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Under 15 A-B

C'è solo l'Inter! Bastano due gol per una finale sensazionale: i 2010 sono ancora Campioni d'Italia

Serantoni e Vanacore regalano ai nerazzurri la quarta stella: è il 40esimo Scudetto giovanile della storia

Seghezzi e Ferri

FIORENTINA-INTER UNDER 15 • Seghezzi e Ferri, tra i grandi protagonisti della finalissima Scudetto contro la Viola a Rieti

Proprio nel momento in cui contava farlo. Quando era fondamentale, necessario, l'unica priorità. Per affermare il proprio predominio sull'Italia intera, di nuovo, a distanza di un anno. Per cucire nuovamente lo Scudetto sulla maglia a tinte nerazzurre. Per trovare il 40esimo tricolore della storia delle giovanili dell'Inter. Fautario e i suoi ragazzi, i fenomenali classe 2010, gli "ingiocabili", quelli veri. "Pippo-Gol" Serantoni illumina la notte di Rieti con il suo marchio di fabbrica, con uno dei suoi soliti gol. Vanacore dalla distanza trova un gol magnifico. Costante para il suo secondo rigore nelle ultime tre gare. I meneghini si dimostrano superiori, dominanti: una macchina perfetta. Ancora una volta. E quindi sì, ora si può urlare a gran voce: l'Inter vince 2-1 contro la Fiorentina e si laurea Campione d'Italia per la seconda volta consecutiva. È un'emozione senza fine!

IL PIÙ CLASSICO DEI...

Da quell’1 dicembre. Da quella partita di andata contro l’Hellas Verona. Da lì, da quel momento, inciso nella storia. Da lì l’Inter di Fautario ha perso una sola partita. E lo ha fatto pochi giorni fa, contro l’Atalanta, nella semifinale di ritorno. Un percorso quasi perfetto, degno di una squadra che si porta dietro un Tricolore conquistato l’anno scorso. E poi c’è la Fiorentina di Cristiani, una squadra che prima d’ora non era mai riuscita ad andare così vicino allo Scudetto: sia in Under 13 che in Under 14 la Viola era uscita ai playoff. Insomma, chi per fare il bis e chi per gioire la prima volta, le motivazioni non mancano.

I nerazzurri partono in maniera un po' disordinata, come poche altre volte si era visto durante la stagione. Complice la tensione causata dall’importanza della gara? Sì, assolutamente sì. Le qualità degli 11 titolari sono indiscutibili. Tant’è che la prima occasione concreta della finalissima Scudetto è dei meneghini. Uno dei più classici cross di Barcella, per uno dei più classici stacchi di testa di Serantoni: potente ma intuibile, Rosi para agilmente. La Viola risponde, eccome se risponde. Lo fa con le geometrie e con la compostezza di Castagnoli in cabina di regia, lo fa con le imbucate di un irrefrenabile Bernamonte. L’uomo più atteso, invece, fatica a ingranare la marcia. Certo che 43 gol stagionali creano tante aspettative, ma se ti trovi davanti un gigante (non per fisico, per ben altre qualità) come Foroni, è normale che anche un talento come Croci faccia fatica a trovare lo stesso rendimento. Normale che poi, alla seconda occasione i nerazzurri non perdonino nulla. Ferri fa partire una lunga manovra, Marchesi allarga sulla destra per Foroni ed il gioco è fatto. Come 392 giorni fa, ad aprire la finale Scudetto è sempre lui: "Pippo-Gol" Serantoni. La Viola fa confusione in retroguardia, una bella imbucata arriva sui piedi di Serantoni, che sguscia via a Innocenti e appoggia la palla in rete, per la 25esima volta in stagione (31’). Prima del duplice fischio Innocenti prova a farsi perdonare, ma il suo colpo di testa sugli sviluppi di una punizione di Bernamonte si spegne di poco sopra la traversa.

DA FUORI PER IL BIS

La ripresa si apre con la Viola che, per forza di cose, prova a riagganciare il risultato. Lo fa, come auspicabile, con il talento più limpido del vivaio. Lo fa con Croci, che sgasa sulla destra, poi lascia partire un missile terra-aria, che finisce però di pochi centimetri sopra alla traversa. Poi c'è l'Inter, solo l'Inter in campo. Nel giro di tre minuti due occasioni limpide, clamorose, impressionanti. Prima un gol annullato a Foroni per fuorigioco, a seguito di un'imbucata magnifica della "Tigre" Marchesi. Poi Ferri lancia in profondità Serantoni, che fa a sportellate (e vince) con un difensore avversario: il suo tiro viene deviato da Rosi sul palo. Poi, appena dopo il primo dei miracoli di "San" Costante, che ci mette la faccia (letteralmente) su un pallonetto di Croci, arriva il raddoppio nerazzurro. Arriva a cura dell'ex Roma Vanacore, arriva a cura di un ragazzo dalle spiccate doti balistiche. Poltronieri imposta dalle retrovie, Vanacore dalla trequarti carica il tiro, Rosi para in un primo momento ma la mano gli si piega: la palla fa il filo al palo ed entra, è 2-0 (21'). Ma per i brividi c'è sempre spazio, è risaputo. Poltronieri in area di rigore atterra Gobbo, causando calcio di rigore. Dagli 11 metri si presenta Croci: Costante in tuffo intercetta, parando il secondo rigore nelle ultime tre gare. Nel finale, con gli animi caldi e tesi, Lucarelli rimedia una seconda ammonizione, lasciando i suoi in 10 per gli ultimi minuti di gara. Ma per la Fiorentina non c'è nulla da fare, nonostante una traversa spaccata da Barzagli in pieno recupero e un gol di Gobbo di testa su assist di Bernamonte. L'Inter è troppo superiore. L'Inter è funzionante, funzionale. L'Inter è la squadra più bella d'Italia e, a partire da stasera, anche la più forte, per la seconda volta di fila. È la notte più belle di tutte, il cielo di Rieti si tinge di nerazzurro.

IL TABELLINO

FIORENTINA-INTER 1-2
RETI (0-2, 1-2):
31’ Serantoni (I), 21' st Vanacore (I), 45' st Gobbo (F).
FIORENTINA (3-5-2):
Rosi 6, Innocenti 6, Puglisi 6.5 (36' st Santomauro sv), Cecchini 6.5 (11' st Savino 6.5), Barbone 6, Lovari 6.5 (11' st Gobbo 7.5), Bernamonte 7, Castagnoli 7, Barzagli 6.5, Croci 6, Clemente 6 (28' st Petrini sv). A disp. De Guttry, Caccamo, Bargellini, Valero Rodriguez, Santomauro, Pera Garrido. All. Cristiani 6.5.
INTER (4-3-3):
 Costante 9, Foroni 8, Barcella 7 (31' st Bagnara sv), Ferri 7.5, Lucarelli 6.5, Poltronieri 7.5, Vanacore 8.5 (25' st Seghezzi 6.5), Marchesi 8 (42' st Penta sv), Serantoni 9, Omini P. 7 (42' st Menegazzo sv), Palmini 7. A disp. Locatelli, Omini G., Keqi, Castellarin, Comelli. All. Fautario 9.
ARBITRO: Calabrò di Reggio Calabria 7.
ASSISTENTI: 
Casale di Formia e Panella di Ciampino.
QUARTO UOMO: 
Boccuzzo di Reggio Calabria.
AMMONITI: 
Lucarelli (I), Innocenti (F).
ESPULSI: 35' st Lucarelli (I).

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