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A 30 anni lascia l'Italia, prende e va allenare all'estero: ora guiderà l'Afghanistan

Il tecnico ha nel mirino la partecipazione alla Coppa d'Asia 2027, portando esperienza e innovazione

AFGHANISTAN - VINCENZO ALBERTO ANNESE

AFGHANISTAN - Vincenzo Alberto Annese, classe 1984, è il nuovo selezionatore della Nazionale dello Stato dell'Asia Meridionale (Foto FB Vincenzo Alberto Annese)

Chi avrebbe mai pensato che un giovane allenatore di Molfetta potesse diventare il timoniere della nazionale afghana? Eppure, Vincenzo Alberto Annese, con la sua valigia piena di esperienze internazionali, è pronto a prendere il comando, puntando dritto alla Coppa d'Asia 2027. Ma chi è davvero Annese e perché la federazione afghana ha deciso di scommettere su di lui?



UN VIAGGIO ATTRAVERSO I CONTINENTI
Annese non è un nome nuovo nel panorama calcistico globale. Classe 1984, ex centrocampista la cui carriera è terminata presto a causa di molto infortuni, la sua carriera è un mosaico di esperienze che si estende dal Belize alla Thailandia, passando per la Palestina e l'Indonesia, fino ad arrivare al Ghana, Lituania, Kosovo, Bielorussia e India. Un curriculum che sembra una cartina geografica, dove ogni paese rappresenta una tappa di crescita e apprendimento. Ma non è solo una questione di timbri sul passaporto: è la capacità di adattarsi a contesti diversi, spesso caratterizzati da sfide logistiche e organizzative, che rendono Annese un allenatore unico nel suo genere.



IL MIRACOLO NEPALESE
Prima di approdare in Afghanistan, Annese ha lasciato il segno con la nazionale del Nepal. Un'impresa che ha del miracoloso: sotto la sua guida, il Nepal ha superato il primo turno delle qualificazioni mondiali per il 2026, un traguardo che sembrava irraggiungibile per una squadra abituata a lottare nell'ombra del calcio asiatico. Nonostante le limitazioni infrastrutturali, il tecnico originario di Molfetta ha saputo valorizzare il potenziale della squadra, dimostrando che con spirito di sacrificio e coesione si possono abbattere le barriere più alte. In Italia la sua avventura si è fermata nel 2014 come vice allenatore e preparatore atletico del Foggia. Da lì in poi è stato un lungo peregrinare all'estero.



LA SFIDA AFGHANA
Ora, la panchina afghana attende Annese con una nuova sfida: il terzo turno delle qualificazioni continentali, con un debutto di fuoco contro la Siria. Un banco di prova che metterà subito alla prova la sua capacità di imprimere un cambiamento tangibile. Le aspettative sono alte, ma il classe 1984 non si lascia intimorire. «Sono orgoglioso di poter rappresentare un popolo così appassionato e determinato» ha dichiarato. Parole che trasudano fiducia e determinazione, ingredienti fondamentali per costruire un progetto vincente.



UN APPROCCIO INNOVATIVO
La scelta della federazione afghana di puntare su Annese non è casuale. Il tecnico pugliese porta con sé un bagaglio di competenze e metodologie moderne, frutto delle sue esperienze in contesti calcistici eterogenei. La sua capacità di adattamento e la propensione a lavorare in ambienti caratterizzati da limitazioni strutturali potrebbero rivelarsi decisive per affrontare le sfide del calcio afghano. Un calcio che, seppur giovane, ha voglia di crescere e di affermarsi nel panorama continentale. L'arrivo di Annese sulla panchina afghana è un segnale forte: l'Afghanistan vuole essere protagonista nel processo di evoluzione del calcio asiatico, e il tecnico pugliese è l'uomo giusto per guidare questa rivoluzione.

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