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Under 15 A-B

È da tre anni sulla panchina e ha già conquistato due Scudetti magici: «Abbiamo fatto un gran lavoro»

Simone Fautario, tecnico dell'Inter Under 15, si conferma uno degli allenatori più vincenti a livello giovanile

Simone Fautario

INTER UNDER 15 • Simone Fautario, condottiero dei classe 2010 nerazzurri

Nel silenzio carico d’attesa che precede una finale, c’è un uomo che osserva i suoi ragazzi come un padre fiero guarda i figli spiccare il volo. Simone Fautario non è solo un allenatore: è un costruttore di identità, di legami, di futuro. Sotto il cielo di Rieti ha guidato per la seconda volta in tre anni una generazione nerazzurra sul tetto d’Italia, con la stessa determinazione di chi sa che ogni vittoria nasce molto prima del fischio d’inizio, tra campi di allenamento bagnati dalla pioggia e parole dette al momento giusto. La sua Inter Under 15 ha trionfato ancora, ma a brillare non è solo lo Scudetto: è la consapevolezza di aver forgiato una squadra vera, capace di rialzarsi, crescere e restare unita. Un successo che vale doppio, perché è figlio della pazienza, della passione e della fede incrollabile nel valore dell’educazione sportiva.

COSTRUIRE CAMPIONI

Sotto le luci di Rieti, Simone Fautario ha celebrato un altro trionfo, il secondo in tre anni con l’Inter Under 15. Due Scudetti, generazioni diverse – i 2008 nel 2023 e i 2010 poche ore fa – dimostrano un percorso fondato su metodo, dedizione e crescita. Dopo la finale vinta contro la Fiorentina, l’allenatore ha voluto rendere merito agli avversari: «Abbiamo incontrato una squadra forte, vanno fatti innanzitutto i complimenti alla Fiorentina, perché il loro percorso è stato incredibile». È stata una gara equilibrata, decisa dagli episodi: «Alcuni episodi hanno girato a nostro favore», ammette Fautario, prima di aggiungere: «Sono contento per i ragazzi. La cosa più brutta che poteva succedere oggi era vederli tristi, quindi sono contento soprattutto per loro perché hanno fatto un percorso importante». E quel 2-1 tricolore ha certificato il grande, grandissimo lavoro fatto.

CLASSE, RESILIENZA E AMBIZIONE

Il merito del successo non si misura solo in trofei, ma nella crescita silenziosa. Nel quotidiano: «Nel primo tempo ci sono stati tanti errori, ma in queste fasce d'età è normale. I ragazzi erano tesi», riflette Fautario, ma presto ammette con orgoglio che «sono diventati una squadra vera, questa è la cosa più bella». La sfida più grande è stata mantenere la concentrazione dopo il titolo dell’anno precedente, ma «non è stato difficile gestire i ragazzi dopo lo Scudetto dell'anno scorso. A partire da novembre i ragazzi hanno avuto una svolta incredibile su come lavorare e allenarsi». Per Fautario, quel successo «è il premio che certifica il lavoro fatto» non solo da lui, ma da tutto lo staff. Dietro ogni trofeo, c’è anche una vocazione profonda: «Ho deciso di iniziare a fare l'allenatore un giorno che sono andato a Interello, dove sono cresciuto. Ho capito subito che la mia missione era quella di accompagnare questi ragazzi nella loro crescita individuale e collettiva». I risultati portano soddisfazione, ma Fautario conclude con lucidità: «I risultati fanno piacere, però io vivo il quotidiano per aiutare i ragazzi insieme allo staff, per aiutarli a realizzare il loro sogno».

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