soprattutto c’è lui, Andrea Luongo, leader tecnico ed emotivo della squadra. «È stata una gara complicata – ha spiegato l’allenatore Fabio Rebuffima siamo stati bravi a reagire alle difficoltà e ad aggiustare qualche dettaglio all'intervallo». Un gruppo maturo, che sa leggere le partite e adattarsi, come dimostrato nella semifinale contro un’Udinese solida e organizzata.

SPIRITO DEL TORO, VERSO LA STORIA

Il DNA granata si riconosce nei momenti che contano. In semifinale, sotto pressione e in un clima teso, il Torino ha mostrato lucidità, carattere e unità. Qualità che nascono da un lavoro lungo e meticoloso. Rebuffi ha costruito un gruppo con idee chiare e spirito battagliero, capace di superare gli ostacoli senza mai snaturarsi. «Abbiamo affrontato una squadra molto forte – ha continuato il tecnico – e ora andiamo a sfidare un’altra formazione altrettanto blasonata, una finalista, in grado di eliminare la Juventus. Speriamo di compiere un altro passo storico per il nostro club». La finale contro il Milan è l’occasione per riscrivere la storia, ma anche per riaffermare un'identità che va oltre il risultato. È la fame di un gruppo che non vuole solo provarci: vuole riuscirci. Con il cuore, con il gioco, con lo spirito del Toro.

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