Il sindaco di Ferrara Alan Fabbri ha preso in mano la situazione dopo le vicende che hanno portato all'esclusione della Spal dal professionismo
Cosa succede quando una città intera vede il suo simbolo sportivo vacillare sull'orlo del baratro? È la domanda che si pongono i tifosi della Spal, il club di Ferrara, dopo l'esclusione dal campionato di Serie C per la stagione 2025-2026. Una decisione che ha colpito come un fulmine a ciel sereno, lasciando una scia di incertezze e preoccupazioni. Ma Ferrara non è una città che si arrende facilmente, e il Comune è già in campo per cercare di risollevare le sorti del calcio locale.
UN FULMINE A CIEL SERENO Il 19 giugno, il Consiglio Federale della FIGC ha ufficializzato l'esclusione della Spal dal campionato di Serie C. La decisione è stata presa a seguito dell'istruttoria condotta dalla Co.Vi.So.C., che ha accertato il mancato rispetto dei criteri legali ed economico-finanziari richiesti per ottenere la licenza nazionale. Un colpo duro per una società che ha fatto la storia del calcio italiano, ma che ora si trova a fare i conti con problemi interni che ne mettono a rischio l'esistenza stessa. E dire che solo alcuni giorni fa il club (o almeno quello che ne è rimasto) aveva festeggiato la vittoria dello Scudetto Under 16 di categoria.
IL COMUNE DI FERRARA SCENDE IN CAMPO In virtù della gravità della situazione, il Comune di Ferrara non intende restare a guardare. Il sindaco Alan Fabbri, insieme all'assessore allo sport Francesco Carità, ha inviato una lettera alla Spal per ottenere chiarimenti ufficiali sulla situazione. Tuttavia, la risposta tarda ad arrivare, e l'amministrazione ha appreso l'esito della vicenda dai giornali e dagli atti federali. Una situazione paradossale che ha spinto il Comune a prendere in mano la situazione.
UN NUOVO INIZIO PER IL CALCIO FERRARESE Il Comune ha deciso di avvalersi dell'articolo 52, comma 10 delle Norme Organizzative Interne della FIGC (NOIF), una norma pensata per tutelare la continuità sportiva delle città colpite da vicende societarie gravi. Questa norma consente al sindaco di avviare una procedura pubblica per individuare un nuovo soggetto sportivo e proporne l'ammissione in sovrannumero al campionato di Eccellenza. Un'opportunità per Ferrara di ripartire da zero, con un progetto solido e radicato sul territorio.
UN PATRIMONIO DA NON DISPERDERE «Non intendiamo rassegnarci a vedere svanire un patrimonio sportivo, composto da un eccellente settore giovanile che appartiene a tutta Ferrara» ha dichiarato il sindaco Fabbri. L'obiettivo è quello di individuare un nuovo soggetto credibile, serio e radicato sul territorio, capace di dare vita a una nuova società sportiva e riportare entusiasmo tra i tifosi e i cittadini. La manifestazione di interesse sarà pubblicata nel corso della prossima settimana e sarà riservata a soggetti in possesso dei requisiti richiesti dalle norme federali.
IL FUTURO DEL «PAOLO MAZZA» Nel frattempo, il Comune ha annunciato l'intenzione di revocare le concessioni relative allo stadio «Paolo Mazza» e al centro sportivo «G.B. Fabbri» di via Copparo, attualmente assegnate all'attuale società S.P.A.L. Srl. «Una decisione necessaria – conclude Fabbri – fondata sulla tutela dell'interesse pubblico, venuto meno con l'esclusione della società dal campionato professionistico». Un passo necessario per garantire che le strutture sportive possano continuare a essere un punto di riferimento per la comunità. Ferrara è pronta a scrivere un nuovo capitolo della sua storia calcistica. Un capitolo che, si spera, possa riportare la Spal ai fasti di un tempo, con un progetto solido e un entusiasmo rinnovato.
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