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Under 16 A-B

Una finale leggendaria per segnare un’epoca: dopo 8 anni la Juventus è di nuovo Campione d’Italia!

Rocchetti, Brancato e Corigliano fanno entrare la Vecchia Signora nella storia: è il primo Scudetto di categoria

Edoardo Rocchetti

JUVENTUS-EMPOLI UNDER 16 A-B • Edoardo Rocchetti, difensore e capitano della Juventus Campione d'Italia

A volte il destino si veste da sfida, da paura, da buio. Nella notte del Benito Stirpe, nel buio di Frosinone. Nella notte in cui conta solo vincere ed entrare nella storia. Ma c’è chi ha la luce dentro e sa come trasformarla in gloria. È la Juventus di Grauso. È la Vecchia Signora che non vince uno Scudetto giovanile da 8 anni. Sono i bianconeri fenomenali. Quelli che non perdono una partita da quasi 8 mesi. Ma anche in modo più semplice, è la Juve. Quella dei vari Rigo, Paonessa ed Elimoghale. Ma anche quella di capitan Rocchetti, di Brancato e di Corigliano. Che trasformano tre gol in una finale vinta e in uno Tricolore conquistato, siglando un 3-1 stupendo contro l'Empoli. In una notte carica di emozioni e destino, i classe 2009 bianconeri hanno inciso il proprio nome nella storia, trasformando un sogno in un'impresa che resterà eterna: la Juventus è Campione d’Italia per l'11ª volta!

PARATA DI STELLE

Da più di 9 mesi. Precisamente da 281 giorni. Da quella domenica 15 settembre in cui è iniziato tutto. Dalla primissima partita stagionale, passando per le altre 30 disputate. Fino ad oggi, fino al momento che sancisce chi entra a far parte della storia e chi rimane spettatore. Fino alla partita conclusiva, quella per cui si lotta con le unghie tutta la stagione, quella per cui ci si allena duramente tutto l’anno. Tutto assume un senso, gli animi si scaldano, l’obiettivo è uno e uno solo: vincere e diventare leggenda.

Calma piatta all’inizio? Tutt’altro. D’altronde da una squadra che non perde da quasi 8 mesi, la Juventus, e da una squadra che ha fatto bene tutti gli anni, l’Empoli, non ci si può aspettare tanto di diverso. Perché il piede educato, quasi nobile, di capitan Biondini illumina in profondità per Orlandi, che serve a Perillo una palla prelibata. Uno di quelli che lui trasforma in gioia ed esultanze: d’altronde l’ha fatto per 24 volte in stagione, perché questa volta non dovrebbe? E invece no, palla clamorosamente a lato. Anche i migliori sbagliano, anche le certezze. Gol sbagliato, gol subito: è la dura legge del gol, come direbbe qualcuno. Basta un fallo, basta un calcio piazzato, basta un attimo per fare male, malissimo. I piedi di Corigliano scoccano una freccia appuntita e precisa, la testa di Rocchetti gli dà maggiore spinta indirizzandola verso la porta di Bernice: dopo 16 minuti la Vecchia Signora è in vantaggio, complici le marcature superficiali di Covelli e Poggi. Ma c’è sempre un modo per rifarsi, un attaccante esperto lo sa bene. Perché non conta quello che hai fatto prima, se poi riesci a far sognare un popolo intero. Lo sanno bene, benissimo, Landi e Perillo. Lo sanno perché il primo fa una giocata da fenomeno, allungandosi il pallone e servendo un pallone filtrante impressionante al secondo. Lo sa il bomber toscano perché, questa volta, la scena è tutta sua: palla in buca d’angolo e gol dell’1-1, il numero 25 della sua stagione grandiosa, con tanto di dedica al papà scomparso (24’). Il tutto qualche minuto dopo una rovesciata clamorosa di Orlandi, che ha lasciato il Benito Stirpe in silenzio per qualche istante. Il tutto sfruttando un rimpallo sfortunato tra Rocchetti e Demichelis. Prima del duplice fischio c’è tempo anche per due occasioni più che concrete: prima Landi da due passi tira di poco sopra alla traversa, poi un colpo di testa dell’ex Levante Santa Maria su cross di Corigliano si spegne di poco a lato del palo.

QUESTIONE DI GEOMETRIE

Tutta questione di geometrie, matematica, inclinazioni. Tutti discorsi ben approfonditi da un certo Alessandro Brancato, che di questa materia se ne intende eccome. Tutti discorsi noti anche ai compagni di squadra, che conoscono quasi a menadito il modo di giocare del numero 4 bianconero. Ed infatti, nel giro di 11 minuti, basta una piccola invenzione per tornare in vantaggio. Brancato dalla mediana serve il subentrato Elimoghale sulla sinistra, poi si lancia verso la porta dell'Empoli. La stella più brillante del vivaio bianconero gli restituisce palla, completando di fatto la triangolazione: Poggi e Biondini sono disorientati, a Brancato basta stoppare di destro e concludere di mancino per siglare il 2-1. Se non si chiudono in fretta, queste partite diventano difficili da gestire. Perché il calcio è fatto di episodi e in un battito di ciglia possono cambiare, radicalmente. Non è il caso della Juventus. Non è il caso di una squadra che si è rivelata estremamente solida difensivamente durante l'anno e altrettanto prolifica in attacco. "È tempo di chiudere la partita", suggerisce qualcuno. "Ci penso io", risponde a modo Corigliano. Che si presenta dal limite dell'area per calciare una punizione, dalla sua mattonella: Marchisio gli tocca il pallone, lui con una parabolica perfetta sigla il 3-1.

E quindi sì, nella notte in cui andavano date delle risposte, i bianconeri lo hanno fatto a gran voce. Contro un Empoli per larghi tratti pericoloso, contro una squadra che però, allo stesso modo, si è dovuta arrendere alla forza impetuosa dei classe 2009 di Grauso. La Vecchia Signora vince la sua 24esima partita stagionale e si laurea Campione d'Italia. Per la prima volta nella categoria Under 16, per l'undicesima volta a livello giovanile.

IL TABELLINO

JUVENTUS-EMPOLI 3-1
RETI (1-0, 1-1, 3-1):
16’ Rocchetti (J), 24’ Perillo (E), 11’ st Brancato (J), 24' st Corigliano (J).
JUVENTUS (4-3-1-2):
 Giaretta 7.5, Rigo 7, Del Fabro 6.5 (30’ Carfora 7), Brancato 8.5, Rocchetti 8.5, Demichelis 7, Giambavicchio 8 (39' st Banchio sv), Marchisio 7, Paonessa 7.5 (31' st Osakue sv), Corigliano 9, Santa Maria 6.5 (1’ st Elimoghale 8). A disp. Jakab, Mosca, Basile, Yeboah, Salvai. All. Grauso 8.5.
EMPOLI (4-3-1-2):
 Bernice 6.5, Ginestretti 7, De Vita 6 (12’ st Battaglini 6), Covelli 6 (31' st Conflitto), Poggi 6, Biondini 6.5 (31' st Bruno sv), Lupoli 6.5 (25' st Hyka sv), Lorenzi 6 (12’ st Murolo 6), Perillo 7.5, Orlandi 7.5 (25' st Isidori sv), Landi 7. A disp. Piccini, Olivieri, Ghizzani. All. Polverini 6.
ARBITRO: Zantedeschi di Verona 7.
ASSISTENTI: 
Caricati di Conegliano e Bortoluzzi di Conegliano.
QUARTO UOMO: 
Pica di Roma 1.
AMMONITI: 
Covelli (E), Giambavicchio (J), Yeboah (J), Biondini (E), Hyka (E).

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