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Under 17 A-B

È il portiere più forte d'Italia! Para un rigore, decide la finale e firma uno Scudetto clamoroso

Francesco Cereser è l'eroe che porta il Torino nella storia: contro il Milan gioca la partita della vita

Francesco Cereser, Torino

Francesco Cereser, Torino

«Son strac, 'ndemo a casa?». Inconfondibile dialetto veneto, con quella pragmaticità tipica della regione. Ha appena vinto uno scudetto da assoluto protagonista, ma niente: lù l'è strac. Eppure, è facile immaginare che in realtà questa notte Francesco Cereser non abbia chiuso occhio, un po' come tutta Torino. Patria acquisita, nuova residenza, la Mole che sa di casa da una manciata d'anni a questa parte (nonostante l'accento della regione natale rimanga bellissimo e autentico). Quella città che lui stesso ha contribuito a portare lassù, tra le stelle e nella storia. La mattina del 20 giugno si è svegliato con nella testa il progetto di un'impresa, la notte è andato a dormire (dormire?) da Campione d'Italia. L'adrenalina a mille, le mani che ancora bruciano, i guantoni che riposano sopra il comodino, negli occhi l'immagine di quel rigore parato che ha riscritto il corso degli eventi e quello sgarro al McDonald dopo la grande fatica. Fischia come una matta l'orecchia sinistra (recia drita paroa maldita, recia manca paroa franca): nella notte, tra Vicenza, Milano e Torino, hanno parlato tutti di lui.

INDIZI

Stop, riavvolgiamo il nastro, di nuovo play. Cosa è successo in quei 120 minuti che lo hanno reso l'eroe del miracolo granata? Semplicemente, di tutto. Per dovere di sintesi, riportiamo giusto tre indizi della grandezza dell'impresa. Numero uno: il cross di Tartaglia, Lontani che in area si inserisce e colpisce di testa, la palla che promette di raggiungere la rete. E poi loro, quei guantoni, l'incubo di Milano: Cereser ci arriva, inesorabile. Numero due: la cavalcata di Pisati all'ultimo minuto del secondo tempo supplementare, la difesa bruciata, le tribune che all'improvviso zittiscono. Era un gol fatto, probabilmente quello che poteva mettere un punto definitivo alla storia. E invece no. Ancora loro: quei guantoni (in realtà l'ha presa di ginocchio, ma lasciamo che i guantoni rimangano il simbolo), l'incubo di Milano che ritorna dal recente passato. Non è nemmeno stato concesso calcio d'angolo poi: è una parata che non lascerà traccia nelle statistiche, ma chi c'era sa. Quell'esultanza a pugni chiusi con Pisati ancora sdraiato di fianco dice tutto: Francesco Cereser ha salvato il Torino.

Numero tre: Borsani si presenta sul dischetto degli 11 metri, sguardo fisso sulla palla, negli scarpini la grande occasione. Siamo nel bel mezzo dell'epilogo, l'ultimo ballo che può decidere tutto dopo lo 0-0 nei tempi regolamentari e supplementari. Angolino basso, tutto a sinistra. E poi - di nuovo - la solita costante: quei guantoni, quei maledetti guantoni. Dicono che tre indizi facciano una prova e che tre costanti facciano una legge universale. Dunque ecco la nostra grande, nuova verità: Francesco Cereser è il portiere più forte d'Italia

Francesco Cereser che alza la coppa

DESTINO

Stop, riavvolgiamo il nastro ancora di più, play di nuovo. Questa volta ci si concentra lì dove tutto è iniziato, nella bella provincia del profondo Veneto. Fa quasi sorridere pensare che in quel Vicenza Under 15 c'era già il seme di tutti i filoni narrativi che hanno intasato le cronache d'Italia in questi giorni. Francesco Cereser allora faceva il portiere di riserva da sotto età, suo compagno di squadra era un certo Filippo Conzato (Ve lo ricordate? Ma sì, è lui: quello dello scudetto del Torino in Under 18!), mentre in campo scorribandava un difensore di tutto rispetto. È Christian Vechiu, il terzino che il 20 giugno 2025 stava nell'altra colonna di nomi nella distinta. Insomma, il terzino del Milan. Tutti e tre nella stessa squadra, in quel Vicenza che - probabilmente senza esserne del tutto consapevole - aveva per le mani tre gioiellini del calcio giovanile e la bellezza di due Campioni d'Italia. Inimmaginabile, eppure già tutto lì, pronto a trasformarsi in una storia da raccontare. Che strani spoiler che fa la sorte qualche volta eh? Coincidenze da far pensare che il destino esista davvero, Francesco Cereser la colla che tiene insieme tre fili narrativi da fantasy. Da Vicenza, a Torino, con un occhio a Milano, raggiungendo l'Italia intera. I xe ancora tuti che i parla de lù.

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